Ritorna “JazzOp”
Al via l’8 aprile al Teatro Verdi l’XI edizione
Sassari. Ritorna l’appuntamento con “JazzOp”, rassegna di produzioni originali giunta all’undicesima edizione ed organizzata dall’Associazione Blue Note Orchestra con il contributo dell’Assessorato alle Culture del Comune di Sassari, della Regione Sardegna, del Ministero dei Beni Culturali e della Fondazione Banco di Sardegna, in collaborazione con l’Associazione Polifonica Santa Cecilia e con il Liceo Musicale “D.A. Azuni” di Sassari, col quale l’ABNO ha stipulato una convenzione che permette agli studenti del Liceo Musicale di assistere gratuitamente ai primi due concerti della rassegna e di partecipare attivamente, in qualità di musicisti, alle manifestazioni che si terranno al Parco di Monserrato durante il pomeriggio del 21 giugno. Nelle passate edizioni abbiamo assistito all’esecuzione di opere appositamente composte per l’Orchestra Jazz della Sardegna da grandi protagonisti del jazz internazionale come Carla Bley, Bob Mintzer, Pietro Tonolo, Paolo Silvestri, Bruno Tommaso, Giorgio Gaslini, Javier Girotto, Marco Tiso, Colin Towns, Pino Jodice e Mario Corvini. A partire da Aprile e Maggio al Teatro Verdi di Sassari, e proseguendo poi a giugno al Parco di Monserrato, l’Associazione Blue Note Orchestra presenta tre nuove produzioni originali eseguite dall’OJS, unico organico orchestrale di jazz in Sardegna e tra i pochissimi operanti stabilmente in Italia.
Primo appuntamento l’8 aprile, al Teatro Verdi di Sassari, alle ore 21, con “Rodger’s Songs”, produzione originale firmata da Paolo Silvestri e dedicata a Richard Rodgers, uno dei massimi compositori del musical americano che ha collaborato con grandissimi autori come Lorenz Hart (leggendario il tandem Rodgers & Hart, responsabile di classici straordinari come My Funny Valentine e Blue Moon), Jerome Kern ed Oscar Hammerstein II (col quale vinse il premio Pulitzer per il musical Oklahoma, del 1943). Molte delle sue canzoni fanno parte del repertorio di tutti i musicisti di Jazz e ricordiamo qui almeno le interpretazioni che Ella Fitzgerald diede del suo songbook.
La genesi del progetto “Rodger’s Songs” risale a circa quindici anni fa, quando Franco Cerri, forse il più noto chitarrista italiano, chiese a Paolo Silvestri di scrivere una serie di arrangiamenti interamente dedicati alla musica di Rodgers, per un disco intitolato “New Perspectives” registrato dal vivo all’Auditorium di Milano. Silvestri, (arrangiatore, compositore, pianista ed autore di musiche per film e teatro, collaboratore di Enrico Rava e Stefano Bollani, arrangiatore per Orchestra Sinfonica dei dischi Lampo Viaggiatore e Not One Word di Ivano Fossati, direttore delle musiche del balletto Corto Maltese di Paolo Conte e di orchestre come l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Arturo Toscanini, la Roma Sinfonietta e l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari), ha poi scritto nuove versioni di quegli arrangiamenti adattandole alle straordinarie caratteristiche di Fabrizio Bosso ed ha lavorato per questa produzione espressamente agli arrangiamenti per la sonorità particolare dell’Orchestra Jazz della Sardegna, tenendo conto delle pecurialità timbriche dell’OJS, determinata dalle qualità dei singoli musicisti che la compongono ed in particolare dalla presenza di due corni, utilizzati spesso da Gil Evans, riferimento fondamentale per tutti gli arrangiatori di jazz. “Rodger’s Songs” è in certo modo la summa di questo gran lavoro di cesello compiuto da Silvestri, anche perché l’ospite solista di questo concerto sarà proprio il trombettista Fabrizio Bosso, straordinario e precoce talento (iniziò a suonare all’età di cinque anni!) e in possesso di uno stile forte e personale, che lo ha portato a collaborare tra i tanti con Charlie Haden, Dave Liebman, Enrico Pieranunzi e Carla Bley, e ad una nutrita messe di lavori discografici di altissimo livello (citiamo You’ve Changed, realizzato con il suo quartetto ed un’orchestra di archi di tredici elementi sotto la direzione di Paolo Silvestri). Bosso ha collezionato nella sua carriera una quantità di riconoscimenti e di premi come miglior trombettista jazz italiano, oltre ad un’infinità di concerti, partecipazioni a dischi di colleghi e a programmi televisivi, come ad esempio diverse edizioni del Festival di Sanremo. Bosso si esibirà insieme all’Orchestra Jazz della Sardegna, diretta da Silvestri, in un concerto nel quale alla solidità del materiale di base si uniranno le performance solistiche della sua tromba con l’amalgama sonoro dell’Orchestra, per un risultato che promette di essere eccezionale.
