Sassari

Favorire le imprese sarde negli appalti pubblici

Annuncio dell’assessore regionale dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda: «Stiamo preparando una serie di atti amministrativi e normativi»

Paolo Maninchedda

Sassari. Giovedì scorso, nella sede sassarese del Partito dei Sardi in piazza Azuni, l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha incontrato una trentina di imprenditori locali. I titolari di imprese edili, agricole, florovivaistiche, dei servizi, hanno esposto le difficoltà incontrate nel partecipare alle gare bandite nell’Isola, da cui le aziende sarde vengono regolarmente estromesse. I problemi riguardano le procedure burocratiche, le disposizioni sempre diverse adottate dalle varie stazioni appaltanti (comuni, province …) e soprattutto la scarsa competitività delle imprese davanti a bandi che – ha detto un imprenditore – sembrano fatti apposta per favorire i grandi gruppi nazionali che giocano al massimo ribasso per poi subappaltare a ditte locali, alle quali spettano le briciole.

ManincheddaImprenditori1L’assessore Paolo Maninchedda, presidente del Partito dei Sardi, e il coordinatore provinciale Ottavio Sanna, hanno illustrato le iniziative politiche avanzate dal Partito e dall’assessorato, all’interno della Giunta Pigliaru, per favorire la partecipazione preferenziale delle imprese sarde agli appalti pubblici. «Stiamo preparando una serie di atti amministrativi e normativi in questo senso – ha detto l’assessore – a partire dalla nuova legge regionale sugli appalti pubblici, che prevede l’istituzione di un osservatorio regionale degli appalti che sarà uno strumento importantissimo per monitorare l’andamento delle gare e dell’esecuzione dei lavori. Per evitare che la maggior parte degli appalti sia appannaggio di organizzazioni specializzate della Penisola bisogna agire su più fronti. Innanzitutto istituire forme di premialità che favoriscano le imprese sarde. Uno strumento efficace sarà l’albo di solidarietà civile delle imprese, al quale si registreranno i punteggi acquisiti per la partecipazione volontaria a lavori di pubblica utilità e in situazioni di emergenza».

«Nell’alluvione dei Olbia – ha detto ancora Maninchedda – abbiamo avuto un esempio di come numerose imprese abbiano partecipato gratuitamente ai primi interventi di ricostruzione. L’albo di solidarietà civile assegnerebbe a quelle imprese dei vantaggi per la partecipazione ad appalti pubblici. Un’altra forma di premialità riguarderà le imprese che forniscano materiali e personale “a km 0”, ossia in prossimità del cantiere». La Regione istituirà inoltre l’Atto Unico di regolazione sulle forniture in economia ed un albo dei fornitori collegato.

Altre iniziative riguardano la partecipazione delle imprese agricole in interventi diretti, senza passare per gare nazionali di appalto, per la mitigazione del rischio idrogeologico, applicando il decreto governativo 228 del 2001.

Sulla crisi delle imprese edili collegata al problema abitativo della città di Sassari è intervenuto il coordinatore provinciale di Sassari, Ottavio Sanna, il quale ha proposto fra le altre cose l’attivazione di politiche di housing sociale. «Si potrebbero finanziare ristrutturazioni nel centro storico – ha detto Sanna – da preferire a nuove costruzioni per l’edilizia popolare, con l’istituzione di fondi pubblici patrimoniali che sarebbero alimentati dai canoni agevolati di locazione, ma anche istituire dei concorsi che prevedano la partecipazione di finanziatori privati, i quali, collegati con fondi finanziari Avrebbero le garanzie derivate dagli affitti a canone agevolato in parte sostenuti da denaro pubblico».

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