Il consiglio comunale di Sassari approva il Dup 2026-2028

È Documento unico di programmazione. «Completare le opere del Pnrr e avviare nuovi progetti, ma la scommessa è il turismo»

Sassari. Tre indirizzi strategici declinati in 50 obiettivi chiave, per orientare il cambiamento e incrementare i livelli di inclusione, sicurezza, accessibilità e pari opportunità, accelerare in tema di sostenibilità, innovazione, sviluppo del territorio e qualità dell’abitare e favorire la partecipazione attiva, la governance territoriale, la comunicazione e l’efficienza della macchina amministrativa. È la struttura su cui poggiano i pilastri strategici e operativi che reggono l’impianto del Documento unico di programmazione 2026-2028 del Comune di Sassari. Illustrato in aula dall’assessore alla Programmazione, Giuseppe Masala, il Dup è stato approvato giovedì mattina dal Consiglio comunale.

Il via libera consente all’amministrazione Mascia, a un anno dal varo del documento programmatorio più articolato e di lungo periodo, di aggiornare lo stato dell’arte in funzione del lavoro sviluppato in questi 12 mesi, ma anche delle rinnovate condizioni socio-economiche di contesto e delle risorse umane, strumentali e finanziarie effettivamente disponibili rispetto all’obiettivo di «consentire a Sassari di tornare a essere la guida del Nord Sardegna attraverso un nuovo corso di crescita economica, sociale e culturale e la costruzione di un modello di sviluppo, che guardi a un orizzonte lontano con quel coraggio e quell’ambizione che la nostra città e il nostro territorio negli ultimi tempi avevano smarrito», come ha detto oggi in aula il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, a conclusione del dibattito che ha preceduto il voto consiliare.

L’assessore Giuseppe Masala

Come sintetizzato dall’assessore Masala nel corso dell’illustrazione, «il Dup è il fondamento di tutta la pianificazione e programmazione dell’ente, l’architrave su cui si impostano il bilancio, i documenti di gestione e l’intero sistema di programmazione strategica e operativa, lo strumento che traduce la visione politica in un percorso strutturato, monitorabile e misurabile». Il documento sottoposto al vaglio del consiglio, prosegue Masala, «beneficia del grande lavoro di strutturazione dello scorso anno, che ha coinvolto l’intera macchina organizzativa nel definire in modo puntuale indirizzi strategici, obiettivi strategici e operativi e azioni». Ma soprattutto, «la revisione di quest’anno fa emergere ancora più chiaramente la postura programmatica, orientata con determinazione su una rinnovata offerta culturale in chiave turistica», prosegue l’assessore.

La grande scommessa: Sassari Destinazione Turistica. Come rimarcato con decisione nelle ultime settimane, anche per motivare l’investimento fatto per rendere Sassari straordinariamente attraente, viva e stimolante durante le feste natalizie e il periodo invernale, l’amministrazione comunale in carica crede fortemente che il Capo di Sopra possa diventare una meta privilegiata del turismo culturale, artistico, dello spettacolo, enogastronomico, folclorico, naturalistico e artigianale. «Non si tratta di una scommessa al buio, ma di un investimento che fonda sui dati disponibili, ma soprattutto sulla storia della nostra città e sullo straordinario patrimonio di cui disponiamo sotto ogni punto di vista, che attendeva di essere messo a sistema esattamente come stiamo facendo», rimarca il sindaco Mascia.

Il sistema ricettivo cittadino oggi conta su 6 alberghi e 562 esercizi extralberghieri, per un totale di 3.859 posti letto: 1.018 alberghieri e 2.841 extralberghieri. In otto anni l’incremento è stato del 312% in otto anni: il settore alberghiero tradizionale mantiene una presenza sostanzialmente stabile, mentre il comparto extraalberghiero è passato da 130 esercizi nel 2016 ai 562 del 2024. Gli alloggi privati in affitto sono 423, pari al 75% dell’offerta totale del territorio.