Il secondo progetto, che verrà presentato il 20 maggio sempre al Teatro Verdi e sempre alle ore 21, è “Synckrétismòs de las Americas” coproduzione originale tra l’Associazione Blue Note Orchestra e la Polifonica Santa Cecilia, commissionata a Paolo Silvestri. Sul palcoscenico si incontreranno l’Orchestra Jazz della Sardegna, diretta da Silvestri, la voce di Barbara Casini, (tra le altre cose collaboratrice di Enrico Rava e Stefano Bollani, profonda conoscitrice della tradizione musicale brasiliana, autrice del libro “Se tutto è Musica”, studio rigoroso sulla cultura musicale carioca ed interprete ideale per questo progetto che coinvolge musiche da tutta l’America Latina) e la Polifonica S. Cecilia diretta da Daniele Manca, ensemble corale storico della città di Sassari già in passato partner artistico dell’ABNO in coproduzioni quali “Jazz Te Deum (nel 2001, 2002 e 2008) e “Sacred Concerts” del 2011. Un imponente spiegamento di forze artistiche da cui scaturirà, date le premesse, uno spettacolo di livello superiore, un’opera con cui Silvestri si ripropone di inaugurare un nuovo genere musicale: il Requiem Felice, concepito per celebrare la morte di cose detestabili come le guerre, le ingiustizie sociali, le discriminazioni razziali, i genocidi ed ogni genere di abominio; cose che vorremmo vedere finalmente morte ma che purtroppo continuano ad imperare, e continueranno ad esistere nonostante questa iniziativa. Ma per chi desidera un altro modo di vivere, immaginare la loro scomparsa potrà forse essere un sogno carico di nutrimento per l’entusiasmo e la voglia di cambiare realmente qualcosa. Questo progetto è un viaggio nel continente americano immaginato come simbolo del superamento del concetto di razza. Un continente giovane, un tempo terra di conquista per l’Europa, teatro di sconvolgenti massacri e di inumana schiavitù, abitato da popoli di origine diversa che nel corso degli anni hanno fuso le loro culture e che, nonostante la loro storia di sofferenza, hanno dato origine a nuove meravigliose forme di espressione. In questo requiem, musiche popolari e musiche colte nate in luoghi e in periodi diversi si incontreranno attraverso ciò che realmente hanno in comune o semplicemente per assonanze e similitudini: il Maracatu, lo Choro, il Frevo del Brasile e il Tango dell’Argentina, il Candombe dell’Uruguay, il Landó del Perù, la Rumba di Cuba, il Calypso delle Antille per poi arrivare al Jazz, al Blues ed al Rock degli Stati Uniti. Tutte queste musiche, fuse in un progetto composito e ricchissimo, celebreranno la morte delle discriminazioni tra gli uomini e delle disuguaglianze tra i popoli, in una sorta di sincretismo musicale. Sarà un percorso alla ricerca della musica di un Nuovo Mondo, fatto di incontri e di fratellanza umana.
Nello scenario del Parco di Monserrato di Sassari il 21 giugno alle ore 22, all’interno della manifestazione realizzata dall’amministrazione comunale per la Festa della Musica, chiude la rassegna la produzione originale “Tango ed altre storie”. L’opera che Giovanni Agostino Frassetto, direttore principale dell’Orchestra Jazz della Sardegna, che dirigerà per l’occasione, ha concepito in forma di viaggio attraverso l’America Latina è un percorso sui binari paralleli della musica e della poesia. Il programma di arrangiamenti di composizioni della ricchissima tradizione sudamericana elaborati da Frassetto, che ha composto per questo progetto anche materiale originale, vedrà la musica intervallata dagli interventi di reading poetico dell’attore Antonio Luvinetti, che si misurerà con testi di Amado, Chatwin, Coloane, Neruda, Sepùlveda e Pratt. “Tango ed altre storie” spazia dalle origini della musica afroamericana alle attuali tendenze musicali del continente, lambendo le musiche di José Mauricio Nunes Garcia (esponente del barocco brasiliano, considerato uno dei maggiori compositori sudamericani di tutti i tempi), di Astor Piazzolla (padre del moderno tango agentino), di Antonio Carlos Jobim, del cantautore cubano Silvio Rodriguez, del leggendario pianista e compositore brasiliano Ernesto Nazareth, fino al misconosciuto compositore argentino Remo Pignoni, che solo recentemente è stato riscoperto dagli addetti ai lavori, senza tuttavia trascurare le diverse tradizioni musicali dei nativi e le numerose forme di musica folklorica. Il fine di questo spettacolo è rendere accessibile al pubblico il patrimonio musicale delle culture dell’America Latina, finora poco conosciuto nonostante la sua straordinaria ricchezza. L’originalità del progetto è evidente anche nella rilettura dei brani in chiave orchestrale, che sfrutta tutta la tavolozza di colori che una Big Band contemporanea può offrire. Il concerto sarà preceduto da manifestazioni che fin dal pomeriggio animeranno la Festa della Musica, in collaborazione con gruppi musicali di cui fanno parte musicisti provenienti dal Liceo Musicale “D.A. Azuni” di Sassari e da altre scuole musicali del territorio.
Il costo del biglietto per i singoli spettacoli dell’8 aprile e del 20 maggio è di 10 euro, l’abbonamento per i due spettacoli costa 15 euro, mentre l’ingresso al concerto del 21 giugno, al quale fin dal pomeriggio faranno da corollario altre manifestazioni, è gratuito.
La prevendita viene effettuata a Sassari da TICKETOK via Tempio, 65 (tel. 0792822015) e presso le MESSAGGERIE SARDE Piazza Castello, 11 (tel. 079230028).