Champions League, il livello degli arbitri è da coppa del nonno

Dinamo fuori dall’Europa grazie alle nefandezze degli uomini in grigio. Il punto di Aldo Gallizzi

Il coach della Dinamo Gianmarco Pozzecco

Chiariamo un concetto, parlare degli arbitri, chiamarli in causa e usarli come capro espiatorio è da perdenti lamentosi e spesso serve a scaricare a terzi le proprie responsabilità, ma come tutte le cose, esistono le eccezioni. Qui non si vuole parlare di arbitraggi mirati a far fuori la Dinamo dall’Europa, di complotti o chissà quali magheggi (non vogliamo crederci) ma semplicemente di arbitri da coppa del nonno che con il loro scarsissimo livello e i loro evidenti errori hanno di fatto contribuito in maniera pesantissima a far chiudere con due turni di anticipo la loro annata oltre confine a Poz e ai suoi ragazzi. E come ha giustamente sottolineato l’allenatore sassarese, se si vuol far crescere la credibilità di questa competizione, non si può prescindere dal livello degli arbitri. Sì perché, se esistono giocatori che a certi livelli non sono in grado di fare bella figura, lo stesso discorso vale per chi le partite è chiamato a dirigerle. Gli arbitri non sono tutti uguali, ci sono quelli bravi, ma ci sono anche quelli con le orecchie lunghe e grandi. E dopo le nefandezze di Nymburk, ieri è arrivata puntuale la replica a Bamberg, dove, proprio come in accaduto in Repubblica Ceca negli ultimi minuti di gara, quelli decisivi quando si gioca punto a punto i signori in grigio sono saliti in cattedra, buttando fuori strada una Dinamo fino a quel momento encomiabile. Una Dinamo che ha lottato contro tutto e tutti, covid, infortuni, arbitri appunto. Una Dinamo che ieri aveva condotto la gara per 37 minuti nonostante le assenze di Spissu, Katic e Kruslin, una Dinamo che, parole del Poz nel dopo gara, avrebbe meritato di essere eliminata solo esclusivamente per demeriti propri. Così non è stato e onestamente, l’uscita di scena dalla competizione, brucia più che altro per come è avvenuta, perché al lato pratico, facendo due conti e pesando il tutto, a questo punto potrebbe non essere necessariamente una cosa negativa concentrarsi esclusivamente sul campionato. Un campionato nel quale i sassaresi sono rimasti insabbiati, causa rinvii per covid e che li vedrà in campo domani al PalaSerradimigni contro la Virtus e per la quale dovrebbero (il condizionale è d’obbligo dal momento che non sono arrivate comunicazioni ufficiali dalla società) essere arruolabili Spissu e Katic.

Aldo Gallizzi

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