14 agosto, è il giorno della Faradda di li Candareri
L'intera giornata è dedicata alla festa di Sassari. In piazza Santa Maria lo scioglimento del Voto all’Assunta
Sassari. Un’intera giornata dedicata alla festa di Sassari. Il 14 agosto la città è solo per la Faradda, con la Discesa dei Candelieri dal tardo pomeriggio a notte inoltrata, ma anche, al mattino, con i riti delle “vestizioni” dei 13 grandi ceri di legno. Come lo scorso anno non sarà possibile sciogliere il Voto all’Assunta all’interno della chiesa di Santa Maria di Betlem (chiusa a causa del cantiere per la messa in sicurezza della navata).
Le vestizioni al mattino. La vestizione del cero votivo avviene nella sede del gremio (in precedenza si faceva anche in casa dell’obriere di Candeliere, il gremiante che ha l’onore e l’onere della responsabilità del cero votivo; dallo scorso anno si fa invece in modo che le vestizioni si tengano tutte nel centro storico e sia quindi possibile per chiunque completare il tour). Un momento particolarmente suggestivo dal quale di fatto ha inizio la festa: è proprio con la vestizione che i gremianti danno ai ceri in legno un’anima, addobbando con cura e precisione il proprio candeliere.
Intorno alle 9,15, orario anticipato rispetto a quello tradizionale delle 10, il sindaco accoglie a Palazzo Ducale i Massai. Accompagnato dalla banda, il corteo si dirige a Palazzo di Città dove al piano superiore, nella sala di rappresentanza, quella che anticamente ospitava il primo cittadino, si tiene la vestizione della bandiera da parte del Gremio, che subito la espone dal balcone del Palazzo.
Mascia: «La Faradda è una festa complessa, occorre tenere insieme tutti i protagonisti»
La Faradda. Nel pomeriggio il primo cittadino riceve a Palazzo di Città le autorità civili e religiose in attesa della partenza del primo candeliere, che avviene intorno alle 18 da piazza Castello. Dopo le 20 il momento laico (ma anche di costume): il brindisi con il Gremio dei Massai e l’uscita da Palazzo Città, con fischi o applausi che dimostrano il gradimento dell’operato della Giunta. Per Giuseppe Mascia è la prima volta e il rischio contestazione è ridotto al minimo in quanto insediato da poche settimane. È un altro aspetto, del tutto personale, a prevalere: «Un sindaco che mi ha preceduto, molto amato dai cittadini, mi ha detto: quando esci da quella porta il giorno dei Candelieri lì inizia il tuo mandato. Non è il mese prima, quando indossi la fascia per la prima volta… No. È alla Faradda. È quello il momento nel quale ti rendi conto di essere diventato davvero sindaco di Sassari. Sono quindi preparato, sento molto la festa e sicuramente mi emozionerò».
Più tardi l’arrivo a Santa Maria dei tredici candelieri e lo scioglimento del voto intorno alla mezzanotte. I ceri sono accolti dal padre guardiano del convento Salvatore Sanna (OFMConv) alla presenza dell’arcivescovo Gian Franco Saba. Come ha più volte ripetuto nei giorni scorsi il presidente dell’Intergremio Fabio Madau, è stato messo a punto un protocollo con tutti i protagonisti della Faradda per rispettare, o almeno cercare di farlo, i tempi. Per il secondo anno consecutivo il rito dello scioglimento del Voto avverrà in piazza Santa Maria.
La municipalità, al termine, ritorna così a Palazzo Ducale dove i Massai restituiscono il Gonfalone al sindaco e avviene l’intregu tra obriere uscente e nuovo obriere maggiore del gremio.