Festival del Turismo Itinerante, l’incontro a Santa Maria Coghinas apre la quinta edizione del festival
Fino a domenica 6 ottobre eventi a iniziative a Viddalba e nel territorio della Bassa Valle del Coghinas e Alta Gallura
Si è aperta con l’incontro pubblico nell’Auditorium comunale “Fabrizio De Andrè” di Santa Maria Coghinas la quinta edizione del Festival Itinerante del Turismo e delle attività ludiche e sportive all’aria aperta, promosso dall’Associazione Camperisti Torres, in scena dal 4 al 6 ottobre a Viddalba coinvolgendo tutto il territorio della Bassa Valle del Coghinas e l’Alta Gallura.
A dialogare sul tema “Le potenzialità del sistema termale di Casteldoria e le opportunità derivanti dalla geotermia per le comunità locali”, con l’attenta moderazione di Rosario Musmeci, presidente dell’Associazione Camperisti Torres, istituzioni, accademici, ricercatori e cittadini per riflettere insieme sulle potenzialità dell’incompiuto complesso di Casteldoria e sulle opportunità che la geotermia può offrire alla Sardegna in un momento storico in cui si parla tanto di transizione energetica.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini – «Siamo felici di questo incontro e ringrazio tutti i presenti che hanno deciso di dare il loro contributi al dibattito: parleremo di qualcosa che è sotto gli occhi di tutti e che potrebbe essere una grande risorsa per tutto il territorio» – la parola è passata a Rosario Musmeci, presidente APS Camperisti Torres: «Oggi vorremmo aprire una riflessione collettiva, una riflessione che deve essere fatta per valorizzare questo patrimonio ricchissimo del complesso termale di Casteldoria. L’evento di oggi nasce per volontà dei comuni di Santa Maria Coghinas e Viddalba, utilizzando la piattaforma del Festival che da domani sarà lo scenario di questa quinta edizione. Nel fitto programma di oggi faremo dialogare insieme istituzioni, università e cittadinanza per tracciare un quadro il più chiaro possibile. Penso che uno dei temi più importanti sia la geotermia, tema quanto mai attuale, tema che si coniuga perfettamente con il momento storico che viviamo».
Il primo intervento è quello di Marta Gabriel, che ha presentato uno scorcio demoentropologico relativo alle Terme di Casteldoria grazie al lavoro di ricerca “Dalla fruizione spontanea da Li Caldani al complesso termale di Casteldoria”.
A seguire Antonio Fraioli, docente dell’Università “La Sapienza” di Roma, che ha tracciato le proprietà curative delle acque termali: terapie troppo spesso sottovalutate, possono davvero rappresentare una ricchezza nel trattamento delle problematiche croniche.
L’intervento di Franca Roso, presidente dell’Associazione nazionale comuni termali, ha sottolineato quanto sia importante far dialogare le istituzioni e valorizzare il patrimonio termale: una risorsa, anche economica, per il territorio che rappresenta una grande opportunità per tutti. «Le terme sono salute, wellness e sostenibilità ambientale – ha detto –: oggi più che mai la geotermia rappresenta un valida alternativa».
Giovanni Andrea Oggiano, sindaco di Viddalba, e Andrea Frattolillo, docente dell’Università di Cagliari, hanno presentato il progetto pilota, unicum a livello regionale, condotto dall’ateneo del capoluogo regionale, di teleriscaldamento e teleraffreddamento aprendo il dibattito sulla geotermia, risorsa preziosa per l’isola. «Per la gestione della risorsa termale è importante il coinvolgimento delle amministrazioni locali, non può essere una risorsa privata – ha spiegato Oggiano –. Ai nostri cittadini abbiamo presentato il progetto di teleriscaldamento e teleraffrescamento dell’acqua a tutto il centro abitato, un’opera che migliorerà la qualità della vita del nostro comune. Speriamo si possa parlare presto del coinvolgimento di tutta la bassa valle del Coghinas. Abbiamo calcolato quanto combustibile fossile serve per portare a 75 gradi in 25 secondi circa 100 litri di acqua, come fa naturalmente il nostro territorio, e i numeri sono impressionanti. Abbiamo deciso, in fase di progettazione con l’Università di Cagliari, di non usare l’acqua come curativa ma utilizzare la geotermia per scaldare l’acqua. Il risultato è stato un successo e siamo orgogliosi di questo progetto che riteniamo abbia un valore a livello regionale».
Le conclusioni di Giovanni Ligios, presidente Unione dei comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, e dell’amministratore straordinario della città metropolitana di Sassari, Gavino Arru: «Questa sera abbiamo sentito parlare di cose molto interessanti, ripercorrendo anche la storia delle acque termali dall’ottocento a oggi: dalla fruizione occasionale a quella strutturale. Credo che basti a capire l’enorme potenzialità di questa risorsa, il mio obiettivo è quello di poter riaprire le terme di Casteldoria. Consapevoli della ricaduta non solo sul benessere collettivo ma anche il beneficio economico. L’economia locale poi si percuote su tutta la Sardegna e il momento ha bisogno di azioni di questo tipo. Mi impegno per dare impulso alla riapertura sistema termale, che abbiamo capito avere implicazioni più ampie».
