Dinamo ko: l’Orlandina passa al Palaserradimigni

Un’altra prestazione negativa dei biancoblù. Il coach Pasquini mette a disposizione l’incarico ma presidente e squadra respingono le dimissioni

DinamoCremonaSassari. Alla Dinamo non bastano cinque giocatori in doppia cifra, con Bamforth a 26 punti: al PalaSerradimigni passa Capo d’Orlando per 81-88. Gli ospiti sono stati costantemente in vantaggio, a parte alcuni minuti nella prima frazione. Al Banco di Sardegna sono mancati gioco e convinzione. Elementi che non si sono visti a Sassari e che sembrano ormai merce rara tra i biancoblù. Una prestazione deludente insomma, nonostante un piccolo tentativo di rimonta nell’ultimo quarto. Il passivo insomma poteva essere ben più alto. Ma il punto non è questo. Così non si può continuare. Tanto che al termine della gara il coach Federico Pasquini è stato chiaro: «Metto a disposizione il mio incarico». Ma presidente e squadra hanno respinto le dimissioni.

DinamoCremonaSardara
DeVecchi e il presidente Stefano Sardara

«Contrariamente a quella che è l’abitudine comune del club di tenere al proprio interno le vicende societarie ritengo sia corretto condividere con voi cosa è successo dopo la partita», ha detto il presidente Stefano Sardara presentandosi in sala stampa. «Al termine del match coach Federico Pasquini ha rassegnato le dimissioni perché riteneva che, sia per l’economia sia per il bene del club, fosse giusto dare una smossa alla squadra. Il compito del presidente è quello di verificare tutte le soluzioni e vi dico onestamente che io non avrei mai pensato di cambiare il coach, perché quando si inizia un percorso bisogna portarlo avanti con convinzione e l’abbiamo fatto nei momenti passati, lo rifarei oggi e anche domani. Quindi ho parlato con la squadra spiegando in maniera trasparente le intenzioni dell’allenatore e aggiungendo che da parte mia non c’era nessun tipo di problema: se avessero voluto seguire questa strada li avrei seguiti ma con un punto fermo e cioè che da domattina avremmo dovuto cambiare atteggiamento, perché con questo timore non si va nessuna parte. Hanno parlato tra loro e dopo un lungo faccia a faccia mi hanno comunicato che la squadra è una, la barca è la stessa e si va avanti tutti insieme. Quindi ho respinto le dimissioni di Federico Pasquini, si procede in questa direzione tutti insieme e si troveranno le soluzioni adatte. Voglio ringraziare doppiamente Federico per la scelta che ha fatto perché lui non pensava di essere il problema ma voleva provare a essere la soluzione: ci vuole grande coraggio a fare un gesto del genere che dimostra un grande affetto per il club, e lui ne ha da vendere».

Il capitano Jack Devecchi ha aggiunto che «il presidente nello spogliatoio ci ha spiegato la situazione, noi abbiamo parlato e non c’è stato un solo giocatore che volesse Federico fuori dalla panchina. Siamo tutti consapevoli che non lo stiamo ripagando con la giusta grinta alla fiducia che ci dà ogni partita. Sappiamo che non stiamo rendendo al 100 per cento ma neanche al 70 per cento, abbiamo dimostrato in alcune partite che se giochiamo con entusiasmo e voglia di fare possiamo davvero fare bene. Lo sappiamo e siamo consapevoli, e nessuno di noi ritiene che sia un problema tecnico ma di noi giocatori che non stiamo rispondendo come si deve alla fiducia che ci stanno dando il coach e lo staff tecnico che lavorano al massimo e ci ascoltano sempre per trovare sempre nuove soluzioni. Questo è quello che è emerso dalla riunione in spogliatoio: tutti noi giocatori – compreso Rok che oggi non c’era – vogliamo uscire da questa situazione insieme a Federico e allo staff tecnico e ripagarli dell’energia e dell’entusiasmo che ci danno ogni giorno. Dobbiamo tutti dare di più a partire da me, stiamo rendendo sotto le nostre potenzialità: da domattina si torna a lavorare a testa bassa, piegando le gambe e mettendo il sedere per terra».

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