Campus: «Non è pensabile che alla Faradda ci siano sei ore di ignobile gazzarra e volgarità»

Il sindaco si rivolge ai gremi. «La parte devozionale è stata relegata ad ora tarda, quasi in clandestinità»

Sassari. «Per me è la decima volta ed è un piacere potere farlo con orgoglio. La testa mi dice che dovrei finire qua e dirvi “A zent’anni!”». Il sindaco Nanni Campus martedì sera è nel duomo di San Nicola per assistere alla messa dei Candelieri, che tradizionalmente si celebra la mattina di Ferragosto a Santa Maria alla presenza di tutti i gremi e dei vertici dell’Amministrazione comunale. Ma la chiesa francescana, come più volte ricordato, non è agibile per via dei lavori in corso di messa in sicurezza e consolidamento. Se la Faradda si è conclusa sul sagrato di Santa Maria, non così è per la messa di Ferragosto. Tutto allora spostato in cattedrale, ma in serata, a cui seguirà la processione con l’Assunta. Al termine della messa, l’arcivescovo Gian Franco Saba, in forma inusuale (e in diretta televisiva su Videolina), passa la parola al sindaco, per un breve saluto, almeno questa sembra l’intenzione iniziale. Ma così alla fine non è. «È la nostra festa più importante – ricorda Campus –. Il cuore mi dice che avendo dedicato dieci anni della mia vita a questa città dobbiamo stare attenti. E parlo soprattutto a voi, comunità gremiale. Se è vero che la Faradda è divertimento, se è vero che la Faradda è spettacolo e poi anche devozione, non è pensabile che ci siano sei ore di ignobile gazzarra, sei ore di volgarità. Sei ore di prepotenza che tolgono alle famiglie che sono andate lì per godersi uno spettacolo meraviglioso…, sentire urla, schiamazzi, volgarità e parolacce. E poi relegare la parte devozionale in ora tarda, quasi in clandestinità».

Ecco l’appello ai gremi. «Io credo che tutti insieme, ma voi soprattutto comunità gremiale, che sulle spalle avete la storia di questa festa e quindi della nostra città, tutti voi, insieme alla Diocesi, insieme al padre guardiano, insieme all’Amministrazione per quel poco che può fare perché non si deve intromettere in queste cose, dobbiamo trovare una soluzione – ammonisce il sindaco –. Non possiamo permettere che secoli di storia vengano sprecati perché si devono spillare ettolitri di birra o fare propaganda politica. Io sono sicuro che ancora una volta voi, nella vostra saggezza (parola pronunciata scandendo le singole sillabe, ndr) saprete guidare la città, insieme, ripeto, all’indirizzo che arriverà dalla diocesi e dal padre guardiano, a ritrovare il senso vero di una festa che non è urlare ma baciare i piedi della Vergine Assunta. Buon Ferragosto a tutti e “A zent’anni!”».

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