GialloNoir, Brividi d’estate

Sardegna in nero: quattro scrittori sardi raccontano il crimine e il mistero. Prosegue la quinta edizione la rassegna letteraria della Libreria Azuni di Sassari

GialloNoirPosterSassari. Sardegna in nero: quattro scrittori sardi raccontano il crimine e il mistero. Prosegue la quinta edizione la rassegna letteraria della Libreria Azuni di Sassari dedicata al giallo e al noir. Venerdì 6 giugno alle 18,30 è in calendario il gradito ritorno del nuorese Gianfranco Cambosu, col suo nuovo romanzo “La metà del gigante” (vincitore del premio Barney), probabilmente il libro della rassegna che più si smarca dai codici del genere ma che col genere dialoga: ambientato nella Sassari degli anni ’90, il romanzo è dedicato alla figura di Pietro Aglientu, trentenne scrittore che esplorando le zone d’ombra della sua infanzia perverrà a una traumatica scoperta, in un viaggio che lo condurrà da Sassari ai Quartieri Spagnoli di Napoli. Il romanzo di Cambosu affronta il tema del mistero da una prospettiva originale, ma si inserisce perfettamente nelle atmosfere della rassegna per l’ambito tematico che affronta: tempo, identità e paternità.

CambosuGiganteGianfranco Cambosu è nato a Nuoro e insegna lettere in un liceo della provincia. Appassionato di archeologia e di letteratura da sempre, ha pubblicato Menzogna dell’arca (Ennepilibri, finalista del Premio Deledda 2004) e Pentamerone barbaricino (Fratelli Frilli). Si è inoltre occupato di teatro, collaborando alla stesura di testi per una piccola compagnia di Nuoro. Finalista del premio Barney per il romanzo Il cronista era atteso (successivamente pubblicato da Parallelo45), ha poi vinto lo stesso premio con La metà del gigante (Barbera editore).

La metà del gigante. Nella Sassari degli anni Novanta il trentenne Pietro Aglientu, bibliotecario e aspirante scrittore, frequenta il corso di scrittura di Riccardo R. Golia, suo futuro editore, che però tiene i contatti con lui solo tramite lettere, non apparendo mai. Lisa e Barbara, collaboratrici dell’editore, chiedono a Pietro di ripercorrere attraverso le sue storie il proprio passato. Un semplice esercizio scrittorio diventerà così un esercizio di vita, l’esplorazione del suo mondo, a partire da quello oscuro dell’infanzia. A Napoli, in mezzo all’umanità derelitta dei Quartieri Spagnoli, il suo viaggio arriverà al capolinea. Sarà qui, in uno squallido albergo, che avverrà l’incontro unico, rivelatore e sconvolgente con Golia. A quel punto anche i nomi acquisteranno un significato.

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