A Sassari censurato Giovanni Paolo II

Italia Unica denuncia: gravissimo atto anticlericale presso l’Istituto comprensivo di Monte Rosello Basso. Un muro copre un affresco dedicato all’evento del 1986 quanto il Papa entrò nella sinagoga di Roma

 

ScuolaMonteRoselloDipintoSassari. Il coordinamento di Sassari di Italia Unica, con il suo coordinatore Alessio Paganini e la dirigente Ermelinda Delogu, insieme alla coordinatrice provinciale Elena Vidili, denunciano un gravissimo episodio avvenuto nelle scorse settimane all’interno dell’edificio scolastico che ospita l’Istituto comprensivo di Monte Rosello Basso, in particolare nella sala di ingresso. Un atto anticlericale di cui Italia Unica è venuta a conoscenza a seguito di numerose segnalazioni dei cittadini: è stata costruita una parete in cartongesso (delle dimensioni di 4×3 metri circa) che copre un affresco raffigurante Giovanni Paolo II che il 13 aprile 1986 entrò nella sinagoga di Roma per la prima volta dai tempi di Pietro.

La scuola è di proprietà del Comune di Sassari e dallo scorso mese di maggio è sottoposta ad un intervento di manutenzione interna per una spesa di poco superiore ai 260 mila euro. Al termine dei lavori – riferiscono i dirigenti di Italia Unica – il dirigente scolastico Vittorio Sanna avrebbe chiesto al sindaco Nicola Sanna e all’assessore ai Lavori Pubblici Ottavio Sanna di poter coprire l’importante e significativo affresco. Alcuni giorni dopo gli operai dell’impresa hanno tirato su un muro in cartongesso coprendo definitivamente la parete e l’affresco stesso, oscurato quindi dal muro dipinto di bianco. A nulla sono servite – pare – le numerose segnalazioni arrivate al dirigente scolastico e all’assessore Ottavio Sanna. «Consideriamo quanto avvenuto come un gesto gravissimo, inaudito e anticlericale, di gran lunga peggiore di quello che può essere togliere il crocefisso dalle aule. Ci siamo rivolti alla Curia ed una lettera è stata spedita a Papa Francesco. Non avrei mai creduto che si potesse arrivare a questo atto così offensivo», afferma Alessio Paganini, responsabile cittadino di Italia Unica. «Vogliamo sapere di chi è la responsabilità diretta di un gesto cosi grave, del dirigente scolastico o del sindaco Nicola Sanna o dell’assessore Ottavio Sanna. A nome di Italia Unica chiedo l’immediato abbattimento del muro con il ripristino dell’affresco. Inoltre, chiedo che i denari pubblici utilizzati per la costruzione del muro e per il suo abbattimento vengano direttamente risarciti alle casse comunali da chi ha ordinato e autorizzato tale opera. Aspettiamo ora un immediato intervento del primo cittadino», concludono Alessio Paganini, Ermelinda Delogu e Elena Vidili per Italia Unica.

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