Celebrata anche a Sassari la 69ª Giornata del Medico
Cerimonia nell’aula magna dell’Università. Hanno giurato 91 nuovi iscritti. Premiati i medici per i 50 anni dalla laurea

Sassari. Giovedì pomeriggio, alla vigilia della festa del protettore dei medici San Luca (che cade il 18 ottobre), l’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Sassari ha celebrato la 69ª Giornata del medico.
Dopo i saluti del presidente dell’Ordine provinciale, Nicola Addis, è intervenuto l’arcivescovo Gian Franco Saba, che ha espresso gratitudine «per il lavoro medico svolto in un momento complesso di grandi sfide e cambiamenti, un’occasione di crescita per tutti». Addis ha quindi parlato della riforma sul numero chiuso per l’accesso agli studi di medicina, ricordando che la nuova norma prevede l’accesso, nel 2030/32 (a conclusione dell’iter di studi universitari avviati nel 2024), di circa 20mila figure professionali a fronte dell’uscita dal mercato del lavoro di poco più di 7mila pensionati. «Numeri che non garantiranno un posto di lavoro ai futuri medici». Addis ha proseguito esprimendo solidarietà ai carabinieri per la morte accidentale sulla strada di un collega e ha chiesto un minuto di raccoglimento per i medici scomparsi nel corso dell’anno. Con un caloroso “Forza Paris” sono stati salutati i militari della Brigata Sassari, che sotto il comando del generale Stefano Messina sono impegnati nella missione di pace Unifil in Libano, esposti ai bombardamenti israeliani. Il presidente dell’Ordine ha concluso con gli auguri ai colleghi anziani premiati e un consiglio ai neodottori: «Tenete sempre presente il codice deontologico, come se fosse la vostra Bibbia, e non dimenticate di prendervi cura del paziente e non solo della sua patologia, la differenza tra un medico e l’intelligenza artificiale è l’umanità».
Della carenza di medici odontoiatri ha parlato invece Carlo Azzena, presidente della commissione dell’albo. «I 1500 laureati in Italia sono insufficienti – ha detto Azzena –, ma questo deve essere un incoraggiamento per i nuovi odontoiatri che troveranno sicuramente un lavoro. A loro si chiede di non dimenticare la sanità pubblica che, nonostante i continui tagli, continua ad essere un’eccellenza in Europa».
Braccia aperte per i neolaureati all’Aou sassarese, come ha rimarcato il direttore generale Antonio Spano: «La nostra azienda è pronta ad accogliervi, abbiamo esperienza e tecnologia all’avanguardia, ma abbiamo bisogno di tutti voi».
Pierpaolo Terragni, presidente del corso di laurea in Medicina e chirurgia dell’Università di Sassari, ha raccomandato ai neodottori di amare la professione, mettendo al centro dell’attività medica la cura del paziente.
«Siete ricercatissimi, avete molte opportunità», ha invece esordito Angela Spanu, direttrice del Dipartimento di Medicina e Chirurgia. «È un periodo più complicato del passato, ma l’entusiasmo che vi ha spinto a laurearvi vi sosterrà anche nella scelta migliore per il futuro», ha aggiunto.
La cerimonia è quindi entrata nel vivo con la consegna della medaglia d’oro ai 28 medici che hanno tagliato nel 2024 il traguardo dei 50 anni dalla laurea ed è proseguita con la chiamata degli 87 medici chirurghi e dei 4 odontoiatri che si sono iscritti all’Ordine dei medici nell’anno in corso. Ad ognuno è stato consegnato il codice deontologico dei medici.
Prima del fatidico “Lo giuro” pronunciato da giovani e anziani in coro è stato letto il giuramento professionale dai neodottori più giovani: Francesca Nieddu per i medici chirurghi e Giuseppe Doneddu per gli odontoiatri, con l’ausilio della decana premiata Francesca Carta.
L’intera cerimonia è stata ripresa in diretta streaming e trasmessa sui canali social.









