Sassari, c’era una volta la chiesa di Santa Caterina
Si trovava nell’odierna piazza Azuni. In un appartamento del Comune rivenuta la cornice gotico pisana di una finestra. Il libro di Sandro Roggio e Cosimo Filigheddu
Sassari. È stata demolita tra il 1853 e il 1856 e sostituita nello stesso periodo dal palazzo all’angolo tra piazza Azuni e largo Cavallotti. Ma della chiesa di Santa Caterina, che passò il nome a quella che fino ad allora era la chiesa dei gesuiti sassaresi, resta un pezzo importante. Si tratta di una cornice gotico pisana di una finestra, ancora oggi conservata in un appartamento di proprietà del Comune di Sassari in piazza Azuni. La scoperta è stata fatta in occasione delle ricerche che Cosimo Filigheddu e Sandro Roggio hanno svolto durante la stesura del loro volume “Buttate giù quella chiesa”, pubblicato da Edes, la ricostruzione dei motivi che portarono all’abbattimento a metà del XIX secolo dell’antico edificio religioso.
«Grazie alle ricerche dei due autori, ricerche che si sono svolte anche presso l’Archivio comunale e la Biblioteca, è possibile affermare, con relativa certezza, che la finestra appartenga al primo impianto della chiesa duecentesca di Santa Caterina», sottolinea l’assessore al Patrimonio Simone Campus». «Per questo motivo – dichiara il sindaco Nicola Sanna – il Comune sta considerando di escludere dal piano delle alienazioni l’appartamento, appartenente al lascito Tomé, optando per una destinazione istituzionale che possa preservare e valorizzazione un bene culturale della città».
Il libro “Buttate giù quella chiesa” sarà presentato martedì 27 novembre alle 17 nella Sala Conferenze della Biblioteca comunale, in piazza Tola. Condurranno la conversazione con gli autori Marisa Porcu Gaias e Giuseppe Zichi.