A chiudere i lavori è stato l’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani: «Grazie per l’invito a questa serata che mi ha permesso di acquisire informazioni importanti per il lavoro che insieme alla giunta Todde faremo in questi anni. Ovviamente abbiamo grande attenzione non solo sul tema energetico ma anche sulla rivisitazione e riqualificazione e rilancio del comparto turistico sotto il profilo dei sistemi termali. Mi piacerebbe aprire un tavolo di discussione al quale dialogare come Regione, come città metropolitana e i comuni coinvolti per avviare un lavoro comune, evidenziando le criticità e trovare delle soluzioni che ci permettano di essere operativi fin da subito. Dal nostro punto di vista lanciamo la totale collaborazione, magari coinvolgendo anche l’ambito sanitario e turistico della giunta, provando a costruire un cronoprogramma che tenga conto sia delle necessità operative sia delle scadenze in agenda. Per quanto riguarda il profilo energetico il tema è assolutamente attuale e con interesse ho ascoltato il progetto portato avanti dal comune di Viddalba e Università di Cagliari. Siamo per la giusta transizione energetica, stiamo vivendo un dibattito molto acceso, e sappiamo di dover tenere in piedi un meccanismo di transizione senza incorrere nel deturpamento del paesaggio e colonizzazione da parte delle grandi multinazionali. La Giunta si sta riallineando da un punto di vista normativo e a breve avremo gli strumenti per poter perseguire la transizione: nella nostra visione c’è grande attenzione per il mix energetico che parla di diversificare le fonti rinnovabili e tra queste vogliamo sviluppare la geotermia. Mi faccio carico di approfondire l’opportunità che si possa fare un ragionamento che porti benefici e sia fattibile e si possa coinvolgere tutti i comuni del territorio. È un momento storico importante perché c’è grande consapevolezza e bisogna utilizzare le risorse a disposizione».
Si parte! Oggi, venerdì 4 ottobre, alle 18 cerimonia di inaugurazione seguita, alle 19, dalla tavola rotonda dal tema “Il sistema culturale, ambientale e naturalistico della Valle del Coghinas”. A chiudere la prima giornata, allietata dalla vasta proposta di street food, saranno le sonorità, a metà tra folk, country e blues, dei Double Dose e Fantafolk che si esibiranno insieme.
Da sabato entreranno nel vivo le tante attività all’aperto: dal trekking al tiro con l’arco passando per mountain bike, canottaggio e kayak, all’arrampicata sportiva. Una delle principali attrazioni sarà la possibilità di percorrere la via del Fiume, un percorso panoramico che può essere affrontato in kayak, canoa o mountain bike. I partecipanti avranno l’opportunità di immergersi nella bellezza del paesaggio circostante, esplorando angoli nascosti e scoprendo la fauna e la flora locali. Nel cuore del paese si terranno gli incontri e i laboratori per bambini, con musica, street food e degustazioni delle produzioni tipiche con il coinvolgimento delle realtà produttive del territorio. Ormai sold out i laboratori enogastronomici, il trekking notturno in programma sabato “sulle tracce del muto di Gallura” e il Forest Therapy e Green Mindfulness.
Uno spazio importante sarà dedicato dal turismo enogastronomico e dalle produzioni di eccellenza locali, sia attraverso i progetti di Cooperazione del Gal Alta Gallura – Gallura ENOTRIA-Paesaggi e percorsi del vino, OLI-VICOLI- Le strade dell’olio e il progetto che valorizza le produzioni dell’artigianato artistico del territorio ME.DI.GI- Dalla memoria alle produzioni digitali, sia con la valorizzazione delle produzioni del territorio nell’ambito dei laboratori enogastronomici dedicati alla Suppa (la variante di Viddalba della tradizionale Zuppa Gallurese) e alla Mazza Frissa.
Per poter prendere parte all’evento è possibile acquistare il pass, nella formula di uno o due giorni: con questo si garantisce l’accesso libero a tutte le attività del Festival e la possibilità di usufruire dei mezzi di navetta per le diverse località coinvolte.
L’edizione 2024 sarà rappresentativa della straordinaria offerta che la Sardegna è in grado di assicurare: dalla Camera di Commercio del Nord Sardegna attraverso la campagna di marketing territoriale Salude&Trigu all’Assessorato Regionale del Turismo, dalla Fondazione di Sardegna ai Comuni di Viddalba e Santa Maria Coghinas, dal CSV Sardegna, dalla Provincia di Sassari, dal Gal Alta Gallura-Gallura dalle Unioni dei Comuni dell’Alta Gallura e dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas, a Forestas, dalle Pro Loco di Viddalba e Santa Maria Coghinas, Campagna Amica a l’Uisp e le Acli.
Tutte le informazioni e il programma completo su www.festivaldelturismoitinerante.com