Stagione lirica sassarese, stasera il “Barbiere di Siviglia” con i colori di Botero

Con Domenico Balzani (Figaro) e Matteo Falcier (Conte di Almaviva). Previste due repliche, domenica 5 e martedì 7 novembre

Anteprima giovani del Barbiere di Siviglia (foto di Elisa Casula)

Sassari. Ritorna stasera al Teatro Comunale l’appuntamento con la grande musica della stagione lirica dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”. Il secondo titolo del cartellone 2023 è “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, che verrà riproposto nelle repliche di domenica 5 e martedì 7 novembre. Un’attesa che verrà ben ripagata dal pubblico che per le prime due recite ha già acquistato il biglietto (oltre ai tanti abbonati) tanto che si prevede il pienone al Comunale. Del resto, il “Barbiere” è una delle opere più gradite (e la più rappresentata) a Sassari. Il precedente allestimento risale infatti appena al 2017 con il mezzosoprano Cecilia Molinari (nel ruolo ovviamente di Rosina), oggi star internazionale.

“Il Barbiere di Siviglia”, composto in poco più di due mesi, è considerato il capolavoro di Gioachino Rossini. Secondo il sito Operabase, la bibbia degli specialisti della lirica, è al nono posto tra le opere più rappresentate (in una classifica dominata da Mozart, con “Il Flauto Magico” al primo posto e tra le prime dieci posizioni ben altri due titoli del genio salisburghese, “Le Nozze di Figaro” al quinto posto e “Don Giovanni” al settimo). La prima rappresentazione avvenne a Roma al Teatro Argentina nel febbraio 1816, registrando uno storico (e preparato) insuccesso. Alle successive rappresentazioni però l’opera spopolò e divenne immediatamente famosa e apprezzata in tutta Europa. Un grande ammiratore del “Barbiere” fu Beethoven, che incontrando lo stesso Rossini gli raccomandò di comporre altri “Barbieri”. Il soggetto dell’opera buffa è l’ormai consolidata commedia di Beaumarchais, già messa in musica ben sei volte, tra cui la già celebre “Le Nozze di Figaro” di Mozart (di cui il “Barbiere” rossiniano è un moderno prequel). La vicenda, notissima, vede il susseguirsi delle comiche trovate di Figaro, il barbiere e factotum della città (da cui la celeberrima cavatina), per consentire a Rosina e al Conte d’Almaviva di convolare a nozze a dispetto della volontà dell’anziano Don Bartolo, tutore della ragazza.

Quella del 3, 5 e 7 novembre è una nuova produzione pensata come omaggio al pittore colombiano Fernando Botero, recentemente scomparso. La regia è curata dal venezuelano Victor Garcia Sierra, che collabora per i suoi progetti visivi con grandi artisti (con lo stesso Botero aveva stretto un fruttuoso sodalizio professionale). “Il Barbiere di Siviglia” sassarese avrà nel ruolo di Figaro il baritono algherese Domenico Balzani, mentre il Conte di Almaviva/Lindoro sarà il tenore Matteo Falcier, che nelle scorse settimane al Teatro alla Scala di Milano ha interpretato Don Basilio nelle “Nozze di Figaro” mozartiane dirette dal grande direttore colombiano Andrés Orozco-Estrada, nell’apprezzatissimo allestimeno storico di Giorgio Strehler. Il mezzosoprano Rosa Bove, altra grande voce internazionale, sarà Rosina. Nel cast anche il basso-baritono Tiziano Rosati (Don Basilio) al suo debutto assoluto e i sardi Marco Solinas (Don Bartolo), Francesca Pusceddu (Berta), Dario Sogos e Gavinuccio Ruda. L’orchestra dell’Ente Concerti sarà diretta da Roberto Gianola, protagonista nelle sale da concerto più prestigiose del mondo come il Lincoln Center e la Carnegie Hall di New York.

Il maestro del coro dell’Ente Concerti sarà Salvatore Rizzu, scene Paolo Vitale, costumi Marco Guion e Allison Quinones, disegno luci Tony Grandi.

Luca Foddai

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