Linee programmatiche, maggioranza blindata per Campus

Approvato il documento con 24 sì (ma uno era in realtà provocatorio). A favore anche il M5s. Sei i no, tutti del centrosinistra. Il centrodestra si è astenuto

NanniCampus8agosto1Sassari. Il sindaco Nanni Campus porta in cassaforte un risultato schiacciante: 24 sì, tre astenuti e sei no. Non si tratta tecnicamente di un voto di fiducia, ma di fatto lo è. Il Consiglio comunale ha infatti approvato ieri sera le linee guida del mandato del primo cittadino. Tradotto: il sindaco ha illustrato nel corso della mattina il suo programma, un testo condensato in 16 pagine, e nel pomeriggio ha incassato il sì della sua maggioranza. Con un passaggio che ha chiarito una volta per tutte i rapporti con il M5s, che esprime il presidente dell’Assemblea Civica Maurilio Murru. I due consiglieri Federico Sias e Laura Useri hanno infatti votato a favore delle linee programmatiche, certificando così il loro sostegno esplicito alla Giunta Campus (il presidente Murru, in ossequio alla prassi, non ha invece partecipato al voto), con una precisazione: «La nostra fiducia non sarà mai al buio o scontata». Sì (a metà…) anche da Lello Panu di Italia in Comune, ma si è trattato solo di una provocazione. «Il mio è un voto di solidarietà. Noto con piacere che parecchi punti del suo programma corrispondono a quanto noi avevamo già avviato negli anni scorsi. Sono felice che abbia preso spunto da una visione dell’amministrazione precedente, per esempio sui nuovi parcheggi. Sono poi d’accordo su tante altre proposte. Sono però davvero curioso di capire con quali fondi le realizzerà», ha detto con evidente intento di sfida. Ma al di là del sarcasmo politico, i numeri hanno comunicato chiaramente quali sono i rapporti di forza e anche che se un dialogo con il centrodestra è possibile con il centrosinistra invece la contrapposizione è già netta.

NanniCampus8agosto2Il programma. I contenuti erano stati illustrati dal primo cittadino nel corso della mattina. Tre quarti d’ora per leggere il testo e rimandare il dibattito al pomeriggio.

«Sassari deve riconquistare il ruolo centrale di guida e riferimento per tutto il territorio del nord ovest della Sardegna e riproporsi come uno dei cardini politici, economici e culturali della nostra Isola. Una Città moderna e funzionale dove si vive bene, dove si possa sviluppare impresa, arte, cultura, sport e divertimento». Così iniziano le linee programmatiche di mandato, che fissano subito un obiettivo: «quello di una amministrazione capace, efficiente e trasparente a fianco dei cittadini».

La prima idea è quella di attivare «un servizio di stazioni mobili dotate di tecnologie informatiche che potranno essere dislocate in vari punti della città, con giornate e orari prestabiliti, a disposizione dei cittadini per espletare servizi comunali e pratiche amministrative».

Ma subito arriva un primo passaggio delicato. «La sicurezza, reale e percepita, deve essere tra gli obiettivi principali dell’Amministrazione, attraverso un contrasto incisivo dell’illegalità e di tutti i fenomeni di delinquenza e abusivismo. Un potenziamento di postazioni mobili e fisse di vigilanza e deterrenza per un effettivo controllo del territorio attraverso un coordinamento sistematico tra la Polizia Locale, Questura e Prefettura. Il controllo e contrasto delle concentrazioni di soggetti a rischio di devianza nei quartieri più sensibili come il centro storico, verifica delle condizioni di vivibilità in tutte le zone, contrastando la pressione violenta e intimidatoria da parte di radicate comunità etniche devianti e di gruppi organizzati di malavitosi che limitano gravemente la serenità e la vivibilità dei cittadini onesti».

Centro storico che deve rinascere grazie a iniziative imperniate su rapporti con l’Università. E per il cuore della città si prevede la realizzazione di due parcheggi interrati, in piazza Università e in piazza Mazzotti. In particolare, quest’ultimo «necessitava solo di un adeguamento, soprattutto nelle sue dimensioni originarie, alle disposizioni imposte dalla Sovraintendenza, ma è stato inspiegabilmente e colpevolmente accantonato». Novità anche per il Centro intermodale: destinare l’area finora individuata a parcheggio, «mentre appare preferibile puntare su una nuova e più semplice localizzazione in quella vasta area degradata e ormai abbandonata circostante lo storico e monumentale edificio della stazione ferroviaria».

Manca insomma un disegno urbano coerente. «Il totale scollegamento tra la città compatta e Predda Niedda è sintomatico di questa frammentazione delle diverse parti di Sassari disgiunte tra loro».

