La Brigata Sassari rende omaggio a San Giovanni XXIII

Papa Roncalli è il patrono dell’Esercito Italiano. La messa a San Pietro in Silki

La Brigata Sassari ha celebrato oggi la ricorrenza di San Giovanni XXIII Papa, patrono dell’Esercito Italiano, con una solenne funzione religiosa nella chiesa di San Pietro in Silki. La messa, officiata dal cappellano militare della Brigata, don Pietro Murgia, ha visto la partecipazione di numerose autorità civili, religiose e militari, oltre che di rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’arma.

San Giovanni XXIII è considerato una figura di particolare rilievo per l’Esercito Italiano, avendo prestato servizio come sergente di sanità e poi cappellano militare nelle fila della Forza Armata. Durante la sua esperienza militare, antecedente e durante la Prima guerra mondiale, si è distinto per il suo impegno nell’assistenza religiosa e morale ai militari feriti e alle loro famiglie, nel supporto agli orfani e ai profughi, e nella celebrazione della messa nei contesti più difficili.

Nell’omelia, don Pietro Murgia ha sottolineato il profondo legame spirituale che unisce l’Esercito a San Giovanni XXIII, esempio di amor di patria, zelo, umanità e promotore di virtù cristiane tra i soldati, anche nei momenti segnati da dolore e sofferenza. «Le vicende di questi giorni – ha affermato don Murgia – ci riportano alla memoria i momenti più complessi della storia, nei quali i nostri militari, sull’esempio di Papa Giovanni, sono chiamati a essere protagonisti nella costruzione di una cultura del dialogo e della pace».

Al termine della celebrazione, il comandante della Brigata Sassari, generale di Brigata Andrea Fraticelli, ha rivolto un indirizzo di saluto ai presenti, sottolineando quanto l’Esercito sia legato alla memoria di San Giovanni XXIII e al suo instancabile impegno in favore della pace. «Auspichiamo – ha detto il generale Fraticelli – che San Giovanni XXIII continui a guidare, proteggere e ispirare gli uomini e le donne dell’Esercito Italiano, quotidianamente impegnati, in patria e all’estero, nell’adempimento del proprio dovere, con coraggio, professionalità e profondo senso del servizio».

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