Una Dinamo combattiva supera Trieste al PalaSerradimigni
I sassaresi privi di Thomas, Mezzanotte e Ceron conquistano due punti preziosi e muovono la classifica. Marshall MVP con 23 punti. Discreto esordio per Pullen e Visconti che avranno bisogno di tempo per migliorare la condizione fisica
La Dinamo combatte e si prende due punti preziosi contro la Pallacanestro Trieste superata 85-80 al PalaSerradimigni al termine di una partita sempre condotta ma mai chiusa e rimasta aperta sino alla fine, quando una tripla di Marshall ha di fatto scavato il solco definitivo tra le due squadre. L’americano è stato il protagonista assoluto del match, firmando 23 punti con 4/6 da tre e 5/7 da due . Il successo acquista maggior valore anche perchè ottenuto senza Thomas, Ceron e Mezzanotte. Il primo non ancora a posto dopo un problema alla caviglia accusato contro Napoli, il secondo colpito da un virus gastrointestinale e il terzo, alle prese con un problema muscolare che verrà valutato nelle prossime ore.
Dopo un avvio spettacolare (30 punti nel primo quarto per il +13), i Giganti sono stati capaci di rispondere con compattezza ai numerosi tentativi di rientro dei giuliani, guidati soprattutto dalle soluzioni di Ramsey e Toscano-Anderson. Pazienti in attacco nell’esplorare le soluzioni interne (soprattutto per McGlynn), i biancoblù sono riusciti a condurre in porto la vittoria trascinati da Carlos Marshall. Sul pezzo anche Nate Johnson (17 p. con 2/4 da due e 3/6 da tre) e di McGlynn (14 con 7/9 al tiro). Fondamentale anche l’apporto di Desure Buie, che nella giornata in cui non ha visto il canestro dall’arco (0/5) si è reso utile con 8 falli subiti, 8/8 dalla lunetta e 6 assist.
I nuovi arrivati Visconti e Pullen, appena integrati nelle rotazioni, hanno saputo offrire subito un buon impatto in termini di energia (5 punti per il primo, 6 per il secondo).
Coach Veljko Mrsic sceglie un quintetto composto da Buie, Johnson, Beliauskas, Marshall e McGlynn. Trieste, priva dell’influenzato Colbey Ross e dell’ex Jeff Brooks, schiera invece Ruzzier, Ramsey, Brown, Uthoff e Sissoko.
Inizio energico del Banco: McGlynn stoppa Sissoko e, sul ribaltamento di fronte, Johnson infila la bomba che sblocca il match. Trieste entra nel match con un mini break firmato Brown-Uthoff, poi la sfida si sposta subito sui binari dell’equilibrio: Ramsey colpisce dall’arco, Buie risponde dalla media distanza e le due formazioni arrivano a braccetto al 5′. Il PalaSerradimigni accoglie con un caloroso applauso i due nuovi arrivati Pullen e Visconti, gettati nella mischia durante il primo giro di cambi. Una fiammata offensiva di Carlos Marshall dà alla Dinamo il +5 (20-15), poi Pullen allunga firmando i suoi primi punti in biancoblù e provocando il primo timeout di coach Gonzalez. Al rientro in campo la musica non cambia: la rubata di pura voglia di Vincini vale l’affondata in contropiede del +9, poi uno scatenato Marshall firma il gioco da tre punti che porta il vantaggio in doppia cifra (27-17). Trieste fatica al tiro, mentre la bomba di Pullen sullo scadere del primo periodo regala ai Giganti il nuovo massimo vantaggio sul +13 (30-17).
Nel secondo quarto Mrsic sceglie il quintetto basso, con Buie e Johnson, Visconti da 4 e Vincini unico lungo. I giuliani sfruttano a loro vantaggio il gap di fisicità per provare a riavvicinarsi, ma il Banco continua a giocare con intensità e mantiene il +13 con Johnson (bomba del 40-27). Qualche sbavatura difensiva, però, consente agli ospiti – guidati dal talento offensivo di Toscano-Anderson – di accorciare sul -7 alla pausa lunga (44-37).
