Il Banco perde 78-71 con Bonn e saluta la BCL

I sassaresi, in partita per oltre 30 minuti, sono rientrati molli dopo l’intervallo, consentendo ai tedeschi di compiere l’allungo decisivo. Inutile la rimonta finale. Non bastano Bendzius, Tambone e Halilovic, male Fobbs e Renfro

Un terzo quarto molle in difesa e confusionario in attacco costa alla Dinamo partita e qualificazione alla fase ai gironi della BCL, alla quale approda il Telekom Bonn vittorioso per 78-71, al termine di un match equilibrato e combattuto per 30 minuti, che ha preso un binario preciso dopo l’intervallo, quando i tedeschi, approfittando di un vistoso calo di intensità difensiva dei sassaresi, sono scappati sul +16, trascinati dalle triple di Allegri. Un gap che il Banco non è riuscito a colmare, nonostante la reazione nell’ultimo periodo che lo ha riavvicinato a -3 a quattro giri di lancette dalla conclusione, per poi pagare lo sforzo della rimonta e perdere lucidità nel finale. Un vero peccato, perchè il traguardo era alla portata e se non fosse stato per quell’inspiegabile black out riguardante l’atteggiamento difensivo, forse ora si starebbe qui a scrivere di altro.

Markovic propone lo starting five con Bibbins in regia, Fobbs, Sokolowski, Bendzius e Renfro. Non si segna, lo fa Bonn dopo due minuti  e prova a scappare (8-3 al 5′ per i tedeschi). Le difese sono entrambe aggressive e il gioco è poco fluido. Bendzius e Tambone con le triple, Bibbins e Halilovic impattano a quota 10. Il primo vantaggio sassarese arriva sul 10-12 al 7′ ed è firmato ancora dal lungo bosniaco che ha un bell’impatto sul match. La Dinamo difende molto bene e prova ad accelerare (13-18), ma Fobbs sbaglia un tiro aperto e poi commette un ingenuo fallo sulla tripla di McGhee che costa 4 punti. Il primo quarto va in archivio sul 20-21 con Sassari sopra di una lunghezza. Per Bendzius sono già 9 i punti a referto.

La chiave è la difesa e con due palle recuperate da Cappelletti la Dinamo si porta sul +4 in avvio di secondo parziale. Fobbs continua a litigare col ferro e le fiammate di McGhee riportano sotto i teutonici che rimettono la freccia con un floating jump di Griesel sul 26-25. In generale Sassari non ha buone percentuali dal campo e sbaglia molti tiri. La fase della gara è favorevole alle difese, si gioca punto a punto e il punteggio è bassissimo. Il secondo quarto termina in perfetta parità (12-12), consentendo così ai biancoblù di conservare il punticino di margine conquistato nei primi 10 minuti (32-33).

Sassari rientra molle dagli spogliatoi e prende due triple (38-33). I tedeschi sono più determinati e Fleming li porta al massimo vantaggio (44-37). E’ una fase delicata dove prendere un parziale potrebbe risultare determinante in un match dove si è segnato poco. Per rientrare serve prima di tutto far risalire i giri in difesa per poi poter sviluppare meglio il gioco d’attacco. La Dinamo ha il pregio di non disunirsi e con pazienza trova le chiavi per chiudere la rimonta (47-47 al 26′) ma poi sbaglia l’attacco del possibile sorpasso che avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match. La contro risposta di Bonn è puntuale (51-47). Markovic cambia il quintetto e per la prima volta chiama in causa Udom, ma non trova risposte, anzi i suoi affondano. Le due bombe consecutive di Allegri fanno malissimo (57-47) e il coach sassarese è costretto a chiamare un time out con un parziale aperto di 0-10 e il massimo svantaggio sul groppone. Bonn tocca il +11 e la Dinamo, in grossa difficoltà e in crisi di fiducia continua a sbagliare anche in attacco. Allegri ne mette un’altra (62-48) e il terzo quarto si chiude con un macigno sulla testa dei giocatori della Dinamo e una partita indirizzata sul 64-48. Trentadue sono i punti subiti nel solo terzo periodo, ovvero quanti quelli subiti nei primi 20 minuti, chiaro segnale di un vistoso calo dal punto di vista dell’aggressività difensiva, punito severamente dai tedeschi.

Il Banco prova a reagire e due bombe di un ottimo Tambone danno una bella scossa al morale e dimezzano lo svantaggio, portandolo sotto la doppia cifra (64-56 al 33′). Bonn chiama un doveroso time out e interrompe l’emorragia producendo un mini contro break di 4-0 e costringendo a sua volta Markovic a prendersi un minuto. A togliere le castagne dal fuoco ai tedeschi ci pensa ancora Angelo Allegri, americano con origini abbastanza chiare, che continua a martellare da tre sugli scarichi nel lato debole, punendo oltremodo i raddoppi della difesa sassarese. La bomba dall’angolo di Bendzius a 4.41 dalla sirena riapre i giochi (71-66). Time out Bonn. Halilovic da sotto va per il -3 (71-68), Bonn trova ossigeno con Griesel, Bibbins sbaglia un agevole jumper, Fleming segna in acrobazia (75-68), Tambone forza una tripla e la sbaglia e la partita riprende una direzione opposta a quella sperata. La successiva palla persa da Bibbins è la pietra tombale sui sogni e le speranze della Dinamo di raggiungere la fase a gironi della BCL. Vince Bonn e festeggia la qualificazione. Alla Dinamo restano amarezza e rimpianto.

 

Telekom Bonn – Dinamo Banco di Sardegna 78-71

Progressione quarti: 20-21 / 32-33 / 64-48 /

Telekom Bonn: McGhee 8, Bahre, Griesel 11, Fleming 14, Soares 2, Allegri 17, Hume 8, Pape 8, Thiemann, Muller, Kennedy 10, Kazakevicious. All. Roel Moors

Dinamo Banco di Sardegna: Cappelletti 7, Bibbins 10, Trucchetti, Halilovic 19, Fobbs 2, Tambone 10, Veronesi, Udom, Bendzius 21, Vincini, Sokolowski 2, Renfro. All. Nenad Matrkovic

Aldo Gallizzi

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