Guido Sechi, due mesi da commissario straordinario
Un bilancio del lavoro alla guida del Comune di Sassari. Dal protocollo d’intesa sul carcere di San Sebastiano al Puc, dalla Tasi e la Tari alla programmazione sui fondi europei

Sassari. Circa 100 delibere approvate in poco più di due mesi di attività. Il commissario straordinario del Comune di Sassari, Guido Sechi, traccia un bilancio del suo lavoro a cinque giorni dalle elezioni che hanno visto il trionfo di Nicola Sanna, nuovo sindaco con il 65,29 per cento (la proclamazione dovrebbe arrivare nella prima metà della settimana prossima).
«Il commissario straordinario, per legge, per decreto del Presidente della Giunta regionale (è dello scorso 28 marzo, ndr), ha pieni poteri, assommando nella stessa figura le funzioni del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale; non è quindi corretto dire che deve limitarsi all’ordinaria amministrazione», esordisce Sechi, che ricorda i rilievi ed anche le critiche sollevate sui social network e sul web in generale. «Sull’argomento non sono intervenuto durante la campagna elettorale, come ha fatto un mio collega di un altro Comune, per evitare polemiche di qualsiasi tipo. Inoltre, preciso che sono un uomo delle istituzioni pubbliche che ha servito Comuni e Province in qualità di segretario generale e di direttore generale per oltre 40 anni, di cui circa 11 al Comune di Sassari. Perciò posso affermare di conoscere molto bene la macchina amministrativa e in particolare quella di questo Ente. La mia attività, in qualità di commissario straordinario, si è svolta osservando la linea della continuità con l’amministrazione presieduta dal sindaco Ganau, con attenzione verso tutti i documenti strategici e programmatici e gli obiettivi previsti nei piani approvati dalla precedente Giunta. In alcuni ambiti – prosegue Guido Sechi – è stato tuttavia necessario adottare documenti e atti di integrazione in osservanza di leggi sopravvenute e di fatti nuovi, pena la perdita delle opportunità e dei finanziamenti. Però, va precisato che anche in questi casi, mi sono mosso in una linea di continuità rispetto a interlocutori precedenti e a progetti che nel corso degli anni non hanno potuto beneficiare di finanziamenti».

San Sebastiano. La sottoscrizione del Protocollo d’intesa porterà alla realizzazione nel vecchio carcere ormai dismesso di via Roma del nuovo polo degli uffici giudiziari della città. «È stato un momento particolarmente importante di collaborazione tra le diverse Istituzioni coinvolte. Il rischio di perdere i finanziamenti del Ministero della Giustizia è stato il motivo all’origine del bisogno di predisporre e firmare il documento in tempi rapidissimi. Il Comune, sollecitato dallo stesso Ministero, e in stretto rapporto con la proprietà dell’immobile, l’Agenzia del Demanio, ha avuto il ruolo di coordinatore del Tavolo interistituzionale che ha siglato l’accordo. In questo modo ciascuno ha potuto portare il proprio contributo: oltre ai tre soggetti già citati, il Tribunale e la Procura della Repubblica, la Direzione regionale dei Beni Culturali e la Soprintendenza, il Provveditorato alle Opere Pubbliche, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Consiglio dell’Ordine Forense». La sottoscrizione del Protocollo d’Intesa, arrivato dopo più di 15 mesi di interlocuzioni, è un passo necessario per l’assegnazione del finanziamento iniziale di 12 milioni di euro per la ristrutturazione e la riqualificazione dell’ex carcere. Il trasferimento degli uffici giudiziari in un unico polo permetterà un grande risparmio alle casse pubbliche: per gli affitti degli immobili sparsi per tutta la città vengono oggi spesi oltre un milione e 800mila euro all’anno. Sarà inoltre realizzato uno spazio museale per preservare la memoria di ciò che è stato.

Piano Urbanistico. È pronto e manca solo la firma del dirigente competente, oltre a quella dello stesso Commissario, che però non ci sarà più. «Dopo l’elezione del sindaco, nonostante io abbia ancora pieni poteri, ritengo opportuno non adottare più l’atto. Consegno alla nuova Amministrazione il lavoro completo e rispettoso della volontà del Consiglio che ha approvato il Puc definitivamente. Se lo riterrà opportuno potrà convocare il Consiglio per l’adozione dell’atto definitivo».
Tributi e bilancio di previsione. Tra i primi atti deliberati dal Commissario c’è l’approvazione del Bilancio annuale di previsione 2014 che rappresenta la proiezione per l’esercizio di riferimento delle spese correnti, di investimento e di indebitamento e delle risorse in entrata atte a garantire la copertura delle spese previste nell’anno. Ma in diretta continuità con l’Amministrazione Ganau – le commissioni consiliari avevano già iniziato l’esame delle pratiche prima dello scioglimento del Consiglio – è stato approvato anche il regolamento dell’imposta unica comunale Iuc; le aliquote per l’anno 2014 Imu e Tasi e le tariffe della tassa sui rifiuti (Tari). Con i poteri del Consiglio comunale è stato approvato il Piano finanziario per la tariffa del servizio di gestione dei rifiuti urbani (P.E.F), con una modifica della tipologia di ripartizione dei costi tra i vari servizi in appalto.
Programmazione. È proseguito il processo di negoziazione avviato dalla precedente Amministrazione comunale con la Regione relativamente ai fondi europei 2014-2020. La Giunta Ganau aveva approvato le schede richieste dalla RAS, secondo il format dalla stessa elaborato, contenenti un pacchetto di interventi prioritari e strategici da destinare agli Investimenti Territoriali Integrati nei documenti della suddetta nuova agenda europea, con particolare riferimento al POR 2014-2020. Quattro in particolare i progetti: la realizzazione di un albergo sociale nell’ex Hotel Turritania, un polo civico del gusto, delle arti e dei mestieri manuali nella parte del vecchio Mercato, un asse verde urbano e inclusione sociale attiva nella zona dell’Eba Giara – Rosello – San Donato ed infine una pista ciclabile intorno all’area di San Donato. «La Regione ha richiesto nel periodo di commissariamento alcune modifiche e integrazioni rispetto alle schede suddette. Se il Comune non avesse risposto ci sarebbe stato il rischio di esclusione dello stesso dal processo di definizione del POR, di costruzione degli Investimenti Territoriali Integrati e di individuazione delle relative risorse finanziarie europee», spiega il commissario Guido Sechi. «Pertanto si è provveduto ad elaborare le schede di “avanzamento” finalizzate alla costruzione degli Investimenti Territoriali Integrati, in modo coerente con gli indirizzi strategici delle precedenti e rinnovate a seguito delle indicazioni tecniche pervenute dalla RAS. Un apposito provvedimento che ho emanato tutela il lavoro svolto dal Comune di Sassari all’interno del processo di coprogettazione».
Sussidi straordinari a lavoratori non beneficiari di ammortizzatori. Infine i sussidi ai lavorati che non possono contare su nessun ammortizzatore sociale. «In continuità con quanto già fatto dalla precedente Amministrazione, ho aderito al Piano straordinario della Regione Sardegna, attivando una serie di progetti che hanno coinvolto 120 lavoratori che non beneficiano di ammortizzatori sociali. Questi riceveranno un sussidio, pagato dall’Inps, di 700 euro mensili. Ora procederemo, con una ulteriore delibera, a coinvolgere altre unità». Saranno in tutto 116 e, come gli altri lavoratori, svolgeranno attività nei settori dei lavori pubblici, del verde urbano e degli uffici.