I flussi turistici nel 2024 hanno raggiunto 89.537 arrivi e 249.718 presenze, con una permanenza media in crescita a 2,79 giorni. Il dato più significativo è l’aumento del 16,08% delle presenze rispetto al 2023, che indica una crescente attrattività della destinazione.

La componente italiana rappresenta il 72,1% dei flussi, con una permanenza media di 2,67 giorni e una distribuzione più equilibrata durante l’anno. Il turismo italiano si conferma come la componente principale, con una presenza durante tutto l’anno e una marcata preferenza per le strutture alberghiere tradizionali (84% delle presenze).

Il turista straniero (24.991 arrivi, 77.643 presenze, permanenza media 3,07 giorni) presenta un profilo completamente diverso, con una distribuzione fortemente stagionale e una concentrazione in luglio e agosto del 40% delle presenze, una permanenza media più alta, un maggiore interesse per l’extralberghiero e gli alloggi privati in affitto. La provenienza è principalmente europea: Francia (5.754 arrivi), Spagna (4.424), Polonia (2.023), Germania (2.305), Paesi Bassi (1.149). Merita una riflessione il dato sui flussi dalla Romania: gli 819 arrivi generano 10.365 presenze, con una permanenza media di circa 12-13 giorni.

La Rete culturale Thàmus, che comprende i principali siti di interesse storico-artistico della città, nel 2024 ha registrato 20.748 visitatori, con una crescita del 7,4% rispetto al 2019. E i dati parziali del 2025 (sino al 18 novembre) indicano 19.206 visitatori. Ma c’è un aspetto su cui riflettere: mentre nel 2024 gli arrivi turistici sono aumentati del 9,6% rispetto al 2023, i visitatori della Rete Thàmus sono cresciuti solo dell’1,9%. Questo divario suggerisce che esiste un potenziale non ancora pienamente espresso nella capacità di convertire i flussi turistici in visitatori di siti culturali.

Il contesto socio-economico. Nel 2024 Sassari ha perso 588 abitanti, attestandosi a 120.497 residenti. Le proiezioni indicano una possibile riduzione fino a poco più di 100 mila abitanti entro il 2042, con un progressivo invecchiamento della popolazione (età media da 48 a oltre 53 anni) e una drastica riduzione della popolazione in età lavorativa (-20 mila unità nella fascia 20-59 anni).

La popolazione straniera rappresenta il 4,6% dei residenti, con un incremento di 398 unità nel 2024, e costituisce un fattore di parziale compensazione del declino demografico. La comunità romena è la più numerosa, seguita da senegalesi e cinesi. Significativa la concentrazione nel Centro Storico, dove più di un cittadino su quattro è straniero. Crescono i nuclei familiari, 60 mila al 31 dicembre scorso, ma sono sempre più piccoli: il 44,5% è costituito da persone che vivono da sole.

Migliora il grado d’istruzione: i cittadini con la laurea o un titolo superiore sono il 16,4% contro l’11,9% a livello nazionale. Cala il tasso di disoccupazione, dal 20,9% del 2018 all’11,5% del 2023, mentre l’occupazione sale al 44,1%. Ma preoccupa la diminuzione del tasso di attività (dal 53,6% al 49,8%), che indica un progressivo disimpegno dal mercato del lavoro.

La sezione strategica. Il Dup è stato aggiornato soprattutto nella sezione strategica, il cui orizzonte temporale di riferimento pari è il mandato amministrativo e richiede un costante allineamento ai contesti esterni e normativi, a iniziare dalla programmazione europea agli interventi in corso, dall’assetto organizzativo all’analisi delle risorse umane, dagli strumenti urbanisiti, alla governance gestionale.

La programmazione europea ed esterna. In tema di politica di coesione, rileva il fatto che Molise e Sardegna retrocedono da regioni in transizione a quelle meno sviluppate. Quanto al Programma nazionale Metro Plus e Città Medie Sud, è recente l’approvazione del progetto “Sassari centro di contrasto alla povertà”, per un importo complessivo di oltre 9 milioni di euro, con la nomina del direttore generale Antonio Spano quale responsabile dell’Unità di progetto.