Tra le altre importanti novità la previsione di una quarta grande area per le auto, con «il recupero del progetto del parcheggio in elevazione al Fosso della Noce, come era stato ipotizzato nel 2004 e poi abbandonato dalle successive Amministrazioni». Non solo. Si punterà anche a «realizzare parcheggi di sosta gratuiti localizzati nel bordo esterno della città compatta in modo da intersecare gli assi di penetrazione della viabilità principale. Dette aree devono servire per diminuire l’afflusso di auto e facilitare l’interscambio tra le auto private e il trasporto pubblico». Inoltre, «sarà impegno del Comune rivedere e ricalibrare, in un confronto a tutto campo con la attuale società di gestione, tutto il sistema parcheggi a pagamento rivalutando la sussistenza delle condizioni di riduzione delle tariffe, soprattutto rispetto alle aree in prossimità del centro storico».

Occorrerà puntare sulle produzioni di eccellenza. E in quest’ottica sarà cruciale l’utilizzo del Padiglione dell’Artigianato, che non potrà essere destinato a mero museo, ma «deve diventare il centro attorno al quale ruotano la promozione e la commercializzazione delle produzioni di eccellenza dell’artigianato della Sardegna».

Tra le altre proposte il progetto, già identificato dall’Amministrazione negli anni 2000/2005, della creazione di un marchio registrato di “Sassari Città dei Candelieri”, il vecchio cinema Astra da destinare ad associazioni e compagnie teatrali e la collezione Biasi da rendere finalmente fruibile a cittadini e turisti.

Sul piano della viabilità e delle strade «Sassari appare abbandonata, in una situazione generale di dissesto delle strade nella Città compatta, in aree residenziali, nelle diverse borgate e nella maggior parte delle strade vicinali, con lo sgretolamento del manto stradale e dei marciapiedi».

Attenzione anche all’ambiente. Il contratto di igiene urbana e di gestione dei rifiuti scade nella prossima primavera e sarà l’occasione per introdurre modifiche, puntando di più, per esempio, sulle isole ecologiche. Tra le idee anche quella di realizzare un gattile comunale.

L’Amministrazione favorisce e promuove l’autogestione degli alloggi di ecologia popolare, fornendo il necessario supporto tecnico agli inquilini che dovranno nominare il capo-condominio e il comitato di gestione.

Nel settore delle politiche sociali «saranno mantenute, migliorate e potenziate, compatibilmente con le risorse disponibili, le principali linee di azione nel settore della coesione sociale e nella tutela delle fasce più deboli, quali, ad esempio, i progetti Iti, le varie leggi di Settore, Dopo di Noi, Includis, i progetti di integrazione sociosanitaria, lo Spazio neutro, progetto Aurora e gli interventi al contrasto alla dispersione scolastica».

«Queste, in conclusione, sono le principali direttrici che guideranno l’azione dell’Amministrazione, per i prossimi cinque anni, compatibilmente con le risorse che si renderanno via via disponibili, e aperta al contributo in primo luogo di questo Consiglio, inteso nella sua interezza, della Città e del suo territorio».

Gli interventi dei consiglieri del centrosinistra

La posizione di maggioranza del Progetto Civico

Gli interventi dei consiglieri del centrodestra (in aggiornamento)

NanniCampus8agosto3Il sindaco Nanni Campus. «Alcuni interventi hanno voluto aderire a quella stanca liturgia della contrapposizione. Abbiamo, è vero, voluto bruciare i tempi, anche per fare in modo che venga superata questa giornata nella quale si ritrovano una capacità di analisi da una parte e dall’altra un’acrimonia, che la città ha avuto modo di valutare e bocciare, da parte di quella che un mese fa era una armata e adesso è una brigata, non adusa ad un confronto reale», ha detto il sindaco Nanni Campus, al termine del dibattito. «All’università si diceva che chi sa fa e chi non sa insegna. La giornata di oggi ha dimostrato che chi non sa ha voluto insegnare. Un dato è certo. Non è stato notato da chi insegna che quel programma scritto non da me ma insieme a tutti i candidati è esattamente lo stesso che è stato presentato alla città. Abbiamo voluto essere coerenti anche su questo, dicendo in apertura di mandato che quello è il programma elettorale. Potrei leggere le 30 pagine delle linee del 2014. Ci sarebbe tanto da ridere ma anche tanto da piangere. E allora proviamo a superare questa fase della contrapposizione e a mantenere quello che tutti avete promesso: lavorare per la città. Ho lasciato volutamente il programma da integrare con le proposte. Non avevo bisogno di altri numeri. È la città che mi ha dato i numeri. Non mi interessa andare avanti a colpi di maggioranza. Non mi costringete a farlo».

«Se qualcuno vorrà barricarsi dietro a questi venti anni di politica, se ha cercato elegantemente di offendere, sappia che io sarei in grado di farlo in maniera ancora più elegante. La città ha già deciso chi ha vinto. E noi non abbiamo bluffato come altri hanno fatto cinque anni fa».

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