La Fondazione Banco di Sardegna taglia la Faradda

Contributi ridotti del 40 per cento. Completamente cancellati invece quelli per la Cavalcata Sarda, evento peraltro già svolto. La lettera del sindaco Nicola Sanna al presidente della Fondazione Antonello Cabras: «Atto offensivo per Sassari»

Candelieri2013Faradda1Sassari. La Fondazione Banco di Sardegna taglia i finanziamenti ai due principali eventi sassaresi, la Discesa dei Candelieri e la Cavalcata Sarda. Una scelta definita “incomprensibile” dal sindaco Nicola Sanna, che questa mattina, in occasione della presentazione alla stampa del calendario degli eventi legati alla Faradda del 14 agosto, ha annunciato di avere inviato una lettera al presidente della Fondazione, Antonello Cabras. «Ho scritto per due motivi. La dotazione generale a disposizione della Fondazione per gli eventi non è cambiata, anzi è aumentata. Di fronte ad un appuntamento che negli anni ci vedeva chiedere 80mila euro per poi averne regolarmente di meno, ma sempre 50mila, adesso che c’è anche il prestigioso riconoscimento dell’Unesco ci arriveranno meno euro. Mi sembra un gesto offensivo per la città», ha spiegato Nicola Sanna. L’irritazione è ancora più grande per quanto accaduto per la Cavalcata Sarda. «Dopo avere fatto tutto quello che si doveva fare, con il logo su locandine, manifesti e tutto il resto, a cose fatte, il finanziamento di 50mila euro è stato semplicemente annullato. Sassari rispetto ai suoi due eventi fondamentali ha visto sottratti in tutto 70mila euro. Mi dicono che i tagli riguardano anche l’Ente Concerti De Carolis e altre associazioni teatrali: per queste situazioni mancherebbero 300mila euro, che solitamente venivano dalla Fondazione. Questo è un danno alla città che non posso accettare e mi dispiace darne conto», ha proseguito il sindaco di Sassari.

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Nicola Sanna

«Sono eventi che costano, certo, ma che portano tanto, fanno lavorare operatori commerciali, artigiani e tutto l’indotto. Mi auguro che si trovi un rimedio, anche con un intervento della Regione. Rimane il fatto che questi fondi, in particolare quelli per la Faradda, negli ultimi 7-8 anni c’erano», ha concluso Sanna. Un problema ulteriore, un’altra situazione di mancato dialogo, che si aggiunge a quanto accade in questi giorni in Consiglio comunale: Palazzo Ducale, vicina la rottura definitiva nel Pd. Alla seduta dedicata alla presentazione delle linee programmatiche della Giunta Sanna i dieci consiglieri del Pd delle aree Spissu-Lai-Demontis ad un passo dall’astensione sul voto finale.

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La sede della Fondazione Banco di Sardegnain via Carlo Alberto a Sassari

Questo il testo della lettera inviata al senatore Antonello Cabras. «Illustre Presidente, le scrivo in merito all’incomprensibile taglio ai contributi per i due eventi più importanti della tradizione sassarese. La Fondazione Banco di Sardegna, come Lei ben sa, ha deciso, senza alcun preavviso, di non erogare per il 2014 il contributo per la 65a edizione della Cavalcata Sarda, che si è tenuta dal 16 al 18 maggio scorsi, mentre per quanto riguarda i Candelieri, la riduzione del 40 per cento rispetto al 2013. Reputiamo queste scelte inaccettabili e persino offensive della comunità che rappresentiamo, perché vanno a colpire due manifestazioni la cui importanza, già riconosciuta dalla Fondazione, riteniamo non possa e non debba essere messa in discussione», scrive Sanna. «Non si può fare riferimento a tagli inevitabili, visto e considerato che la Fondazione ha incrementato il budget rispetto allo scorso anno, quando per le due manifestazioni aveva deciso di erogare contributi per 100mila euro complessivamente. Quel che appare ulteriormente inspiegabile è che tale decisione sia stata assunta nonostante la Cavalcata Sarda si sia svolta riportando, durante tutti gli eventi e le manifestazioni collaterali, il logo della Fondazione bene visibile a tutti gli spettatori e visitatori. Ritenevamo che, avendo formulato la domanda nei termini previsti e considerata l’importanza indubbia della manifestazione, avreste provveduto quanto meno a confermare la somma erogata nel 2013. Questo non è avvenuto e oltre a creare un danno evidente dal punto di vista economico non può che essere considerato fortemente lesivo nei confronti delle tradizioni della nostra città».

«Discorso parallelo e per certi versi anche più grave ed inspiegabile è quello che riguarda i Candelieri: una manifestazione che proprio quest’anno ha ricevuto il riconoscimento di “Patrimonio immateriale dell’Umanità” da parte dell’Unesco: uno dei più importanti a livello mondiale. Anche in considerazione di ciò il Comune si aspettava un incremento del contributo e invece dobbiamo prender atto di un taglio rispetto allo scorso anno: 30mila euro anziché 50mila. Vogliamo sperare che possiate tornare indietro rispetto a queste decisioni che, ribadiamo, riteniamo profondamente ingiuste, perché vanno a colpire due eventi che oltre a tenere vive le tradizioni culturali, religiose e folcloristiche della nostra città e della nostra isola, richiamano ogni anno migliaia di visitatori e turisti. Un taglio di questo tipo non può che essere considerato una mancanza di attenzione, che il Comune di Sassari e i suoi cittadini non possono accettare».

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