L’Università di Sassari accoglierà dieci studenti palestinesi
Avviato un programma che comprende borse di studio e altre forme di sostegno. Il rettore Mariotti: «Non possiamo restare indifferenti»
«L’Università di Sassari segue con profonda preoccupazione quanto sta accadendo a Gaza, dove in particolare bambini e giovani stanno vivendo una tragedia umanitaria senza precedenti». È quanto ricorda in una nota stampa l’ateneo che prosegue sottolineando che «fedele alla propria missione di promuovere conoscenza, educazione e pace», in collaborazione con l’Ersu di Sassari ed i Gruppi Studenteschi, ha deciso «di attivare un programma di accoglienza e sostegno rivolto a studenti e studentesse universitarie palestinesi, affinché possano proseguire i loro percorsi di formazione in un contesto sicuro, inclusivo e solidale».
L’iniziativa a favore dei giovani palestinesi comprende l’ospitalità per dieci studenti, con un programma che prevede l’assegnazione di dieci borse di studio del valore di 4mila euro ciascuna; l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie; la fornitura gratuita dei libri di testo; il supporto linguistico garantito dal Centro Linguistico di Ateneo; ospitalità e pasti gratuiti per dieci persone (studenti o studentesse) nelle strutture dell’Ersu di Sassari (alla Casa dello Studente).
«Come Ateneo e come Ente per il Diritto allo Studio Universitario non possiamo restare indifferenti. La missione dell’università è formare, accogliere e offrire opportunità di crescita. Per questo esprimiamo la nostra vicinanza alle nuove generazioni, che vedono il proprio futuro negato dalla guerra», riporta una dichiarazione congiunta del rettore Gavino Mariotti e del presidente dell’Ersu Sassari Daniele Maoddi. «Studiare e vivere a Sassari – aggiungono – potrà rappresentare per questi giovani non solo un’occasione di crescita personale e accademica, ma anche un atto concreto di speranza e di costruzione di un futuro diverso».
Venerdì mattina nell’aula magna del palazzo centrale dell’Università il rettore Mariotti ha illustrato alla stampa i dettagli del programma di accoglienza. Al suo fianco Ilaria Pacifico, consigliera degli studenti nel consiglio degli studenti, e Antonio Bilotta, rappresentante degli studenti in senato accademico e presidente consiglio degli studenti.
Attualmente studiano all’Università di Sassari già cinque giovani palestinesi iscritti regolarmente. La presenza di studenti palestinesi è consolidata da decenni (già dagli anni ’80), con iscritti soprattutto nei corsi di medicina. «Siamo in grado di ospitare da subito dieci studenti. Questo per iniziare. Poi vedremo quante domande accoglieremo e copriremo. È una strategia che stiamo promuovendo insieme al consiglio degli studenti e soprattutto all’Ente regionale per il diritto allo studio – ha ribadito il rettore Mariotti –. Tutti coloro che vogliono proseguire i loro studi perché interrotti per motivi tragici, per una guerra vera, lo potranno fare da noi».
«Siamo felicissimi di ospitare i nostri fratelli palestinesi che in questo momento non possono proseguire il loro percorso di studi», ha aggiunto Antonio Bilotta. «L’Università di Sassari garantisce un sostegno concreto. Speriamo sia questo solo l’inizio di una collaborazione che si possa rafforzare», ha concluso Ilaria Pacifico.









