A San Pietro di Silki in corso il mese mariano
Lo scorso 1° maggio la festa maggiore del gremio dei Massai. Oggi (9 maggio) la Festa della Beata Vergine delle Grazie
Sassari. Il 1° maggio apre nel Santuario di San Pietro di Silki il mese mariano, con una serie di iniziative e celebrazioni che culminano nella Processione del Voto alla Beata Vergine delle Grazie l’ultima domenica, quest’anno il 26. Il calendario, come da tradizione, è inaugurato dalla prima uscita dell’anno per le vie della città del prezioso e sacro simulacro della Madonnina, compatrona di Sassari e patrona del gremio dei Massai, che nell’occasione rinnovano la loro festa (non denominata maggiore o minore, come invece avviene negli altri sodalizi eredi delle antiche corporazioni di arti e mestieri: un’altra festa è per l’8 settembre, Natività di Maria). L’evento ricalca quella degli altri gremi cittadini, con una differenza importante. Al termine della messa del mattino non avviene infatti la cerimonia dell’Intregu: lo scambio delle bandiere tra l’obriere maggiore uscente e quello entrante viene effettuata direttamente dal sindaco al termine della Faradda del 14 agosto, al rientro della Municipalitò, a notte inoltrata, a Palazzo Ducale.
La mattina del 1° maggio, nella cappella dell’Incoronazione (la prima a sinistra), ci si limita ad annunciare le nuove cariche. E così è avvenuto anche quest’anno. È stato il segretario Guido Mulargia a leggere il verbale. Per l’anno 2024-2025 obriere maggiore sarà Edoardo Usai, che quindi il 14 agosto subentrerà a Gavino Venerdini, ancora per tre mesi obriere e poi (dopo la Faradda) fisco maggiore. Obrieri minori sono Marcello Pittalis ed Emilio Polo, mentre nuove socie onorarie sono state nominate Anna Giulia Benech e Valentina Carboni, che si aggiungono agli altri soci onorari tra cui, per tradizione, il sindaco; economo è Massimo Venerdini, Maurizio Venerdini è il rappresentante verso terzi. Alla cerimonia erano presenti gli assessori comunali Nicola Lucchi, Grazia Di Guardo e Carlo Sardara, il presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru, i soci onorari Francesco Carboni e Maria Paola Dettori, insieme a padre Ambrogio Lamberti (OFM), che poco prima aveva celebrato la messa (animata musicalmente dal coro “Amici del canto sardo” diretto da Tore Bulla). Il Gremio è stato accompagnato in corteo dalla Banda Musicale “Giuseppe Verdi”.
In serata, la solenne concelebrazione eucaristica è stata presieduta nella piazza del Santuario dall’arcivescovo monsignor Gian Franco Saba. «Maria è Colei che ci invita a fissare lo sguardo su Cristo – ha detto nell’omelia –. Qui troverei la sintesi del programma spirituale del mese mariano che vogliamo considerare come un pellegrinaggio, un cammino che orienti sempre la nostra vita verso Cristo».
Al termine è partita la processione con il simulacro della Beata Vergine delle Grazie, che ha fatto tappa all’Ospedale civile dove è stata recitata la preghiera di affidamento degli ammalati e del personale sanitario per poi rientrare al Santuario, accompagnata dall’arcivescovo e con la partecipazione dei gremi.
Tra gli eventi in programma per il mese mariano, oggi, giovedì 9 maggio, la Festa della Beata Vergine delle Grazie, patrona dei Frati Minori della Sardegna (al termine delle messe saranno benedette tutte le persone che portano il nome di Grazia e Graziano); il 12 maggio la Giornata della famiglia; il 17 la giornata di preghiera per i malati, con il pellegrinaggio del simulacro della Madonnina negli ospedali. E poi, il 25 maggio la Vigilia della Festa del Voto: alle 17 ci sarà la messa nel Santuario, al termine della quale la Madonnina verrà portata dalla polizia locale al duomo di San Nicola. Da qui, il giorno successivo, domenica 26, dopo la messa pontificale delle 17 celebrata dall’arcivescovo, partirà la processione che si concluderà con lo scioglimento del Voto nella piazza davanti al Santuario.
Il gremio dei Massai. Alla Faradda il gremio dei Massai Agricoltori è protagonista del brindisi “A zent’anni!” a Palazzo di Città con il sindaco, le autorità e la Municipalità e prende in consegna il gonfalone del Comune che viene poi restituito al primo cittadino al rientro a Palazzo Ducale, dove avviene, come detto anche la cerimonia dell’Intregu.
Il candeliere dei Massai – completamente rinnovato nel 2015 con un nuovo cero ligneo – è l’ultimo a partire da piazza Castello e anche ad arrivare a Santa Maria, dove tutti gli altri ceri lignei lo attendono. È infatti il primo ad entrare in chiesa, insieme al sindaco, anche se quest’anno, come nel 2023, la cerimonia finale (a meno di inattese novità) si terrà in piazza.
I Massai sono storicamente gli agricoltori-proprietari, dediti alla coltivazione dei cereali e delle campagne. Lo stendardo è in damasco di colore bianco: sul lato destro è raffigurata la Madonna delle Grazie, sul sinistro i Protomartiri Turritani.
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