Fioriture, soggettività impreviste
Giovedì alla biblioteca comunale di Sassari sarà presentato il libro “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia”
Sassari. “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia” è il titolo del libro che sarà presentato giovedì alle 17 alla Biblioteca comunale di Sassari in piazza Tola. Interverranno Simonetta Sotgiu, già magistrata, presidente dell’Associazione Alma Cappiello e Grazia Labate, già parlamentare, economista, autrice con altre del libro a cura della Fondazione Nilde Iotti. Assente, per sopraggiunti impegni famigliari, Daniela Carlà, un’altra delle autrici, con la quale tuttavia si cercherà di effettuare un collegamento skype. Modera per l’associazione noiDonne 2005 Maria Francesca Fantato. “Punto Libro” a cura del consorzio LibraiAlCentro. L’iniziativa si colloca all’interno della rassegna “FIORITURE: soggettività impreviste” che ha il patrocinio del Comune di Sassari.
Se non ci fossero state le donne in questa nostra Repubblica, se non ci fossero state le loro tenaci battaglie di emancipazione e liberazione – condotte attraverso un intreccio fecondo di iniziative delle associazioni, dei movimenti, dei partiti, delle istituzioni – l’Italia sarebbe oggi un Paese molto più arretrato e molti articoli della Costituzione non sarebbero stati applicati. Questo debito che l’Italia ha nei confronti delle donne lo racconta in modo inedito questo libro scritto e curato dalle volontarie della Fondazione Nilde Iotti. Lo fa illustrando in modo rigoroso e semplice le tappe e i contenuti delle conquiste legislative – dall’inizio della Repubblica alla conclusione dell’ultima legislatura – che hanno cambiato la vita delle donne e l’assetto economico, sociale e culturale del nostro Paese. Per capire quanto complesso sia stato il percorso che abbiamo alle spalle è importante ricordare alcune date: nel 1963 le donne possono finalmente accedere alla magistratura; dal 1968 l’adulterio femminile non è più considerato reato; dal 1970 è possibile divorziare; dal 1975 esiste parità tra i coniugi nel diritto di famiglia; nel 1978 viene approvata la legge sull’aborto e nel 1981 il delitto d’onore non è più riconosciuto nel diritto penale. Solo dal 1996 la violenza sessuale è reato contro la persona e non contro la moralità pubblica e il buoncostume. E solo nel 2012 si è completata la piena parità giuridica tra figli nati dentro e fuori del matrimonio. E resta ancora molto da fare.
Le autrici: Daniela Carlà, Tiziana Casareggio, Eleonora Cicconi, Marina Costa, Silvia Costa, Paola Gaiotti De Biase, Vanda Giuliano, Donata Gottardi, Rosa Jervolino Russo, Grazia Labate, Marisa Malagoli Togliatti, Claudia Mancina, Francesca Marinaro, Elena Marinucci, Vaifra Palanca, Rita Palanza, Daniela Piccione, Francesca Russo, Alessandra Tazza, Livia Turco.
La Fondazione Nilde Iotti vuole promuovere, specie nelle giovani generazioni, il messaggio della eleganza della politica che ci ha lasciato in eredità Nilde Iotti. Eleganza come cultura, apertura agli altri e alle altre, come servizio e promozione del bene comune. La formazione la memoria, la valorizzazione delle competenze femminili per il governo del paese, la convivenza tra italiane e immigrate sono le attività che la Fondazione svolge attraverso l’impegno volontario delle sue aderenti.
La Fondazione Nilde Iotti, è nata a Roma il 15 aprile 2011. Ha inaugurato la sua attività il giorno dopo, con il convegno Diventare cittadine: le donne nella costruzione della nazione, promosso nell’ambito delle celebrazioni per il 150/mo anniversario dell’Unità d’Italia. Fondata da Livia Turco e Marisa Malagoli Togliatti, mira a “far vivere soprattutto tra i giovani il senso della politica di Nilde Iotti” basato su “valori come libertà, solidarietà e giustizia sociale”. Intende quindi “creare una rete tra le attività che le donne sviluppano nella società, favorendo un collegamento con le donne impegnate nelle istituzioni; contribuire al superamento della cesura tra i centri di dialogo e riflessione delle donne e la politica; coinvolgere le donne imprenditrici, le competenze femminili presenti nelle università e negli istituti di ricerca, stabilendo un collegamento con le scuole per promuovere attività formative”.
noiDonne 2005 è una associazione culturale e di promozione sociale costituita da donne. Opera per l’affermazione delle politiche di genere e delle pari opportunità tra donne e uomini. Nata il 27 novembre 2005 da un sit-in autoconvocato in risposta ad un forte attacco alla Legge 194, partecipa alla vita sociopolitica della città di Sassari insieme ad altre associazioni del territorio e coordina la sua azione con quella di altre donne a livello regionale, nazionale e internazionale.
Questa iniziativa nasce in collaborazione con l’Associazione Alma Cappiello, all’interno di un più ampio percorso che vede noiDonne 2005 impegnata all’interno del coordinamento nazionale di oltre cinquanta associazioni denominato Accordo di azione comune per la democrazia paritaria. L’Associazione Alma Cappiello si è costituita nel 2007, per volontà di amici e amiche della Senatrice Cappiello, scomparsa alla fine del 2006, con il fine di ripercorrere ed ulteriormente promuovere le molte tematiche, relative soprattutto alle pari opportunità e alla posizione sociale e politica delle donne nel nostro Paese. Ha sede oltre che a Milano – ove la Senatrice risiedeva – a Roma, ove opera un Comitato Esecutivo. L’attuale presidente è la già magistrata sassarese Simonetta Sotgiu.