Dinamo solo applausi
L’impresa contro Cremona esempio di compattezza e orgoglio. Il punto di Aldo Gallizzi

Non era facile, anzi, era quasi impossibile. Dopo due settimane di quarantena, senza allenamenti di squadra, senza tiri a canestro e con il roster decimato dalle assenze, aspettarsi una vittoria sarebbe stato quantomeno azzardato. E invece, dopo un primo quarto passato comprensibilmente a ritrovare un minimo di misure (vedere Bendzius smattonare da tre ha la stessa frequenza dello sbarco sulla luna) e a rompere il fiato, nei secondi dieci minuti, la decimata truppa di coach Poz ha raso al suolo una presuntuosa Cremona con un parziale di 30 a 13 che ha di fatto incanalato il match, nonostante la stanchezza dei sassaresi e la tardiva reazione dei lombardi, abbiano messo un po’ di pepe al finale. Presuntuosa sì, la Vanoli magari inconsciamente lo è stata, pensando forse di avere vita facile contro una squadra chiusa in casa da due settimane. Ma la Dinamo ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatta, trovando una straordinaria compattezza e grandi risposte da chi ieri ha dovuto fare gli straordinari. Su tutti Massimino Chessa, catapultato in quintetto per la contemporanea assenza dei due play Spissu e Katic, per non parlare del MVP di giornata, Kruslin, che con due triple consecutive nel finale, quando la Vanoli si era portata a sole cinque lunghezze e con una gran difesa sull’infuocato Mian, ha chiuso di fatto la contesa. Ma uguale peso e importanza la hanno avuta Bilan, l’ex di giornata Happ, Jason Burnell (vicinissimo alla tripla doppia) e Gentile, arrivato stremato nel finale, ma assoluto protagonista con le sue capacità in entrambi i lati del campo.
I due punti servivano, soprattutto per il morale non certo altissimo, sia per via della quarantena e sia per via delle precedenti tre sconfitte consecutive che i biancoblù avevano inanellato con Saragozza, Varese e Nymburk. Certo è che il tour de force al quale si dovrà sottoporre la Dinamo non sarà facile da affrontare se il roster non tornerà al completo, con i vari Spissu, Katic e l’infortunato Treier ad iniziare dal match di martedì a Saragozza che sarebbe comunque stato tostissimo anche con la squadra al completo e in perfette condizioni. La speranza è dunque quella di riuscire a recuperare qualcuno degli indisponibili, quantomeno per allungare leggermente le rotazioni e consentire di far rifiatare i sette uomini che contro la Vanoli hanno fatto gli straordinari. Nelle prossime ore se ne saprà di più.
Aldo Gallizzi









