L’Associazione Culturale sardi in Toscana festeggia 40 anni
Sabato evento a Palazzo Vecchio a Firenze con la presentazione di “Freemmos”, il progetto della Fondazione Maria Carta dedicato al contrasto allo spopolamento
Firenze. L’ACSIT (Associazione Culturale Sardi in Toscana) compie quarant’anni e sabato 18 novembre, nella Sala d’Arme in Palazzo Vecchio a Firenze, organizza un evento chiamando a raccolta tutti i soci, sardi e non. L’incontro avrà inizio alle 16 alla presenza delle istituzioni, Regione Sardegna, Regione Toscana, Comune di Firenze e FASI (Federa-zione Associazioni Sarde in Italia), che, per l’occasione hanno voluto testimoniare all’ACSIT quella vicinanza di intenti che da sempre hanno manifestato nei confronti dell’Associazione e dei sardi in Toscana. È prevista anche una cerimonia celebrativa che prevede la consegna di un attestato di ringraziamento e stima da parte dell’ACSIT a tutti gli ex presidenti che si sono alternati in questi quarant’anni. L’evento sarà concluso da un momento culturale che vedrà la presentazione del progetto “Freemmos”, curato dalla Fondazione Maria Carta: è prevista l’esibizione del duo “Fantafolk” e della cantante Maria Giovanna Cherchi. A tutti i partecipanti sarà consegnata una copia del volume “I quarant’anni dell’ACSIT” che racconta l’Associazione, dalla sua fondazione nel 1982 sino ai giorni nostri.
Non è stato semplice riassumere quanto l’ACSIT, l’Associazione Culturale Sardi in Toscana, ha realizzato e costruito in quarant’anni di attività. Non è stato semplice perché le attività e le iniziative realizzate sono state innumerevoli e anche solo cercare di stilare un elenco sarebbe stata un’operazione immane.
Rimane fermo il fatto che l’ACSIT, sin dalla sua fondazione, ha cercato di creare e organizzare eventi e manifestazioni di qualità, in grado di esaltare al massimo lo spirito creativo, artistico, culturale ed imprenditoriale che la Sardegna era ed è in grado di esprimere. Lo spirito che nel 1982 spinse, infatti, un gruppo di sardi residenti a Firenze ad unirsi per costituire un circolo, era animato da una voglia di affermazione in grado di modificare una visione basata su preconcetti in quanto, purtroppo, in quegli anni a Firenze e in Toscana, si parlava di sardi e di Sardegna quasi esclusivamente in funzione del banditismo e dei sequestri di persona.
Tale voglia, negli anni, non è mai venuta meno e le attività svolte in questi 40 anni lo stanno a dimostrare.
Le iniziative proposte dall’ACSIT puntano e hanno sempre puntato alla valorizzazione di una Sardegna diversa, fuori dagli stereotipi. Una Sardegna poco conosciuta che cerca di emergere con proposte di qualità. Il lavoro che sviluppiamo in tal senso come ACSIT ci impegna, quindi, sia in un’opera progettuale su lavori originali, ma anche in azioni di suppor-to organizzativo e di mediazione con le istituzioni fiorentine e toscane.
Bisogna sottolineare, infatti, che l’Acsit, sin dalla sua fondazione, ha sempre cercato di creare un dialogo e una collaborazione con le istituzioni locali, proprio per creare condizioni di massima integrazione per quei sardi che hanno scelto di vivere in Toscana. Il tutto senza mai interrompere il forte vincolo che lega i sardi alla loro terra d’origine.
Partendo dai presupposti sopra enunciati, l’ACSIT non smette mai di lavorare per programmare al meglio eventi da realizzare in futuro, dando seguito a progetti che oramai portiamo avanti da anni. La rassegna cinematografica “ Made in Sardegna”, ad esempio, realizzata in collaborazione con il Teatro della Compagnia e con la Sardinia Film Commission, nel 2024 raggiungerà la settima edizione: in questi anni, ci ha permesso di avere a Firenze il meglio della cinematografia sarda, con la presenza di registi e attori , oltre ad aver ospitato giovani autori sardi che iniziano a d affacciarsi nel mondo del cinema.
Negli anni poi, da perfetti “ambasciatori” della terra e della cultura sarda, abbiamo avuto modo di ospitare numerosi gruppi teatrali, gruppi folk oltre a diversi cori polifonici, che, sempre in un’ottica di coinvolgimento delle strutture cittadine, hanno avuto modo di esibirsi nella Basilica di Santa Maria Novella, nella Basilica di Santa Croce e in altre sedi a Firenze e non.