Dinamo: il lavoro e la disponibilità di tutti, indispensabili per inserire Bilan

Il centro croato non è ancora a suo agio ma i compagni ora devono adattarsi in fretta. Ieri sconfitta all’overtime contro Reggio 85-81. Il punto di Aldo Gallizzi

Miro Bilan al Palaserradimigni nel 2021 (archivio Sardegnadies)

Un’altra sconfitta al fotofinish, un’altra sconfitta che lascia rammarico, quanto e più di quella subita solo una settimana fa con Tortona, un’altra sconfitta che rimette completamente in discussione tutte le certezze che il Banco aveva faticosamente raggiunto prima dell’arrivo di Miro Bilan. Dire che il giocattolo si è rotto è esagerato, ma di sicuro è sfuggito dalle mani e sbattendo per terra, qualche pezzetto è finito sotto il frigorifero. Ebbene sì, SuperMiro, giocatore che non si può neanche lontanamente mettere in discussione, ma che avrà bisogno di tempo e della disponibilità dei compagni, prima di riuscire ad inserirsi nei meccanismi di una squadra che con la coppia di lunghi Mekowulu-Diop, dopo mesi di sofferenze aveva finalmente raggiunto intesa a chimica. Bilan è stata un’opportunità che comprensibilmente la società ha voluto prendere al volo, ma è capitata sul più bello e questo ha creato problemi. La Dinamo prima correva molto in campo aperto e i pick and roll di Robinson stavano esaltando l’atletismo dei lunghi. Con Bilan, anche e soprattutto Robinson (anche lui ha perso efficacia) sta cercando di adattarsi alle caratteristiche del suo nuovo big man, ma per il momento i risultati non stanno portando dividenti. Bilan è più un giocatore di posizione, in post basso può fare la differenza, sia mettendosi in proprio che attirando i raddoppi e scaricando sui tiratori e la squadra ora è chiamata a lavorare in questo senso. Con Mekowulu, il gioco in post basso non era contemplato, per caratteristiche. Ieri qualche scarico dentro fuori si è visto e si è potuto verificarne l’efficacia, ma nel complesso le difficoltà sono emerse in modo palese e a pagarne pegno è stata tutta la squadra, con equilibri saltati e parecchie incomprensioni su chi deve fare cosa. Palle perse banalmente in attacco con passaggi finiti nelle prime file del parterre, totale confusione a rimbalzo, soprattutto offensivo, chiave assoluta della sconfitta (14-2 per Reggio Emilia) con il taglia fuori questo sconosciuto. L’energia e la voglia di Reggio hanno fatto la differenza, dopo una partita che la Dinamo aveva sempre dato la sensazione di poter alla fine far sua. Cinciarini e Strautins, con tutto il rispetto non Curry e Lebron, hanno portato al bar tutta la difesa biancoblù, dominando letteralmente nella volata finale. L’energia e la voglia dicevamo e qui Bilan non c’entra niente, almeno nel finale i sassaresi l’avrebbero dovuta gettare sul parquet, cosa che non hanno fatto. Questo è ciò che ha maggiormente deluso e che lo staff dovrà analizzare, in quanto a Bilan e al suo coinvolgimento, solo il lavoro quotidiano in palestra e la disponibilità dei compagni, gli consentiranno di poter mettere le sue qualità al servizio della squadra e il tempo a disposizione non è tanto, la classifica non aspetta e l’obiettivo play off è ancora ben lontano da essere raggiunto.

Aldo Gallizzi

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