Nasce un comitato a difesa dell’Istituto Comprensivo del Monte Rosello Basso
Si raccolgono firme da inviare al Comune e alla Regione per chiedere la modifica della delibera della Giunta di Palazzo Ducale. Chiesto incontro con sindaco e assessora
Sassari. Un documento da inviare a Comune e Regione, nel quale si chiede la modifica o la revoca della delibera della Giunta comunale e il mantenimento dell’autonomia scolastica dell’Istituto Comprensivo del Monte Rosello Basso. Ma si sollecita anche un incontro con il sindaco Campus e l’assessora Arru. È quanto chiede un comitato che si è costituito in questi giorni e di cui fanno parte genitori e cittadini. «L’Istituto Comprensivo “Monte Rosello Basso”, una delle istituzioni scolastiche storiche di Sassari, rischia di scomparire – spiegano in una nota stampa –. Lo ha deciso una delibera del Comune (della Giunta comunale, ndr) del 17 dicembre scorso, che potrebbe cancellare un punto di riferimento fondamentale per il quartiere del Monte Rosello. Con la soppressione della scuola si sgretolerebbe l’identità storica, culturale e sociale del territorio e si perderebbe un’istituzione nevralgica che ha grandi capacità di aggregazione e di condivisione di progettualità con le altre realtà istituzionali e associative in un quartiere che invece, per le diverse problematiche sociali e i frequenti fenomeni di dispersione scolastica, andrebbe potenziata oltreché salvata. I genitori e i cittadini hanno costituito un comitato in difesa dell’Istituto Comprensivo e chiedono un incontro al sindaco, all’assessora comunale alle Politiche educative e all’assessore regionale alla Pubblica Istruzione per chiedere la revoca della delibera e il mantenimento dell’autonomia dell’Istituto».
Questi i motivi alla base dell’opposizione alla soppressione dell’autonomia dell’istituto comprensivo del Monte Basso:
- Il Comune ha deciso di sopprimere l’I.C. Monte Rosello Basso come istituto autonomo e di dividere i suoi plessi fra altri due Istituti, anche se non ce n’è alcun motivo: è un istituto sano, perfettamente funzionante e che con i suoi 810 iscritti ha tutti i numeri previsti dalla normativa vigente per il mantenimento della sua autonomia.
- La decisione del Comune non rispetta le linee guida regionali per la programmazione della rete scolastica (Delib. Reg. n. 48/18 del 29/11) e nemmeno la decisione della conferenza dei sindaci che il 12 dicembre scorso ha respinto la proposta di soppressione dell’I.C. Monte Rosello Basso.
L’affermazione che con la soppressione dell’Istituto autonomo Monte Rosello Basso non cambia niente e che tutto resta com’è non corrisponde inoltre a verità, sostiene il comitato. «Negli Istituti comprensivi, come l’attuale Monte Rosello Basso, che comprendono gradi scolastici diversi esiste una reale continuità dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria che supporta il percorso di crescita dell’alunno, ma con la soppressione tutto questo verrebbe interrotto. È vero che gli alunni continueranno a frequentare nelle sedi in cui già frequentano, ma per dirigenti, docenti e personale Ata ci saranno delle conseguenze pesanti. Si perdono sicuramente il dirigente scolastico e il dirigente amministrativo, le segreterie diventano una sola, tutto il personale, docente e non docente, rientra in nuove graduatorie uniche e ci sarà certamente una riduzione del personale e molti di loro chiederanno il trasferimento. Ogni istituto autonomo può ottenere finanziamenti importanti se partecipa a bandi europei, statali o di altre fonti elaborando in maniera autonoma e presentando proposte e progetti meritevoli. Se un istituto viene soppresso c’è il grave rischio di perdita dei finanziamenti. La soppressione dell’I.C. Monte Rosello Basso costituirebbe un impoverimento per la collettività a cui verrebbero sottratte risorse economiche, culturali e umane».
Infine l’appello alla cittadinanza: «Chiediamo a tutti i cittadini sassaresi e ai genitori di sostenere questa iniziativa e di unirsi al comitato che ha già raccolto diverse centinaia di firme che si invieranno a Comune e Regione a sostegno della richiesta di revoca della decisione del Comune».










