Champions League, il livello degli arbitri è da coppa del nonno
Dinamo fuori dall’Europa grazie alle nefandezze degli uomini in grigio. Il punto di Aldo Gallizzi

Chiariamo un concetto, parlare degli arbitri, chiamarli in causa e usarli come capro espiatorio è da perdenti lamentosi e spesso serve a scaricare a terzi le proprie responsabilità, ma come tutte le cose, esistono le eccezioni. Qui non si vuole parlare di arbitraggi mirati a far fuori la Dinamo dall’Europa, di complotti o chissà quali magheggi (non vogliamo crederci) ma semplicemente di arbitri da coppa del nonno che con il loro scarsissimo livello e i loro evidenti errori hanno di fatto contribuito in maniera pesantissima a far chiudere con due turni di anticipo la loro annata oltre confine a Poz e ai suoi ragazzi. E come ha giustamente sottolineato l’allenatore sassarese, se si vuol far crescere la credibilità di questa competizione, non si può prescindere dal livello degli arbitri. Sì perché, se esistono giocatori che a certi livelli non sono in grado di fare bella figura, lo stesso discorso vale per chi le partite è chiamato a dirigerle. Gli arbitri non sono tutti uguali, ci sono quelli bravi, ma ci sono anche quelli con le orecchie lunghe e grandi. E dopo le nefandezze di Nymburk, ieri è arrivata puntuale la replica a Bamberg, dove, proprio come in accaduto in Repubblica Ceca negli ultimi minuti di gara, quelli decisivi quando si gioca punto a punto i signori in grigio sono saliti in cattedra, buttando fuori strada una Dinamo fino a quel momento encomiabile. Una Dinamo che ha lottato contro tutto e tutti, covid, infortuni, arbitri appunto. Una Dinamo che ieri aveva condotto la gara per 37 minuti nonostante le assenze di Spissu, Katic e Kruslin, una Dinamo che, parole del Poz nel dopo gara, avrebbe meritato di essere eliminata solo esclusivamente per demeriti propri. Così non è stato e onestamente, l’uscita di scena dalla competizione, brucia più che altro per come è avvenuta, perché al lato pratico, facendo due conti e pesando il tutto, a questo punto potrebbe non essere necessariamente una cosa negativa concentrarsi esclusivamente sul campionato. Un campionato nel quale i sassaresi sono rimasti insabbiati, causa rinvii per covid e che li vedrà in campo domani al PalaSerradimigni contro la Virtus e per la quale dovrebbero (il condizionale è d’obbligo dal momento che non sono arrivate comunicazioni ufficiali dalla società) essere arruolabili Spissu e Katic.
Aldo Gallizzi









