Il Pci a Sanna: «La sua esperienza di sindaco un disastro»
Dura nota firmata dalla segretaria provinciale Patrizia Marongiu. «Il sindaco di Sassari è giunto ormai al capolinea di una esperienza amministrativa fallimentare»
Sassari. «Sanna spieghi o se ne vada. La sua esperienza è un disastro politico e amministrativo personale ma anche una sconfitta netta del profilo di governo del Partito Democratico». È il giudizio della federazione provinciale del Partito Comunista Italiano sulla Giunta comunale di Sassari guidata da Nicola Sanna e sulla maggioranza che lo sostiene. Per i comunisti il sindaco «è giunto ormai al capolinea di una esperienza amministrativa fallimentare sotto il profilo programmatico e nel rapporto con i cittadini, in particolare con quelli che lo avevano eletto a capo di una coalizione di centro sinistra. Ma quell’intesa politico-programmatica si è dissolta per responsabilità principale del Pd».

Secondo la segretaria comunista Patrizia Marongiu, l’esperienza della Giunta Sanna è al capolinea perché «nasce viziata dallo scontro tra il sindaco e la maggioranza del suo partito per questioni di puro potere, che nulla hanno a che fare con i legittimi interessi della città». Il Pci giudica questi anni come un autentico disastro: «Assessori a tempo e che si dimettono a catena, problemi politici mai risolti, inadeguatezza programmatica e operativa». Secondo il Pci il consenso del primo cittadino, della sua Giunta e della maggioranza Pd è «ormai ai minimi termini». Vanno riportati in evidenza «i problemi veri: l’occupazione, la riqualificazione della città e del suo centro, la qualità della vita, i beni comuni, persino la sicurezza, rilanciando il ruolo della città, svillaneggiato dalla Giunta Pigliaru e dall’inerzia amministrativa».
Il Pci chiede che il sindaco dica davanti alla città quali siano «i reali motivi di questa situazione che dura da anni e apra formalmente la crisi invece di far finta di nulla. In caso di scioglimento del consiglio, il Pci lavorerà per un’intesa politico programmatica con altre forze di sinistra che esprimeranno un proprio candidato a sindaco alternativo al Pd».









