Bianco di babbudoiu, la Sardegna al cinema

Nei giorni scorsi sono state completate le riprese a Sassari della pellicola con il trio Pino e gli anticorpi e Caterina Murino e la regia di Igor Biddau. Ma i ciak non sono finiti

 

 

Babbudoiu2.jpgSassari. “Bianco di babbudoiu”. È il titolo del film che il trio comico Pino e gli anticorpi sta girando nelle ultime settimane con la regia di Igor Biddau (e la produzione di 3Zero2, Firenze Produzioni e Babbudoiu Corporation). Un titolo che è tutto un programma. «Eh (ride), è il nome di un vino dei fratelli Mannu, titolari di una storica cantina. In realtà il vino all’inizio si vede poco, ma poi diventerà protagonista», dice Stefano Manca. «Abbiamo iniziato le riprese il 2 luglio e finiremo il 5 agosto», aggiunge Igor Biddau. Dal 25 le riprese sono fisse nelle Cantine Delogu, che diventano la Cantina di Babbudoiu. Ma c’è anche una tappa a Sassari città, al Teatro Civico. Proprio qui Stefano e Igor spiegano di avere appena terminato le riprese di una scena che prevede la presenza del pubblico. E una piccola folla è ancora fuori. «Sì, è così, ma evitiamo spoiler. Altrimenti… povero te!», scherza Stefano. «Si capirà, è un momento della trama. Non possiamo però spiegarlo prima», aggiunge Igor.

Babbudoiu3.jpgIl cinema sardo, e addirittura sassarese, sembra in buona salute. O no? «Meno male! Speriamo che diventi un qualcosa che si possa ripetere spesso, che produzioni vengano a girare qua. Ci sono delle bellissime location. Ed è comunque un qualcosa che porta un indotto economico alla regione oltre ad una pubblicità non indifferente. Faremo vedere una Sardegna che non è la solita, che tutti conoscono. Certo ci sarà anche quella, ma puntiamo su spaccati diversi, di città, di aziende, meravigliose cartoline dei panorami. Ma c’è una storia», dice Stefano Manca. Spiega Igor Biddau: «È un’idea che parte da lontano. Nel 1997 mi sono trasferito in Toscana ed ho fatto un percorso mio del cinema. Lì c’era da sfruttare il luogo, che permetteva di fare riferimento a diversi luoghi e periodi storici. Quando poi sono ritornato in Sardegna ho cercato di applicare lo stesso metodo imparato lì. Mancava ancora un film di questo tipo, che mettesse in mostra le bellezze ed il paesaggio della Sardegna. Così abbiamo lavorato in luoghi esistenti, non ricostruiti in studio». Sassari, con le sue vie del centro, ma anche l’hinterland, come Usini, dove sono state girate altre scene nei giorni scorsi.

Nel film non ci sono solo Pino e gli anticorpi, ovvero Stefano Manca, Michele Manca e Stefano Fara; c’è anche Caterina Murino, diventata una star internazionale, e poi altri attori sardi come Benito Urgu. Ma come avete fatto a portare tutti questi nomi nel cast? «Va detto che Caterina Murino non è una comprimaria o si limita a fare una comparsata. È coprotagonista. A scalare ci sono altri personaggi importanti, una folta pattuglia di attori sardi ed una serie di guest stars», dice Stefano Manca.

Il film verrà distribuito nei primi mesi del prossimo anno. «Per ora abbiamo un accordo con la Lucky Red. Faremo una campagna promozionale e daremo risalto alle cose più particolari della Sardegna», conclude il regista Igor Biddau.

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