Conservatori di musica, oggi la protesta

In Sardegna insieme le due istituzioni musicali di Cagliari e Sassari con concerti e momenti di riflessione e sensibilizzazione sullo stato del sistema nazionale dell’Alta Formazione Artistica e Musicale

 

 

OrchestraGiovanileConservatorio.jpgSassari. Il mondo della formazione accademica musicale “scende in campo” e fa fronte comune per chiedere il riconoscimento del valore sociale e culturale dell’alta formazione musicale nel nostro Paese. I 54 Conservatori di Musica statali e i 19 non statali hanno indetto per oggi, sabato 13 febbraio, una “Giornata nazionale dell’alta formazione”, organizzando per questa giornata, e a seguire per tutto il mese di febbraio, concerti e momenti di riflessione e sensibilizzazione sullo stato dell’AFAM (il sistema nazionale dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, costituito da Conservatori, Accademie e Istituti superiori di industrie artistiche). La giornata di protesta e di proposta è stata decisa dall’assemblea congiunta dalle Conferenze nazionali dei Presidenti, dei Direttori e dei Presidenti delle Consulte degli studenti dei Conservatori statali e non statali che nei giorni scorsi si è riunita a Roma nella sede del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.

Per l’occasione in tutti gli istituti musicali del territorio nazionale si terranno iniziative, concerti, performance e attività musicali. Per la prima volta insieme presidenti, direttori e studenti dei Conservatori statali e non statali italiani hanno votato all’unanimità una mozione per chiedere maggiore attenzione verso il sistema AFAM, per garantire ai giovani e al Paese la necessaria qualità formativa e per realizzare un ulteriore sviluppo del sistema. Nel testo, licenziato dall’assemblea congiunta, viene sollecitata la completa attuazione della riforma del sistema di alta formazione artistico-musicale, attesa ormai da oltre 16 anni (l’attuazione della legge di riforma del settore del 1999 è infatti ancora in itinere!), e vengono richiesti in particolare, entro il 2016, un nuovo sistema di reclutamento, il passaggio ad ordinamento di tutti i corsi di studio (i Bienni specialistici sono infatti ancora ‘sperimentali’), la statalizzazione degli istituti musicali ex-pareggiati, l’incremento delle risorse.

In Sardegna le preoccupazioni sono accresciute dalle voci allarmanti che riguardano una probabile imminente riorganizzazione del sistema dell’alta formazione musicale, con ripercussioni sulla distribuzione sul territorio nazionale dei Conservatori che potrebbe penalizzare le istituzioni più ‘giovani’ e quelle del sud e delle isole.

Pertanto anche i Conservatori di musica della Sardegna aderiscono alla Giornata nazionale con una serie di iniziative che proseguiranno sino alla fine del mese. A Sassari sabato 13 febbraio nella Sala Guarino alle 11 assemblea congiunta studenti-docenti aperta alla città e alle scuole. Mercoledì 17 febbraio nella Sala Sassu alle 18.45 concerto inaugurale della stagione dei Mercoledì del Conservatorio con attività di sensibilizzazione del pubblico. Sabato 20 febbraio nella Sala Guarino e nella Sala Sassu dalle 11 alle 17,30 no-stop musicale a cura degli studenti del Conservatorio.

Il sistema dell’alta formazione musicale in sintesi:

  • 77 istituti di alta formazione musicale: 54 Conservatori statali (più 4 sedi staccate), 19 Conservatori non statali (ex Istituti Pareggiati), 4 istituti accreditati. Gran parte di essi con una lunga storia e tradizione alle spalle (siamo il paese nel quale i Conservatori sono nati, nel XVI secolo).
  • 50.000 studenti, di cui il 10% stranieri (dato, quest’ultimo, più che doppio rispetto al corrispondente dato delle Università). Oltre 6.000 diplomati all’anno.
  • 7.000 eventi complessivamente organizzati sul territorio (soprattutto concerti).
  • 6.000 docenti, 1.500 unità di personale amministrativo e ausiliario.

 

Riferimenti normativi:

  • Riforma AFAM, Legge 21 dicembre 1999, n. 508.
  • Dei fondamentali regolamenti attuativi previsti dall’art. 2, comma 7 (nove, anche raggruppati), ne sono stati emanati solo due (DPR 132/2003, DPR 212/2005).

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