Scrivere in Jazz 2024, scelte le composizioni finaliste

Sono arrivate da Argentina, Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Lettonia, Serbia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Taiwan, oltre che da ogni parte d’Italia, Sardegna compresa

Sassari. Sono 61 le partiture arrivate da tutto il mondo per la diciottesima edizione di “Scrivere in jazz” concorso internazionale di composizione ed arrangiamento per orchestra jazz che anche in questo importante “compleanno” ha registrato una grande adesione di partecipanti. I brani scritti da compositori e arrangiatori provenienti da Argentina, Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Lettonia, Serbia, Spagna, Svizzera, Ungheria e Taiwan, oltre che da ogni parte d’Italia, Sardegna compresa, sono stati selezionati dalla commissione che ha decretato nove composizioni finaliste, tre per ciascuna sezione. Il concorso, organizzato dall’Associazione Blue Note Orchestra con il sostegno del Comune di Sassari, della Regione Sardegna, del Ministero della Cultura e della Fondazione di Sardegna, nasce nel 1991 per consentire a compositori di qualsiasi estrazione artistica e provenienza geografica di misurarsi con il jazz e di confrontarsi con la musica etnica della Sardegna, attraverso la composizione di brani ed arrangiamenti scritti per l’Orchestra Jazz della Sardegna.

La commissione selezionatrice è formata in questa edizione da Duccio Bertini, Roberto Bonati, Michele Corcella, Luigi Giannatempo, Corrado Guarino, Luca Poletti, Mario Raja, Marco Tiso e Gabriele Verdinelli.

Le serate finali di “Scrivere in Jazz” si terranno al Teatro Verdi di Sassari il 12 e 13 settembre, con l’Orchestra Jazz della Sardegna che eseguirà le composizioni, e con un programma di eventi che verrà diffuso a breve incluse diverse sorprese.

La sezione A è dedicata alle composizioni ispirate a temi della musica etnica della Sardegna. Quest’anno i compositori si sono ispirati a brani del maestro Luigi Lai, erede della scuola di launeddas del Sarrabus, didatta e divulgatore di una tradizione antica e importantissima, insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica, a suo agio sia con Maria Carta e i Tenores di Bitti sia con Paolo Fresu ed Enrico Rava. I compositori ammessi alle finali nella sezione A sono Marco Battigelli di Trieste, con la composizione “A Bitty’s Beat”, Riccardo Catria di Perugia, che arriva in finale con “Su Ballu Tundu”, e l’Austriaco Tobias Hoffman, autore di “The Sheperd’s Mad Dance”.

La sezione B è dedicata alle composizioni originali libere e riservata agli studenti italiani e stranieri regolarmente iscritti ai conservatori e alle scuole di musica legalmente riconosciute, sia in Italia sia all’estero. Le tre composizioni a tema libero della sezione B che accedono alla fase finale sono “Lilac Dreams” del genovese Martino Corso, “Bloemen” di Gabriele di Franco, musicista di Como che lavora a Bruxelles, e “Luce” di Francesco Spinazza, di Spoleto.

Infine, la sezione C è dedicata agli arrangiamenti di composizioni del maestro Giorgio Gaslini. Una dedica doverosa, nel decennale della scomparsa, nata soprattutto dall’affetto e dalla stima nei confronti di un musicista rivoluzionario e particolarmente legato all’Orchestra Jazz della Sardegna e al concorso “Scrivere in Jazz”, di cui è stato in diverse edizioni membro della commissione esaminatrice e presidente della giuria. I tre finalisti della sezione C sono un altro musicista proveniente da Genova, Marco Borella, che ha arrangiato “Millacamilla”, Ferdinando Caiazzo di Napoli, che ha scritto l’arrangiamento di “Gli Incatenati”, e Markus Neuwirth, compositore austriaco che ha arrangiato “Daina”.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio