Garibaldi in mostra alla Biblioteca Universitaria di Sassari

Fino al 13 ottobre rimarranno esposte medaglie e decorazioni, ma anche importanti documenti che riguardano l’Eroe dei due Mondi

Sassari. Fino al 13 ottobre prossimo gli spazi al piano della Biblioteca Universitaria di Sassari in piazza Fiume (Ospedale Vecchio) accoglieranno l’esposizione “Giuseppe Garibaldi Eroe dei due mondi nelle medaglie e nei cimeli”, curata da Antonello Muresu, Francesco Guido e Gianfranco Casu. Un’occasione per vedere la splendida collezione di medaglie, decorazioni e cimeli dedicati all’Eroe dei due mondi e negli anni raccolte, ma soprattutto minuziosamente catalogate da Muresu. La mostra comprende fonti librarie messe a disposizione dalla Biblioteca Universitaria, diretta da Giovanni Fiori, e documenti originali dell’Archivio di Stato di Sassari, guidato da Federica Puglisi.

Il legame con la Sardegna da parte del mitico generale e patriota, che nel 1856 si stabilì a Caprera e dove morì nel 1882. Sono così esposti anche il testamento e altri importanti documenti, che da un lato attestano che Garibaldi considerava la Sardegna come la sua patria adottiva, dall’altro quanto delicati fossero i rapporti nella sua famiglia allargata, in particolare tra figli di primo e secondo letto. Sono atti notarili che mostrano quanto il generale volesse prevenire contrasti tra i figli sul patrimonio lasciato in eredità. Del 1881 è l’ultimo testamento, curiosamente registrato a Milano perché il notaio era di Codogno, oggi in provincia di Lodi. La “Casa bianca” di Caprera fu però espropriata nel 1892 dal Ministero della Marina e destinata al Demanio come monumento nazionale. L’isola invece era stata donata allo Stato italiano dalla famiglia. Per non parlare delle comunicazioni (in particolare, telegrammi) al prefetto di Sassari, e quindi al Governo, da parte del sindaco di La Maddalena, Leonardo Bargone, e maresciallo dei Carabinieri quando le condizioni di salute di Garibaldi si aggravarono e poi con la morte. Secondo le volontà dello stesso generale doveva rimanere rimanere riservata fino alla cremazione (che poi non si fece, disattendendo totalmente la sua volontà) ma al contrario trapelò subito perché lo stesso sindaco la comunicò al prefetto.

All’inaugurazione della mostra sono intervenuti il direttore Giovanni Fiori, l’assessora comunale alla Cultura Laura Useri, la direttrice dell’Archivio di Stato di Sassari Federica Puglisi, l’esperto numismatico Francesco Guido, lo storico Angelo Castellaccio e Francesco Garibaldi, pronipote del grande generale.

In occasione dell’inaugurazione, è stato allestito un servizio filatelico temporaneo con bollo speciale richiesto dalla Biblioteca universitaria.

La collezione di monete e medaglie è particolarmente rilevante anche sotto l’aspetto artistico. Come ha sottolineato nel suo intervento il professor Guido, la scuola italiana era all’avanguardia nel XIX secolo, tanto che anche le monete britanniche spesso erano preparate da artisti italiani. Il professor Castellaccio ha invece fatto notare che curiosamente Garibaldi era in realtà già sardo, in quanto la contea di Nizza (sebbene i francesi la avessero occupata con Napoleone) apparteneva al Regno di Sardegna. La mostra è infine completata da stampe che coprono tutto ciò che non trova spazio nelle medaglie sotto l’aspetto storico, commemorativo e celebrativo.

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