Frattanto Sassari è impegnata con l’attuazione dei progetti finanziati dal Pnrr, la cui scadenza è fissata per il prossimo anno. «Un’opportunità irripetibile per la rigenerazione urbana e il rilancio del territorio», ha ribadito Giuseppe Masala a proposito della partita da 70 milioni di euro che scommette su digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura, turismo, rivoluzione verde, transizione ecologica, istruzione, ricerca e inclusione sociale.

L’organizzazione interna. In gennaio è stato modificato l’assetto completo della macrostruttura dell’Ente, con la costituzione del settore Edilizia privata, Attività produttive, Pianificazione territoriale e Paesaggio, del settore Politiche educative, giovanili, sportive e patrimoniali, del settore Contratti pubblici e Servizi alla cittadinanza, del settore Affari generali, protocollo e Notifiche e il trasferimento dell’Urp sotto la responsabilità della direzione generale.

Le risorse umane. Il personale a tempo indeterminato del Comune di Sassari ammonta a 677 unità, 17 in più dell’anno scorso. L’età media è di 52 anni, con una concentrazione del 42% nella fascia 51-60 anni e solo il 2% di dipendenti sotto i 30 anni. La distribuzione per genere vede una prevalenza maschile (55%), ma nell’area dei funzionari ed elevate qualificazioni le donne rappresentano il 55%. Il 48% del personale è laureato, con una netta prevalenza femminile: 63% delle donne contro il 36% degli uomini.

La distribuzione settoriale evidenzia concentrazioni significative nella Polizia locale (150 dipendenti, 22% del totale), nei Diritti sociali (84 dipendenti) e nei settori tecnici, con una marcata femminilizzazione nei servizi alla persona e una prevalenza maschile nei settori tecnici.

A condizionare l’operatività del Comune di Sassari come di diversi altri Comuni è l’esodo verso altri enti, in particolare verso la Regione: tra il 2024 e il 2025 il Comune di Sassari ha assistito all’esodo di 41 dipendenti per mobilità verso altri enti o dimissioni per trasferimento in altri comparti del settore pubblico.

La sezione operativa. La descrizione degli obiettivi operativi e la loro declinazione in azioni ha richiesto il coinvolgimento di tutti i settori per una verifica incrociata tra gli obiettivi previsti e lo stato di attuazione delle azioni programmate.

In tema di diritti sociali, le azioni qualificanti spaziano dall’attivazione dello sportello telematico al monitoraggio dei bisogni, dal potenziamento del Centro Poliss al completamento delle “Stazioni di posta – Housing first”. Grande spazio alle politiche educative, giovanili, sportive e patrimoniali, che vanno dagli aiuti alle famiglie al sostegno al diritto allo studio, dalla realizzazione del nuovo Polo dell’infanzia a La Corte all’accesso ai servizi per la prima infanzia, dalle iniziative a sostegno della genitorialità alla gestione del Centro Giovani, sino alla salvaguardia del patrimonio immobiliare.

Il Dup conferma la centralità di cultura e turismo, dalla gestione del Padiglione Tavolara all’apertura del Museo del Contemporaneo nell’ex Convento del Carmelo, dalle partnership per la promozione del patrimonio artistico-culturale e dei grandi eventi identitari a livello nazionale e internazionale al potenziamento delle due biblioteche decentrate di Caniga e Li Punti, dal potenziamento delle azioni di valorizzazione del patrimonio storico-culturale delle borgate e delle aree costiere alla ridefinizione delle strategie di marketing, comunicazione e informazione culturale e turistica, dalla realizzazione di percorsi di turismo “lento” al potenziamento delle attività di gestione di Monte d’Accoddi.

Prioritarie sono anche le politiche della casa, dalle azioni di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio attraverso il Pinqua alle azioni per affrontare l’emergenza abitativa, come l’elaborazione e l’aggiornamento di un piano triennale dell’offerta abitativa pubblica.

