Dinamo, che peccato !

Milano trascinata da Datome vince 80-75 e porta la serie sul 2-0. La Dinamo tiene testa ai padroni di casa ma pasticcia nel finale e torna a Sassari con qualche rimpianto

Bendzius è stato il top scorer di gara due con 21 punti

La Dinamo tiene testa all’Olimpia Milano per 40 minuti, ma una sanguinosa palla persa da Jones a 29 secondi dalla sirena con Sassari a -2, la condanna di fatto ad una sconfitta che, mette decisamente in salita la serie, ora sul 2-0. Un vero peccato, perchè il Banco visto in gara due è stato completamente diverso da quello di due giorni fa, non solo per approccio, ma per tenuta mentale e continuità nell’arco dei 40 minuti. Milano ha trovato un Gigi Datome in gran giornata, come ormai non si vedeva da tempo, che non ha fatto giustamente sconti alla squadra della sua terra. Il sardo veneto ha chiuso con 19 punti ed è stato determinante nel tenere a galla i suoi nel momento in cui l’inerzia era dalla parte dei sassaresi che, hanno toccato anche un vantaggio di nove lunghezze. Nel Banco, ottima prova difensiva di tutta la squadra, mentre in attacco è stato Bendzius l’uomo più caldo. Rientrare a Sassari sullo 0-2 non è certamente ciò che si sperava e psicologicamente, ma anche fisicamente soprattutto dopo lo sforzo odierno, la squadra potrebbe risentirne, mentre Milano vorrà chiudere il discorso e archiviare la pratica onde evitare complicazioni.

Gara uno è stata uno schiaffo, in casa Dinamo l’auspicio è che la lezione sia servita. Prima di tutto serve un approccio molto diverso. Il Banco inizia con il solito quintetto, Milano ha Biligha infortunato.

Bendzius e Baron scaldano subito le mani, l’approccio della Dinamo è decisamente migliore rispetto a due giorni prima e coach Messina è costretto a chiamare un time out dopo pochi minuti con il Banco sopra di 7 (5-12 al 5°) frutto di un con parziale di 9-0. L’Olimpia però con Napier e Baron si riporta a -3. Bendzius infila la terza tripla che vale il nuovo +6 Dinamo sull’11 a 17. La differenza rispetto a gara uno la sta facendo l’intensità difensiva che non consente ai padroni di casa di avere facili soluzioni. Diop dalla lunetta fa 2/2 (11-19), poi Sassari ha per 3 volte l’opportunità di allungare, ma sbaglia altrettante triple nella stessa azione, dopo aver conquistato due rimbalzi offensivi. Il primo quarto si chiude con i sassaresi sopra di 6 sul 19-13.

Le accelerazioni di Robinson sono devastanti e bucano la difesa milanese (16-25), ma Datome mette due triple consecutive che riportano i padroni di casa a -4. E’ lui che tiene in piedi i milanesi. Diop stoppa in modo regolarissimo Hines, per gli arbitri è fallo. Le proteste sono veementi e arriva il fallo tecnico per Bucchi. L’Olimpia è a -1 (26-27).  Napier dalla lunetta impatta sul 29-29 a 3.47 dall’intervallo. Baron da tre sorpassa (32-31). E’ comunque una fase dove il botta e risposta è continuo. Anche Gentile per proteste si prende un tecnico dopo aver preso una clamorosa sbracciata in faccia da Melli. Milano è Milano, si sa, l’arbitraggio è molto penalizzante per i biancoblù, e sta rovinando quanto di buono la Dinamo sta facendo. In particolare è il signor Lanzarini a farsi notare, come del resto molto spesso accade. Bendzius frena il mini allungo dei padroni di casa che si erano portati a +3, Dowe sorpassa (36-38). La bomba di Voigtmann da il minimo vantaggio ai suoi all’intervallo (39-38).

