I Kinkaleri per la prima volta a Sassari
Dal 17 al 19 novembre nello spazio S’ALA con lo spettacolo HellO° e con la masterclass KissKissYou
Sassari. I Kinkaleri, una delle più importanti e innovative compagnie di performing arts a livello italiano e europeo, arrivano a Sassari nello Spazio S’ALA (via Asproni 17) per una full immersion di tre giorni. Dal 17 al 19 novembre presenteranno in anteprima regionale lo spettacolo di teatrodanza HellO°, una riflessione di grande impatto visivo sulla forza e la fragilità dell’umano in una società sempre più virtuale e smaterializzata, e cureranno per la prima volta in Sardegna un laboratorio di danza ed espressione corporea: KissKissYou.
Il merito di portare a Sassari il collettivo toscano fondato nel 1995, che nei suoi lavori unisce sperimentazione teatrale, danza, performance, installazioni, e che ha ricevuto riconoscimenti importanti come il Premio Ubu, è di S’ALA Produzione e del suo nuovo progetto, il Centro Pratiche Performative. Il CPP, curato da Anna Destafanis e vincitore del Bando Progetti Speciali del Ministero della Cultura, propone infatti fino a dicembre workshop e spettacoli di artisti e coreografi di livello internazionale per approfondire le potenzialità del corpo che si muove nello spazio.
Le prevendite per HellO° – allo Spazio S’ALA venerdì 17 e sabato 18 alle 21, biglietti 7 euro – e le iscrizioni alla masterclass KissKissYou curata da Massimo Conti, Marco Mazzoni e Gina Monaco, attuali componenti dei Kinkaleri, rivolta a danzatori, performer e ad altri con diverso background che abbiano dimestichezza con l’uso del corpo – sabato 18 e domenica 19 – sono già partite (mail: centropraticheperformative@gmail.com, tel. 3403403210/ 3334390544). È vivamente consigliata la prenotazione perché i posti sono limitatissimi.
HellO°, è progettato, realizzato e prodotto da Kinkaleri (con il sostegno del Mic e della Regione Toscana) come approfondimento del precedente lavoro del gruppo, OtellO, con il danzatore e performer Michele Scappa, su musiche originali di Canedicoda. È una riflessione sul «corpo come unico riferimento che ha accompagnato e accompagna ogni relazione umana».
«In questo periodo storico, ancor prima che la pandemia la immettesse nel nostro immaginario, si stava già insinuando un’idea di perdita e di sostituzione dell’esperienza del vivente tramite la scrittura di un codice che potesse sostituirlo, ampliarlo ma anche sottometterlo», dicono i Kinkaleri. «Ci siamo dedicati perciò a un’idea di cura e di protezione di questo unico corpo fino ad oggi possibile, abbiamo accolto la necessità di rimettere l’umano al centro dell’interesse di una scena che si dichiara viva e presente, insieme ad una comunità che accorre come se accorresse ad una necessaria rivelazione. “Il loro corpo (di chi è in scena) è anche e ancora il mio corpo” (pensa il pubblico presente). Fragile, imponente, necessario, tragico».
Il corpo individuale e collettivo è il fulcro anche della masterclass KissKissYou. I Kinkaleri la presentano come una «occasione per sperimentare la relazione del corpo con lo spazio fisico e con il corpo degli altri, dando vita ad un gruppo/corpo che si concentra sulla presenza di un’entità densa, complessa e stratificata in relazione ai centri di tensione e i punti di fuga, dove l’individuale e il collettivo diventano espressioni della stessa azione creativa, considerata operativamente come architettura fisica e corale, personale e d’insieme».