Significativa la volontà, in tema di politiche per il personale, di investire in sviluppo delle competenze professionali e di potenziare la rilevazione del benessere organizzativo aziendale. In tema di innovazione, oltre agli investimenti condotti in tema di sicurezza e videosorveglianza, emerge l’avvio di percorsi di confronto per definire spazi, idee e azioni con soggetti pubblici e privati, nonché l’analisi, la predisposizione e l’avvio del programma Sensible City.

Sono in capo alla Polizia locale le azioni finalizzate a rendere effettivo il diritto alla sicurezza e contrastare il degrado e l’illegalità, rafforzare i servizi di vigilanza dinamica nel perimetro delle scuole, estendere la presenza della Polizia locale nel centro storico, rafforzare i presidi di legalità attraverso il potenziamento dei nuclei di prossimità e gli agenti di quartiere, favorire il consolidamento della percezione di sicurezza in aree sensibili come per esempio il quartiere di San Donato.

Alla direzione generale, oltre al coordinamento del Programma Nazionale Metro Plus e Città Medie Sud 2021 – 2027, il compito di supportare la definizione di un nuovo Piano di Sviluppo Territoriale e la realizzazione delle azioni previste nel nuovo Programma ITI 2021 – 2027.

Apertissima la partita legata alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare, dalla riqualificazione del Mercato alla ricognizione degli immobili comunali in grado di ospitare forme di studentato diffuso e attività universitarie.

Gli obiettivi in tema di lavori pubblici si concentrano in particolare sul monitoraggio dello stato di avanzamento degli interventi finanziati con fondi Pnrr, la sottoscrizione di accordi quadro per la manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici vincolati, scuole, asili e impianti sportivi, la realizzazione del parcheggio di via XXV aprile e della piazza sovrastante, il recupero dell’ex centrale elettrica e i lavori sugli impianti sportivi.

L’attuazione degli interventi finanziati dal Pnrr sono una priorità anche in tema di mobilità e traffico, i cui obiettivi spaziano poi dalla sistemazione delle aree di sosta alla creazione di percorsi pedonali e ciclabili e delle aree verdi, dall’accessibilità mediante l’adozione del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche alla realizzazione di percorsi ciclo-pedonali sicuri e fruibili, sino all’istituzione di nuove aree pedonali e all’ampliamento di quelle esistenti, come in via Torretonda.

Oltre alla fondamentale partita sul Mercato civico, su cui prosegue il confronto con gli operatori e con tutti gli attori socio-economici coinvolti dal suo rilancio, le attività produttive puntano sulla valorizzazione del tavolo insediatosi durante quest’anno per il confronto con il sistema economico. Ma la grande scommessa resta la realizzazione di un’arena per concerti e di spazi sportivi per eventi nazionali e internazionali. Prevista l’individuazione di nuove aree da destinare a edilizia residenziale popolare, l’attuazione di piani di zona e la rivisitazione del Piano particolareggiato della città murata.

Una delle partite più importanti riguarda l’ambiente, dall’approvazione del nuovo piano di adattamento ai cambiamenti climatici alla fruibilità delle città attraverso la realizzazione di corridoi ecologici, dalla realizzazione del parco urbano della stazione alla creazione di una rete dei parchi cittadini che colleghi il parco lineare della Valle dell’Eba Giara con altri parchi e giardini storici di Sassari.

Ci sono poi gli investimenti per Sassari della Rete Metropolitana, a iniziare dalla realizzazione dei percorsi ciclo-pedonali a Platamona e Fiumesanto, dalla riqualificazione dell’ex Tipografia Chiarella, del Carmelo e del Padiglione Tavolara sino a Santa Maria in Betlem, dalla realizzazione del parco lineare della valle dell’Eba Giara alla riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’Argentiera, di Palmadula e di Porto Palmas, dalla riqualificazione ambientale delle aree Sic “Lago Baratz – Porto Ferro” e “Stagno di Pilo” alla valorizzazione dei percorsi verso fonti e sorgenti, a iniziare da Logulentu.

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