Bell, ecco il leader che serviva alla Dinamo
Il nuovo americano ha doti di leadership, di realizzatore, ma anche di esperienza e intelligenza cestistica. Il punto di Aldo Gallizzi
di Aldo Gallizzi
La Dinamo ha trovato il leader che cercava. Ok, andiamoci piano, ha giocato solo due partite, ma le caratteristiche di David Bell, il nuovo americano, sono già emerse in maniera prepotente e precisa. Se all’esordio, nonostante un bottino di 18 punti, era sembrato ovviamente al di fuori dagli schemi e quindi con la tendenza più a cercare la soluzione personale che a far girare la squadra, nella partita di ieri, sono emerse le sue doti di leadership, di realizzatore, ma anche di esperienza e intelligenza cestistica.
La leadership, già, proprio quella di cui aveva bisogno la squadra di Pasquini. Un uomo in grado di prendere per mano la squadra nei momenti del bisogno, di caricarsi sulle spalle il peso offensivo. Ma non solo, perchè il buon Bell, da giocatore esperto qual è, ad un certo punto della partita ha avuto l’intelligenza di cavalcare i compagni più caldi in quelle fasi specifiche del match, in particolare Rok Stipcevic e Trevor Lacey. Ecco, leadership, doti realizzative non comuni, ma non egoismo. Della sua presenza ha tratto indubbio giovamento proprio Lacey, che con la difesa che si concentrava su Bell, è riuscito a sprigionare finalmente le sue doti. Proprio questi aspetti dunque, lasciano ben sperare in ottica futura. Senza considerare che la Dinamo sta giocando senza Gani Lawal, alle prese con un problemino fisico. Quando Lawal sarà a disposizione e inserito negli schemi, al gioco per ora molto perimetrale dei sassaresi si aggiungerà presumibilmente la dimensione interna che attualmente sia Lydeka che Olaseni, nonostante impegno e dedizione, non garantiscono come servirebbe. Insomma, dopo qualche errore in fase di costruzione della squadra in estate, gli aggiustamenti in corsa che la società sassarese sta effettuando per raddrizzare la barca stanno incominciando ad accendere speranze ed entusiasmo fra i tifosi e in generale nell’ambiente e questo è ciò che tutti ci auguriamo.









