Pizzarotti a Sassari: «A sostegno di Renato Soru alle elezioni regionali»
+Europa si presenta insieme ad Azione (e all’Upc). Un’alleanza costruita anche in prospettiva delle Europee e delle Amministrative
Sassari. «Sosteniamo Renato Soru come candidato presidente della Regione sarda senza dubbi o tentennamenti. Lo abbiamo fatto da subito e siamo convinti sia la scelta giusta». Federico Pizzarotti, presidente nazionale di +Europa, è in questi giorni in Sardegna. Ieri era a Sassari per un incontro elettorale e domani sarà di nuovo in città per una conferenza stampa insieme al leader di Azione Carlo Calenda e a Renato Soru. «Anche la generosità di Renato nel dire se ci sono le condizioni faccio un passo indietro perché comunque è evidente che essere spaccati è un vantaggio per il centrodestra. Però la decisione di Soru, persona che ha saldamente le radici in Sardegna per quanto ha fatto dal punto di vista imprenditoriale e politico, rispetto a una scelta fatta a Roma penso non trovi nessun dubbio su chi scegliere». +Europa e Azioni sono insieme nella lista per le Regionali. Un connubio che potrà dare frutti anche per le Europee e le Amministrative. «Certo – ha detto ancora Pizzarotti –, può nascere qualcosa da questa alleanza con Azione. In Sardegna ci vede proprio con un logo condiviso, mentre in altre realtà collaboriamo ma senza i rispettivi simboli. Qui c’è insomma un’alleanza chiara e può essere un punto di partenza».
«Siamo qui per “merito” della prepotenza di M5s e Pd. Abbiamo detto no a una scelta calata dall’alto e abbiamo lasciato il “campo largo”. Da una parte c’è così il centrosinistra, dall’altra un candidato soggetto alla propria leader che non so come garantirà l’autonomia nella gestione quotidiana. Il nostro ragionamento è semplice: serve uno, ovvero Renato Soru, che possa battere i pugni sul tavolo e faccia valere i diritti della nostra isola». Aspetti ribaditi a sua volta da Riccardo Lo Monaco, coordinatore regionale di Azione, che ha aperto giovedì mattina la conferenza stampa con Pizzarotti e quattro candidati della lista della circoscrizione di Sassari. +Europa e Azione (insieme all’Upc) si presentano con un simbolo comune, a conferma che l’alleanza sta assumendo un carattere più stretto.
«Il programma del centrosinistra risulta poco intellegibile a chiunque, con le sue 188 pagine. Noi abbiamo invece portato i nostri temi in maniera concisa – ha messo in evidenza Giuseppe Luigi Cucca, coordinatore regionale di Azione –. Ripetiamo che sono problemi dei sardi e della Sardegna, non di destra, sinistra o centro, che magari non si capisce dove siano, come non si sa da che parte sta Conte. Mi auguro che questa nostra scelta di stare insieme sia l’inizio di un percorso molto più lungo, perché c’è bisogno di una aggregazione di forze moderate che siano vicine ai territori piuttosto che sensibili unicamente a un riposizionamento di poltrone. Del centrodestra non voglio dire nulla, perché cinque anni parlano da soli. Ma la sinistra ha fatto calare questo accordicchio tra Conte e Schlein, un errore».
Temi ripresi da Nicola Sanna e dagli altri candidati che sono intervenuti, Valerio Zoccheddu, coordinatore provinciale di Azione, Consuelo Sari, coordinatrice cittadina di +Europa, e Gianna Pedoni, commercialista di Sassari. «Sul tema del nord ovest ho sempre messo la faccia – ha ricordato Nicola Sanna –. Da sindaco feci una battaglia con la Giunta Pigliaru perché Cagliari non fosse l’unica città metropolitana in Sardegna, battendomi anche perché tutto quello che arrivasse in più a Cagliari rispetto a Sassari venisse compensato per noi compensato dai fondi della Regione. E trovammo un accordo su 120 milioni di euro di investimenti. Il centrodestra ha poi avuto la brillante idea di fare la città metropolitana di Sassari cambiando anche quella di Cagliari, rendendole territorialmente coincidenti con le vecchie province. Quindi Sassari è passata da otto a 66 comuni. La legge è stata allora impugnata perché va fatto il referendum quando si cambiano le province. Il presidente della città metropolitana in piccolo, ovvero il sindaco di Sassari Campus, ha avuto inoltre la brillante idea di dimettersi da quell’incarico, lasciando senza guida uno strumento come la città metropolitana. Questo lo ricordo per dire che i cittadini sassaresi mi conoscono come uno che ha timore reverenziale. Con Abbanoa non ho avuto alcun problema a querelare l’amministratore per tutti i disservizi che si verificavano in città. E con lo stesso Pizzarotti in Anci abbiamo fatto un ottimo lavoro per recuperare fondi per le città».
L.F.









