Lavoro, lunedì prossimo a Sassari incontro-dibattito promosso da Rifondazione Comunista

“L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” è il titolo dell’iniziativa

Sassari. “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Così recita il primo comma dell’articolo 1 della Costituzione. Da quando la Carta è stata scritta a oggi il lavoro, nella sua effettiva realtà storica e nei modi in cui è stato percepito, ha subito modificazioni radicali. Resta però centrale se si vuole dare concreta realizzazione ai valori su cui i costituenti hanno fondato la Repubblica nata dalla Resistenza e dalla sconfitta del fascismo. Su che cosa sia oggi il lavoro si discuterà lunedì 24 aprile nel corso di un incontro-dibattito organizzato dalla federazione di Sassari e dal circolo “Lidia Menapace” di Rifondazione comunista. Il titolo è “Una repubblica fondata sul lavoro. Evoluzione di un principio”. L’appuntamento è fissato a Sassari alle 18 al Caffè delle nuvole in via Maddalena 56. Interverranno Rosanna Derudas, presidente provinciale di Sassari dell’Anpi (Associazione italiana dei partigiani italiani), e lo scrittore Giovanni Nuscis. Coordinerà il segretario della federazione di Sassari di Rifondazione Comunista Silvio Nemati Fard.

Il tema al centro del dibattito ha una rilevanza particolare in Sardegna, dove la crisi del distretto industriale del Sulcis, con il rischio che vadano perduti migliaia di posti di lavoro, si accompagna alle difficoltà crescenti dei settori tradizionali (agricoltura e allevamento) e alle prospettive di un settore, quello turistico, in cui il lavoro è sottoposto a brutali pratiche di sfruttamento. Il tutto in un quadro generale in cui il tasso di occupazione, al 53.6 per cento, resta ben al di sotto della media nazionale del 60,7 per cento (dati Istat 2022) e lo spopolamento desertifica le aree interne dell’isola. Nessuna prospettiva di crescita e di superamento delle distorsioni e delle diseguaglianze che segnano la società regionale e quella nazionale è possibile se il lavoro non torna a essere basilare nella pratica politica. Un tema cruciale anche in vista della piattaforma di programma che la sinistra sarda dovrà elaborare per le elezioni regionali del prossimo anno.

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