La violenza sui minori, costruire percorsi di accoglienza e ascolto

Convegno a Sassari organizzato da Comune e Asl 1 con la collaborazione del Progetto Antiviolenza Aurora, del GLAMM (il Gruppo di Lavoro sui Maltrattanti, gli abusi sui Minori) e del Consorzio Andalas de Amistade

 

Violenzaminori2.jpgSassari. Si è tenuto martedì scorso all’Ex-Infermeria San Pietro il convegno “La violenza sui minori: costruire percorsi di accoglienza e ascolto per i bambini vittime di violenza assistita” organizzato dal Comune di Sassari e dalla Asl 1, con la collaborazione del Progetto Antiviolenza Aurora, del GLAMM( il Gruppo di Lavoro sui Maltrattanti, gli abusi sui Minori) e il Consorzio Andalas de Amistade.

Il convegno, introdotto e moderato dal responsabile del Glamm Francesco Cattari, ha avuto l’obiettivo di delineare percorsi di intervento a tutela dei minori vittime di violenza, pertanto si è voluto dare una taglio multidisciplinare all’incontro che ha coinvolto diverse personalità provenienti dalle agenzie psicosociali più importanti del territorio. A fare gli onori di casa il sindaco Nicola Sanna, l’assessora alle Politiche di coesione sociale e pari opportunità Grazia Manca, la presidente della Commissione comunale Pari opportunità Consuelo Sari e il commissario straordinario della Asl Agostino Sussarellu, che hanno sottolineato l’importanza di mettere in campo forze composite e interdisciplinari per intervenire in maniera capillare ed efficace nella prevenzione della violenza assistita.

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L’intervento del sindaco Nicola Sanna

L’evento è stato diviso in due momenti: il primo con un taglio socio-sanitario ha coinvolto la Lorenza Bazzoni, psicologa e psicoterapeuta del Glamm, e Maria Giovanna Campus, responsabile del Progetto Antiviolenza Aurora del Comune, che hanno restituito al pubblico un’analisi puntuale degli strumenti che le agenzie del territorio hanno a disposizione per prevenire ed arginare il fenomeno; a seguire Agostino Loriga, psicologo e psicoterapeuta, vice presidente di Andalas de Amistade, consorzio di cooperative gestore attuale del Progetto Antiviolenza Aurora, ha mostrato il ruolo della favola come veicolo relazionale nell’ascolto del minore vittima di violenza.

La seconda parte ha visto protagonisti il giudice del tribunale dei minorenni Antonio Minisola, il sostituto procuratore del Tribunale dei minorenni Luisella Fenu e l’avvocato Vittorio Campus, che hanno restituito alla platea il punto di vista giuridico del fenomeno, illustrando caso specifici o verosimili e mettendo in luce l’importanza di un lavoro integrato e partecipativo da parte di tutti i soggetti e le agenzie coinvolte.

L’evento ha chiamato a sé un composito pubblico che ha ascoltato ed è intervenuto sia sulle conseguenze della violenza domestica, che genera significativi traumi nello sviluppo della personalità e compromette la possibilità di diventare adulti autonomi e determinati nel mondo, dall’altro sulla necessità di un’azione integrata e sinergica da parte delle agenzie del territorio e dei cittadini.

In conclusione, in questo momento, in cui si parla diffusamente di violenza di genere non si può dimenticare che la violenza assistita rappresenta il fattore di rischio che porta i bambini a diventare vittime o carnefici nelle relazioni adulte, pertanto interventi come quello di ieri, sono strategici per contribuire a sradicare il fenomeno della violenza di genere con le sue conseguenze sociali, sanitarie e psicologiche.

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