Il terzo periodo inizia con un paio di errori per parte, tocca a Shields da tre rompere gli equilibri (42-38), con l’Olimpia che sembrerebbe aver trovato le chiavi per infilare la difesa sassarese. I ragazzi di Bucchi però non mollano l’osso, restano in scia e poi impattano sul 44-44. Non è serata per Kruslin contro Napier, per il croato sono 3 i falli personali. Jones sbaglia la tripla del +2 e in generale non incide granchè. E’ Robinson dalla lunetta a riportare avanti i suoi (47-48), ma Voigtmann è preciso dall’arco e Shield ne mette due in sospensione costringendo Bucchi al minuto di sospensione sul 52-48. Il momento è delicato e importante, la Dinamo deve produrre il massimo sforzo per interrompere il tentativo di allungo delle scarpette rosse, ma non è semplice perchè inizia ad affiorare un po’ di stanchezza e Milano sta aumentando i giri in difesa. Intanto Bendzius arriva a quota 18 punti personali, segnati in tutti i modi possibili e immaginabili. Per l’Olimpia è il momento di Shields che mette in mostra tutta la sua classe (58-52). L’inerzia si è spostata da un po’ dalla parte dei padroni di casa, ma la Dinamo non vuole arrendersi e resta li.  Il terzo periodo termina 60-56 per l’Emporio Armani. La partita è aperta.

Ancora lui, Datome segna la bomba dall’angolo che fa scappare i suoi 63-56. L’Olimpia ha 12 giocatori 12 e ci mette energia e cattiveria, Sassari è stanca e molto meno lucida, così Bucchi chiama un minuto di sospensione per tentare di spegnere la fiamma rossa. Diop realizza il 65-61, ma Datome è in gas totale e firma il 68-61, non facendo sconti alla squadra della sua terra. Bucchi tiene in campo Treier che però non sembra adeguato al momento, ma la stanchezza impone le rotazioni che per il Banco non sono certamente quelle a disposizione di Messina. Milano raggiunge il massimo vantaggio, dieci punti sul 71-61. Napier taglia in due la difesa e arriva al ferro nel momento in cui i sassaresi sono a -6. Mancano 3.38 alla sirena, la Dinamo è sotto di 8 e deve difendersi dal nuovo possesso della squadra di casa, la situazione è compromessa. Jones la mette da tre dall’angolo per il -5 (75-70), Kruslin sbaglia invece il -2. Torna in campo Bendzius per Treier sul 76-70 per Milano con 2.23 sul cronometro. Dowe la mette in sospensione (76-72), Datome finalmente sbaglia due triple consecutive, Jones non trova il canestro in sospensione, Napier fa fallo in attacco. Napier manda in lunetta Chris Dowe a 46 secondi dalla sirena e l’americano fa 2/2 (76-74). Messina chiama il time out. Shields sbaglia in sospensione, ma Jones perde clamorosamente la palla e regala un nuovo possesso ai padroni di casa a 29.5 dalla fine. Dowe commette fallo su Napier, le due squadre sono in bonus e si va in lunetta. Napier però ne sbaglia due, ma la Dinamo non è fortunata, la palla finisce fuori e la rimessa è ancora per Milano. Dowe commette ancora un fallo su Napier, che questa volta non li sbaglia. Dalla parte opposta tocca a Bendzius andare in lunetta con 12.9 secondi sul cronometro. Il lituano fa 1/2 (78-75). Jones blocca fallosamente Baron che la chiude dalla linea della carità per l’80-75 che vale il 2-0 per L’EA7.

Si torna in campo giovedì per gara 3 al PalaSerradimigni.

 

Olimpia Milano – Dinamo Banco di Sardegna 80-75

Parziali quarti: 13-19 / 39-38 / 60-56 / 80-75

Arbitri: Lanzarini, Bartoli, Valzani

Olimpia Milano: Napier 14, Shields 14, Baron 13, Voigtmann 8, Melli 4, Datome 19, Hines 6, Ricci, Baldasso, Alviti, Pangos 2, Tonut. All. Ettore Messina

Dinamo Banco di Sardegna: Diop 10, Dowe 12, Kruslin 3, Robinson 6, Jones 7, Gentile 2, Stephens 10, Bendzius 21, Treier 4, Raspino, Devecchi, Chessa. All. Piero Bucchi

Aldo Gallizzi

Articoli Correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio