Due novembre, anche a Sassari ricordati i defunti
Cerimonia al cimitero di Sassari. Per il maltempo la messa è stata spostata nella cappella. Deposte le corone di alloro al sacrario militare. Domenica la giornata delle Forze Armate
Sassari. Per il maltempo che per tutta la giornata ha colpito Sassari la tradizionale messa all’aperto è stata celebrata nella piccola cappella del cimitero. Ma per il resto la cerimonia del due novembre ha rispettato i rituali consolidati nel segno del ricordo dei caduti di tutte le guerre. Nel giorno dedicato alla commemorazione dei defunti parenti e familiari hanno ricordato i propri cari con preghiere e fiori lasciati sulle tombe. La funzione religiosa è stata concelebrata dall’arcivescovo Gian Franco Saba. «Questa è una giornata di grande riflessione. Il pensiero va a chi ha donato la propria vita per il rispetto dei principi fondamentali della libertà, della fraternità e della solidarietà», ha detto monsignor Saba durante l’omelia. Erano presenti le associazioni d’arma e dei reduci di guerra. Prima della benedizione finale è stata letta la preghiera del soldato. Hanno assistito il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il sindaco Nicola Sanna, il prefetto Giuseppe Marani, e il generale Andrea Di Stasio, comandante della Brigata Sassari.
Al termine il corteo si è spostato al sacrario militare, dove sono state deposte le corone d’alloro sul monumento ai caduti di tutte le guerre. La cerimonia si è chiusa con l’omaggio presso il Cimitero monumentale alla tombe di Antonio Segni e di Francesco Cossiga, presidenti della Repubblica rispettivamente dal 1962 al 1964 e dall’85 al 92. Le autorità, presente il professor Mario Segni, hanno salutato i Capi dello Stato che riposano nel cimitero sassarese.
Al cippo centrale, con ingresso da via San Paolo il sindaco Nicola Sanna, prima della cerimonia, aveva deposto una corona di fiori, che si è aggiunta all’altra corona dell’Intergremio, sistemata nel giorno di Ognissanti: al mattino erano stati ricordati tutti i gremianti defunti e i presidenti dell’Intergremio non più in vita, il primo, Antonio Gavino Derosas, e Gavino Toschi Pilo, recentemente scomparso.
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