Sanità: stop agli interinali

«Le Aziende sanitarie assumano dalle graduatorie dei concorsi già svolti». L’interrogazione del consigliere regionale Roberto Desini (Centro Democratico)

RobertoDesini
Roberto Desini

Cagliari. «Asl e Aou mettano un freno alle assunzioni a tempo determinato dalle agenzie interinali e attingano nuovo personale dalle graduatorie dei regolari concorsi svolti negli anni passati». Roberto Desini, presidente del gruppo consiliare Centro Democratico Sardegna in Consiglio regionale, ha presentato due interrogazioni rivolte all’assessore regionale alla Sanità denunciando l’uso assiduo e ingiustificato che Asl e Aou fanno delle agenzie interinali per le assunzioni a tempo determinato del personale sanitario e amministrativo, ignorando completamente le graduatorie stilate in base a regolari concorsi a tempo indeterminato che si sono svolti negli ultimi anni e che vedono decine di professionisti in attesa di una chiamata. Le due interrogazioni depositate, firmate anche dai consiglieri regionali Anna Maria Busia (Centro Democratico Sardegna) e Augusto Cherchi (vicepresidente del gruppo consiliare Soberania e Indipendentzia), fanno riferimento ai casi specifici che riguardano le Asl di Sassari e Nuoro e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari.

Anna Maria Busia e Roberto Desini

I consiglieri regionali Desini, Busia e Cherchi, sostanzialmente, chiedono all’Assessore alla Sanità di verificare due aspetti: se le aziende sanitarie rispettino l’art. 5 della legge regionale n°21/2012, secondo il quale il ricorso alla somministrazione di lavoro temporaneo da parte delle aziende sanitarie è ammesso nella misura del 2 per cento della spesa del personale; quanto possa essere opportuno il comportamento delle aziende sanitarie che indicono nuovi concorsi con ingenti spese di organizzazione, invece di assumere personale attingendo dalle graduatorie concorsuali già esistenti, che in base ad apposite convenzioni sono valide anche per aziende diverse.

«Affrontare la problematica delle assunzioni interinali, cui le aziende sanitarie ricorrono ormai in maniera sistematica a discapito di figure professionali già valutate con i regolari concorsi e inserite in apposite graduatorie, è stato un mio preciso impegno in campagna elettorale», spiega Roberto Desini, «alla prima seduta della VI Commissione (Salute e politiche sociali), ho subito posto all’attenzione dei colleghi l’argomento, sottolineando l’urgenza per il Consiglio e la Giunta regionali di intervenire in merito».

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