La musica alle elementari esiste già, ma Valditara non lo sa!

Le rodomontate del ministro scolasticamente incompetente sono fuffa pentagrammatica

Mi fa sorridere il ministro con la spilletta di Alberto da Giussano. Nell’ultimo megaspot pre-elettorale, considerato che in Italia si vota in continuazione, lancia nientepopodimeno che un’ulteriore “riformetta” della scuola laica della Repubblica Italiana a base di Bibbia, Patria Latina, Famiglia e Pentagrammi, ma senza coinvolgere i veri esperti di scuola: maestre e professori.

Per fortuna mi occupo di didattica della musica, per cui tratterò sinteticamente solo l’ultima narrazione della tetralogia: i pentagrammi. Il 31 gennaio 2011, uno dei peggiori ministri della Pubblica Istruzione dai tempi della Legge Casati, promulgò il D.M. n.8 per introdurre l’insegnamento della Musica curato da docenti abilitati in A031-A032 nella Scuola Elementare. Chapeau!!! La musica, al pari dello sport, costituisce un possente antemurale per combattere i fenomeni di insuccesso scolastico e dispersione, devianza giovanile e microcriminalità. Ma in Italia, come ben sappiamo, vige la “Sindrome Ficosecco”: come le famose nozze da festeggiare senza soldi, anche l’Istruzione delle nuove generazioni deve volare nell’alto dei cieli azzurri del Merito ma utilizzando come propellente esclusivamente i fichi secchi. Di conseguenza le maestre e i professori in possesso del titolo di conservatorio possono chiedere di insegnare Musica nelle Scuole Primarie, grazie all’utilizzazione di cui all’art. 2 c.1 lettera l) e all’art. 6-bis del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo 2025-2028, ma solo se sono già di ruolo. Niente nuove assunzioni di docenti vincitori di concorso non di ruolo e collaboratori scolastici nuovi, niente finanziamenti per allestire AuleMusica polistrumentali, niente strumenti musicali da assegnare in comodato d’uso agli alunni per promuovere lo studio personale a casa.

E non finisce qui. Il D.M. 8/2011 prevede le attività musicali alle elementari, curate da maestre e professori col titolo di conservatorio, ma solo per le classi terze, quarte e quinte. Gli scolari delle classi prime e seconde non hanno ancora l’età per suonare e cantare… Mi permetto di suggerire al ministro Valditara due mosse, per realizzare quanto annunciato già dal 1° settembre 2025: un emendamento che integri il D.M. 8/2011, includendo le classi prime e seconde della primaria; l’assunzione Pnrr degli insegnanti che hanno superato gli ultimi Concorsi senza ottenere la nomina a tempo indeterminato. Lo stratagemma dei fichi secchi non funziona più, e le trombe di Turchetti non squillano per i trucchetti. È tempo che il ministro Valditara cambi pentagramma o, quantomeno impari a leggere quelli per le alunne e gli alunni della scuola primaria…

Antonio Deiara
già Docente di Musica Scuole Primaria e Secondarie,
Supervisore Bi.For.Doc. Conservatorio di Sassari,
Coautore Riforma Scuole Civiche di Musica
Regione Autonoma della Sardegna

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