Esperienza e innovazione, Antonio Brundu candidato sindaco di Usini
Giornalista di 32 anni, guiderà una lista civica. Volto nuovo, la sua è una candidatura esterna ai partiti e che arriva dalla società, dal mondo dell’associazionismo e del volontariato

Usini. La svolta era nell’aria e anche i gruppi di minoranza erano al lavoro da qualche mese per dare gambe a un progetto di rinnovamento, pronto a puntare sui giovani ma basato sull’esperienza e la capacità di chi ha già amministrato in passato. «L’unica risposta credibile – secondo i componenti del gruppo – ai trent’anni di amministrazione del sindaco uscente Giuseppe Achenza».
A guidare il progetto è stato scelto Antonio Brundu, giornalista dell’Unione Sarda, 32 anni, a capo di una lista civica che si presenterà alle prossime comunali di maggio. Un volto nuovo della politica usinese, una candidatura esterna ai partiti e che arriva dalla società, dal mondo dell’associazionismo e del volontariato.
«Ci rendiamo conto di essere i protagonisti di una pagina di storia del nostro paese», spiega il candidato sindaco. «Crediamo che sia stato fatto tanto di buono ma, allo stesso tempo, siamo convinti che ci sia ancora molto da migliorare. Nei mesi scorsi, tante persone, amici e compaesani mi hanno incoraggiato a fare questo passo. Ho accettato la sfida per dare voce soprattutto alla gente, ai giovani, agli anziani e ai disabili, agli operatori commerciali del paese, alle associazioni».
Idee chiare per la lista civica che, tra qualche giorno, presenterà alla popolazione i suoi 12 candidati, il simbolo e il programma elettorale. Tra loro, due ex vicesindaci e assessori a sport e bilancio, sei consiglieri comunali uscenti e un gruppo di giovani e volti nuovi. Inserimento necessario per riportare i ragazzi ad appassionarsi di politica e di amministrazione. «Serve un cambio di rotta – dice Brundu – per rimettere la persona al centro delle decisioni. In questi ultimi dieci anni, è mancato in maniera totale il rapporto tra amministrazione e cittadino».
La maggioranza attuale, tra l’altro, è spaccata e la lista civica guidata da Brundu si confronterà con due assessori uscenti, entrambi a capo di liste diverse. «Non possono rappresentare il cambiamento – aggiunge Brundu – perché entrambi provengono da una stessa corrente. I loro mal di pancia interni, covati per anni e che più volte avevamo segnalato, sono esplosi alla vigilia delle comunali».
Per un giornalista approdato alla politica, il cavallo di battaglia sarà l’informazione. «Ho notato in questi mesi una totale mancanza di comunicazione tra palazzo e gente. Nessuno, in paese, era a conoscenza persino dei disagi provocati da Abbanoa. Credo che a volte, una parola detta con garbo ed educazione valga più di mille promesse. Oltre che per i cittadini, la mia candidatura sarà garanzia per le numerose associazioni del paese, molte delle quali allo sbando e senza neppure la possibilità di avere una sede sociale. L’amministrazione, pur dovendo dire no, avrebbe potuto almeno confrontarsi».
La prima novità importante è che, dai prossimi giorni, i candidati della lista civica saranno in giro tra i quartieri e nelle sedi delle associazioni per raccogliere suggerimenti, idee e proposte. «Vorremo scrivere nel programma ciò che la gente vuole realizzare. Progetti fattibili, concreti, piccole cose che trasformeranno Usini da paese grande a grande paese», conclude Antonio Brundu.
Antonio Brundu è sposato, ha una bimba di due anni e vive a Usini.
Laureato in lettere moderne all’Università di Sassari nel 2008, con una tesi di Etnomusicologia della Sardegna sul canto corale sardo nella zona del Coros.
Giornalista dell’Unione Sarda dal 2011 per la Provincia di Sassari, ha seguito soprattutto servizi di cronaca e politica.
Cultore di musica sarda e tradizioni popolari, dal 2004 è socio cantore del Coro di Usini per il quale, nel mese di dicembre 2014, ha pubblicato un libro sui 40 anni di attività.
Dal 2006 è anche responsabile dell’Oftal (Opera Federativa trasporto ammalati Lourdes) dell’Arcidiocesi di Sassari e consigliere regionale della Sezione Sardegna.









