Dall’Egitto alla Sardegna romana, per ricordare Ercole Contu
Cento anni fa nasceva il grande archeologo. Lunedì alle 17 conferenza alla Biblioteca Universitaria di Sassari
Sassari. Lunedi 17 giugno alle 17 la Biblioteca Universitaria del Ministero della Cultura in piazza Fiume a Sassari ospiterà, per il ciclo “Nulla dies sine linea. Ricordo di Ercole Contu nel centenario della nascita (1924-2024)”, la conferenza “La scoperta dell’altare di Bubastis e i culti isiaci, dall’Egitto alla Sardegna romana”. L’archeologo Alberto Gavini per l’occasione sarà introdotto da Paola Ruggeri, con gli interventi di Attilio Mastino e Stefano Giuliani.
L’iniziativa è inserita nel ciclo “Nulla dies sine linea”, che celebra il centenario della nascita di Ercole Contu ripercorrendone le principali scoperte con conferenze, manifestazioni e attività per il pubblico, in modo da tenerne vivo il ricordo. A tenere la conferenza sarà Alberto Gavini, laureato in Epigrafia latina e dottore di ricerca all’Università di Sassari, perfezionato all’Università di Barcellona, attualmente ricercatore di Storia Romana all’Università di Sassari. Le sue tematiche di ricerca sono legate alle province occidentali del Mediterraneo, con particolare attenzione alla diffusione dei culti orientali.
Sarà illustrata quella che è la più importante scoperta di Ercole Contu per il periodo romano, l’ara di Bubastis, rinvenuta negli scavi del 1967 delle Terme Centrali della Colonia di Turris Libisonis, l’odierna Porto Torres. Realizzata in marmo, venne dedicata nell’anno 35 d.C. dal sacerdote Caius Cuspius Felix alla dea egizia Bubastis, identificata con la dea gatto Bastet. Sarà l’occasione per approfondire i culti isiaci e la loro diffusione dall’Egitto alla Sardegna romana.