Festival del Mediterraneo, stasera nel duomo di Alghero l’organista americana Gail Archer
Concerto nel duomo di Santa Maria. In programma musiche di Johann Sebastian Bach, Fanny Mendelssohn Bartholdy, Johannes Brahms, Robert Schumann e Franz Liszt
Il Festival del Mediterraneo, la rassegna organizzata dall’Associazione culturale Arte in Musica, continua a registrare grande apprezzamento da parte del pubblico che sempre numeroso segue i diversi appuntamenti in calendario. Stasera 11 luglio, con inizio alle 21, è in programma il quarto evento musicale proposto ad Alghero, ancora una volta nel duomo di Santa Maria, con una interprete internazionale dell’organo, Gail Archer, direttrice musicale, direttore di coro e accademica americana. Docente di pratica professionale al Barnard College (Columbia University di New York) e fondatrice di un forum internazionale per organiste chiamato Musforum, è organista al Vassar College, prestigiosa istituzione universitaria fondata nel 1861 (è una delle Seven Sisters, le prime università femminili d’élite negli Stati Uniti).
Il Festival del Mediterraneo, con la direzione artistica del Maestro Ugo Spanu, è sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Sardegna, Consiglio Regionale della Sardegna, Fondazione di Sardegna, dalla Camera di Commercio di Sassari attraverso il programma “Salude&Trigu”, da Fondazione Alghero e Comune di Alghero.
Il concerto di giovedì prevede l’esecuzione di brani scritti da celebri nomi della storia della musica. Si inizierà con la Toccata e Fuga in re minore BWV 538 “Dorica”, notissima composizione di Johann Sebastian Bach, scritta tra il 1712 e il 1717 durante il soggiorno a Weimar come organista e konzertmeister della corte ducale. Il titolo “Dorica” deriva da una particolarità piuttosto curiosa: nell’armatura della chiave (sul pentagramma) manca il si bemolle, come richiederebbe invece la tonalità in re minore, un’assenza che la accosta al modo dorico, da cui il soprannome. Sempre di Bach (padre) sarà il secondo brano, “Allein Gott in der Hoh sei Ehr” [Solo a Dio sia gloria nell’alto] BWV 662, tratto dai 18 Preludi corali di Lipsia, collezione compilata negli ultimi anni di vita di Johann Sebastian. Spazio anche alle compositrici: di Fanny Mendelssohn-Bartoldy Hensel, sorella di Felix, sarà eseguito il Preludio in fa maggiore per organo. Nel corso della serata Gail Archer proporrà altre composizioni del XIX secolo: “Welt, Ich muss dich lassen” n.3 e “Mein Jesu, der du Mich” n.1, dagli 11 Preludi Corali per Organo op. 122 di Johannes Brahms; Fuga n.5 e Fuga n. 6, dalle Sei Fughe su BACH op. 60 di Robert Schumann; Consolation in re bemolle maggiore (tratta dalla raccolta delle Sei Consolazioni) e Fantasia e Fuga su BACH di Franz Liszt. I brani che citano BACH nel titolo si basano sul crittogramma musicale costituito dalla sequenza di note Si bemolle, La, Do, Si naturale, che nei paesi germanofoni sono denominate rispettivamente con le lettere B, A, C e H, chiaro omaggio a Johann Sebastian Bach.
L’evento sarà presentato da Carmela Mura Monfardino, che con analisi introduttive accompagnerà gli spettatori all’ascolto dei brani proposti durante la serata.
Gail Archer è un’organista concertista internazionale, artista discografica, direttrice di coro e docente che richiama l’attenzione sugli anniversari dei compositori o sui temi musicali con la sua serie annuale di recital a New York. È stata la prima donna americana a suonare le opere complete di Olivier Messiaen per il centenario della nascita nel 2008. Ha inciso svariati cd, con registrazioni che spaziano dal XVII al XXI secolo. È la fondatrice di Musforum, www.musforum.org, una rete internazionale per donne organiste per promuovere e affermare il loro lavoro. È organista universitaria al Vassar College, direttrice del programma musicale al Barnard College della Columbia University, dove dirige il Barnard-Columbia Chorus e Chamber Singers e fa parte della facoltà dell’Harriman Institute della Columbia University. È direttrice artistica della serie di recital per artisti e giovani artisti alla storica Central Synagogue di New York.