Due milioni di euro per completare il nuovo Mattatoio di Sassari
Aggiudicato l’appalto. La struttura sarà punto di riferimento per più comuni del nord ovest della Sardegna. Già spesi 5,3 milioni di euro
Sassari. Era il 1997 quando prese il via l’iter per la realizzazione del nuovo Mattatoio di Sassari. La vecchia struttura cittadina di via Zanfarino non era più a norma da anni e il nord ovest Sardegna aveva necessità di un diverso punto di riferimento per le operazioni di macellazione delle carni, che fosse all’avanguardia ed anche facilmente raggiungibile. Si scelse così l’area di Truncu Reale, accessibile da Sassari e Porto Torres tramite la “camionale” a quattro corsie, ovvero il nuovo tracciato della SS131.
«Nell’ottobre del 2014 abbiamo bandito la gara d’appalto per il completamento del nuovo Mattatoio. Nei giorni scorsi la commissione incaricata ha valutato le offerte presentate», ha spiegato venerdì mattina ai consiglieri comunali della IV Commissione permanente (Lavori Pubblici e Manutenzioni), presieduta da Franco Era (Centro Democratico), l’assessore ai Lavori Pubblici Ottavio Sanna. Il primo appalto risale al 2000: furono realizzate al piano terra le opere edili relative alle linee di macellazione. Dopo i primi collaudi, su un progetto preliminare del 2006, a partire dal 2008 è stato fatto un secondo appalto integrato i cui lavori si sono conclusi, in maniera travagliata, nel 2012 dopo una variante in diminuzione con l’esclusione di alcuni lavori che, adesso, sono stati inseriti in quest’ultimo appalto.
Per i lavori di completamento sono a disposizione due milioni di euro (iva compresa) ed a regime il mattatoio garantirà 84mila capi macellati all’anno, tra bovini, ovini e suini, con un’apertura media di 3-5 giorni. In origine era prevista la macellazione degli struzzi, poi accantonata, mentre rimangono esclusi gli equini ed il pollame. Questo appena assegnato è l’ultimo appalto, aggiudicato in via provvisoria (si sta procedendo con le verifiche amministrative) all’ati (la Cogemat di Catania, che già aveva in carico il cantiere) che adesso avrà il compito di completare la struttura, costata finora 5,3 milioni di euro, a cui si aggiungeranno i due del nuovo appalto, portando la spesa complessiva a circa 7 milioni di euro. Mancano ancora opere edili ed elettriche, oltre alle forniture di frighi e di componenti della macellazione. E si interverrà anche nell’area esterna. I lavori di completamento dovranno essere conclusi entro 400 giorni.
«In corso d’opera ci si è accorti che c’erano alcune lavorazioni che andavano potenziate ma nel giro di un anno dovrebbe essere tutto concluso. Il problema poi sarà la gestione: l’Amministrazione dovrà ragionare anche sul futuro», ha aggiunto Ottavio Sanna. Ai lavori della Commissione hanno assistito anche tre consiglieri della Circoscrizione unica dell’agro.
«Il mattatoio di Truncu Reale è una struttura di grande importanza per Sassari ma anche per i paesi del circondario», ha detto il presidente della Commissione, Franco Era. «Sì, però io ricordo che qua stiamo andando avanti con il discorso del nuovo mattatoio dal 1985», ha aggiunto il decano del Consiglio comunale, Tonino Falchi (Upc), memoria storica di Palazzo Ducale. «Ricordiamoci che si tratta di una delle opere incompiute dell’Amministrazione Ganau. Quando noi del centrodestra finimmo il mandato di Nanni Campus nel 2005 il cantiere del mattatoio era ben avviato. Poi con Ganau abbiamo avuto un rallentamento. La domanda che però faccio è una in particolare: c’è una sorveglianza? In passato uno dei problemi sono stati i furti di materiale, in particolare i cavi elettrici, da parte dei rom», ha chiesto Giancarlo Carta (Forza Italia).
E in effetti la struttura del nuovo mattatoio si presenta con diverse parti che sembrano avere perso cammin facendo pezzi o componenti. Dovrà essere sistemato l’impianto elettrico, mentre gli infissi si presentano nuovi. Una squadra di barracelli garantisce la vigilanza al nuovo mattatoio, anche se gli spazi non sono il massimo sul piano dell’accoglienza, seppure provvisoria. In alcune stanze sarà necessario rifare l’intonaco, tanta è l’umidità che si è accumulata. Rimangono le tracce dei guano dei colombi, memoria di quanto mancavano le finestre e gli uccelli entravano liberamente. Per il resto, i macchinari per la lavorazione degli animali sono piazzati, anche se mancano ancora i ganci e altri strumenti. Andranno completate le celle frigo e si dovranno riaprire diversi accessi attualmente murati per impedire l’ingresso di ladri e vandali.
Al sopralluogo di questa mattina è intervenuto il responsabile del procedimento, l’ingegner Pierpaolo Piroddi. Una volta completati i lavori, si spera di poter ottenere una struttura funzionale, che avrà una potenzialità più che sufficiente rispetto a quanto chiesto dal mercato. Adesso si dovrà ricevere la progettazione esecutiva (entro 60 giorni) da parte della ditta vincitrice (con la quale potrà essere stipulato il contratto vero e proprio), in quanto si tratta di un appalto integrato. E poi riprenderanno i lavori. (Luca Foddai)
© riproduzione vietata




