Al rientro in campo Trieste si avvicina con Ramsey e Brown, che infilano le triple del -3 (48-45). McGlynn e Johnson ricacciano indietro l’assalto, poi il match resta fermo a lungo per la sistemazione di un canestro, piegato dalla poderosa affondata del pivot statunitense del Banco di Sardegna. Alla ripresa del gioco Trieste prova a riportarsi a contatto, ma la Dinamo, seppur con qualche palla persa c’è. Il layup di McGlynn consente di riprendere un vantaggio in doppia cifra +11 (69-58).
Nell’ultimo quarto va in scena una lunga fase caratterizzata da errori e palle perse per entrambe le formazioni. La tripla di Ramsey dà a Trieste il -5, la Dinamo risponde con Marshall che rispedisce al mittente il tentativo (78-70). Il tap-in di Toscano-Anderson dopo l’errore di Candussi vale il -4 a 1’05’’ dal termine (81-77) e anche il timeout di coach Mrsic. Sull’attacco successivo Trieste perde palla. La Dinamo va in lunetta con Pullen a 25’’ dalla fine: 0/2, ma Marshall conquista il rimbalzo offensivo e concede una nuova opportunità a Buie, glaciale a cronometro fermo dopo il fallo (2/2 per l’83-77). Brown, dall’altra parte, sbaglia la tripla veloce, il Banco allunga con Johnson (85-77), rischia qualcosina negli ultimi secondi, ma alla fine porta a casa un successo di importanza capitale.
DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI-PALLACANESTRO TRIESTE 85-80
DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Pullen 5, Marshall 23, Buie 14, Zanelli, Seck NE, Beliauskas, Johnson 17, Casu NE, Vincini 6, Mezzanotte NE, McGlynn 14, Visconti 6. Allenatore: Mrsic
PALLACANESTRO TRIESTE: Toscano-Anderson 15, Deangeli 2, Uthoff 6, Ruzzier 2, Sissoko 8, Candussi 10, Iannuzzi NE, Brown 15, Brooks NE, Moretti, Ramsey 22. Allenatore: Gonzalez
PARZIALI: 30-17; 44-37 (14-20); 69-58 (25-21); 85-80 (16-22)
ARBITRI: Lo Guzzo, Bongiorni, Dionisi
Coach Veljko Mrsic: “Complimenti alla squadra per questa prestazione importante. Riprendere dopo il break per le Nazionali non è mai facile, noi abbiamo aggiunto anche due giocatori nuovi, ma abbiamo reagito bene. Abbiamo avuto buoni sprazzi di gioco, anche se ci è mancata ancora un po’ di continuità. Avremmo potuto chiuderla prima, proprio la mancanza di continuità non ce l’ha permesso. Trieste è una squadra che ha bisogno di spingere la partita, e in quei momenti dovevamo muovere di più la palla alla ricerca del miglior tiro possibile. Credo che abbiamo meritato la vittoria. Lavoriamo, siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare così. Avevamo preparato la partita anche con Marshall da quattro, abbiamo dimostrato che possiamo giocare senza chiunque e che non dipendiamo da nessun singolo: questa è la cosa più importante, anche più della vittoria. Beliauskas? È un momento particolare per lui, perché come avete visto è arrivato un altro giocatore nel suo ruolo. Al momento abbiamo sette stranieri e vedremo cosa succederà in futuro. Abbiamo comunque la possibilità di scegliere chi è più in forma. Per esempio oggi ho tenuto fuori Thomas perché non era al 100%, preferisco avere giocatori perfettamente abili e arruolati”.
Queste invece le parole di Carlos Marshall: “Abbiamo lavorato su tanti dettagli preparati in allenamento, anche i nuovi hanno dato un buon contributo alla causa e ci hanno aiutato a giocare ancora meglio. Avevo già ricoperto il ruolo di ala forte, mi sono adattato alle necessità della squadra e questo ci ha permesso anche di sfruttare dei mismatch favorevoli. La squadra sta mettendo più attenzione ai dettagli difensivi, oggi abbiamo mosso bene la palla, sfruttato bene i mismatch e il coach sta facendo un ottimo lavoro. Questo è solo il mio secondo anno da professionista, cerco solo di dare ciò di cui la squadra ha bisogno, di adattarmi alle necessità e di mettere energia. Per il momento ho solo da imparare, devo essere bravo ad ascoltare e ad avere pazienza”.
Aldo Gallizzi









