In Sardegna la guida religiosa dei Murid

Serigne Mame Mor Mbackè era mercoledì a Cagliari. Giovedì a Sassari per un incontro-dibattito sull’immigrazione

 

 

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Serigne Mame Mor Mbackè

Sassari. In occasione della visita della guida spirituale religiosa Serigne Mame Mor Mbackè, la comunità dei Murid (Mouride) di Sassari, presieduta da Mamadou Chiekhou Gueye, giovedì 2 giugno ha voluto organizzare un incontro-dibattito sull’immigrazione. Al cineteatro Smeraldo sono intervenuti Alessandro Fiori, consulente giuridico e delegato alla Fao dell’Ambasciata del Senegal presso il Quirinale, Speranza Canu della Caritas Turritana, il console Gabriella Marogna ed Esmeralda Ughi, presidente del Consiglio Comunale di Sassari. L’obbiettivo comune dei partecipanti era quello di sostenere ed interpretare il flusso migratorio inteso come risorsa socio-economica e non come peso sociale; in quest’ottica dovranno essere coinvolti anche gli imprenditori i quali, nel valutare le possibilità di investimento nei paesi emergenti, saranno in grado di invertire il flusso migratorio di ritorno nei paesi d’origine. Viceversa, i migranti senegalesi devono partecipare attivamente alla vita sociale e economica del paese che li ospita contribuendo al suo sviluppo ed alla sua crescita.

Nell’occasione sono stati inaugurati i nuovi locali dell’associazione dei Mouride della Provincia di Sassari che con tanti sacrifici sono riusciti ad acquistare in pieno centro storico un immobile di oltre 300 metri quadrati (che in passato aveva ospitato il circolo Il Raggio d’oro) con un esborso di diverse centinaia di migliaia di euro frutto di anni di risparmi di ogni singolo Mouride.

Venerdì mattina la delegazione diplomatico-religiosa si recherà dal questore per trattare su delicati argomenti inerenti all’immigrazione e all’accoglienza.

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Il corteo a Cagliari in via Roma il 1 giugno

L’evento organizzato dalla Comunità dei Mouride di Sassari rientra appieno nella cultura religiosa del Senegal in quanto in questo paese la religione costituisce l’identità stessa della popolazione la quale fa riferimento a Cheikh Ahmadou Bamba, guida spirituale e religiosa nonché fondatore della Confraternita Sufi dei Mouride (con oltre cinque milioni di fedeli in patria e quasi un milione tra il continente europeo e quello americano). Il suo messaggio si è contraddistinto per la tolleranza e la coesistenza dei popoli anche di religioni diverse; egli attribuiva preminente importanza alla pratica del lavoro e della preghiera ritenendo che l’unica lotta ammessa fosse quella contro le imperfezioni dell’anima. Il pensiero religioso è professato, nei vari paesi che ospitano i senegalesi emigrati, da Serigne Mame Mor Mbackè, nipote del fondatore della Comunità dei Mouride. Il presidente della Comunità dei Mouride di Sassari, Mamadou Chiekhou Gueye, ha concluso la sua relazione affermando che in Senegal è viva la cultura del dono come lotta all’egoismo e, citando un proverbio senegalese, ha ricordato che colui che dona sarà ricompensato doppiamente.

Mercoledì 1 giugno Serigne Mame Mor Mbackè era a Cagliari per la VI Giornata Sarda dedicata a Cheikh Ahmadou Bamba, detto anche Serigne Touba. Verso le 12 è partito il corteo, che, partito da piazza del Carmine, ha attraversato via Roma ed è arrivato alla Fiera, dove, dopo un pranzo tipico senegalese, si è tenuta la preghiera e poi l’incontro con le autorità.

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