Campus: «Dobbiamo riscoprire la meraviglia della Faradda»
Il sindaco richiama tutti a una maggiore compostezza alla Discesa del 14 agosto. Presentato il calendario: non ci saranno Arrostita e Fuochi d’artificio. L’intervista

Sassari. «La Faradda è una delle più antiche processioni rituali che esistono in Italia e nel mondo. Deve tornare a essere la processione che si conclude con lo scioglimento del Voto il 14 agosto e non il giorno dopo. Ma soprattutto non può essere la faida politica, il gusto di fare una corrida. Non lo dico perché io abbia paura dei fischi, non mi devo costruire un’immagine politica. Ma mi piange il cuore quando vedo certi comportamenti. La Discesa è una festa patrimonio dell’umanità che deve essere una festa. Torniamo insomma alla vera tradizione». Il sindaco Nanni Campus lo ha ribadito questa mattina in Sala Giunta a Palazzo Ducale, in occasione della presentazione del calendario degli eventi legati alla Faradda del 14 agosto. Al suo fianco l’assessora alla Cultura e alle Politiche educative Rosanna Arru e la funzionaria del Settore Cultura Elisa Fiori.
Quest’anno ci saranno alcune novità, per la verità necessarie viste alcune variazioni al bilancio comunale. Una su tutte: niente Arrostita. L’evento culinario curato dai circoli cittadini e ormai presente da circa 25 anni (fu introdotto in forma inizialmente molto più sobria rispetto al recente passato negli anni del sindaco Franco Borghetto e poi stabilmente con Anna Sanna. aggiornamento: fu introdotta nel 1998 da Anna Sanna) nei giorni che precedono la Faradda stavolta non ci sarà. «Gli interventi di assestamento di bilancio ci consentiranno di reperire soldi per le mense scolastiche (che così potranno partire quindi regolarmente il 1 ottobre, ndr) e di coprire in parte le esigenze immediate delle manutenzioni ma non c’è la possibilità di sostenere gli eventi del Ferragosto sassarese», ha spiegato il primo cittadino. Tra l’altro, 23 mila euro previsti per il Ferragosto sono stati invece utilizzati per la Cavalcata dello scorso maggio. «Mi è stato presentato un prospetto con la necessità di coperture finanziarie assolutamente improponibile». Mancano, rispetto al 2018 (per poter ripetere gli stessi eventi), oltre 100 mila euro. Saranno così tagliati Arrostita della Faradda e anche i fuochi d’artificio del 16 agosto, per 73489 euro. Solo per la sicurezza e per palchi e stand erano previsti 48739 euro. Non solo: verrà drasticamente ridimensionato il buffet di Palazzo di Città del 14 agosto, che era previsto per 9 mila euro. «Ho valutato che tutta questa spesa fosse un po’ sproporzionata per i sacrifici che dobbiamo chiedere ai cittadini. A Sassari si dice che è tutto tradizione. Ma il buffet ho ritenuto fosse abbastanza offensivo. Spenderemo mille euro e ridimensioneremo anche gli inviti, da 2 mila a poco più di un centinaio», ha detto ancora il sindaco Nanni Campus. «E nonostante questi tagli mancavano ancora 4 mila euro che abbiamo preso con la manovra di bilancio», ha proseguito. «Mi sembrava tutto abbastanza immorale. Siamo in sofferenza su mense e servizi sociali». E in effetti spendere oltre 70 mila euro per l’allestimento dell’Arrostita non sarebbe stato giustificabile. Difficile insomma contestare la decisione. Per i prossimi anni invece si vedrà. Magari facendo ricorso a qualche sponsor, anche per gli altri eventi legati ai Candelieri.
Il messaggio del resto è chiaro e anche ciò è difficilmente contestabile. «Dico questo: se qualcuno si lamenterà dell’assenza di arrostita e fuochi, non venga neanche a sciogliere il Voto», ha detto ancora Campus. No inoltre alle contestazioni all’Amministrazione comunale che negli ultimi anni hanno superato il limite. Migliaia di turisti vengono a vedere la processione, perché questo è la Faradda. «Non certo ad assistere a bevute di birra o a lanci di uova (come accadde venti anni fa al sindaco Anna Sanna, ndr). Sono rimasto sconcertato per quello che ho visto negli ultimi anni. Gente spaventata, persone che si sono allontanate per paura di incidenti». La tradizione del contestare si riferiva al momento dell’uscita del sindaco da Palazzo di Città. Ma non esiste che lungo tutto il percorso si continui a insultare. «A Sassari abbiamo una bellissima processione, per certi versi commovente, che è quella della Madonnina, senti la città che partecipa. Ecco, con la Faradda abbiamo un qualcosa di meraviglioso da secoli e la dobbiamo sporcare per fare la corsa dei tori? Penso che sia dovere di Comune, Intergremio e Curia trovare una soluzione. Si può davvero riportare a una bellezza unica la nostra Festha manna, riscoprendo la spiritualità anche da parte del pubblico che qua a Sassari si è persa completamente a differenza invece di quello che ho visto per esempio a Gubbio».
«Occorre rileggere una festa che è religiosa ma che ha anche una valenza storica. Dobbiamo riscoprirla spogliata di tutte le cose che distraggono. Questo anche da un punto di vista turistico, per un percorso strutturato», ha ricordato l’assessora Rosanna Arru.
Infine una nota per il brindisi “A zent’anni” a Palazzo di Città. Il vino sarà offerto dalla Coldiretti, come un ridotto buffet per le autorità. La San Martino invece metterà a disposizione l’acqua per i portatori.
Gli eventi. Anche per l’edizione 2019 il 5 agosto i Piccoli Candelieri dalle 18 sfileranno lungo il consueto percorso da Porta Sant’Antonio fino alla piazza della chiesa di Santa Maria di Betlem. L’iniziativa è promossa dall’Intergremio in collaborazione con il Comune di Sassari ed è dedicata ai giovanissimi aspiranti portatori e tamburini. Il 10 si prosegue con la sfilata dei Candelieri Medi, da largo Cavallotti fino a piazza Santa Maria. Lunedì 12 agosto la banda musicale Luigi Canepa si esibirà alle 21 nella piazza del Comune con il “Concerto per i Candelieri”, mentre la sera successiva, il 13, alle 20, nella stessa piazza (un ritorno quindi al suo luogo naturale dopo le ultime edizioni proposte in piazza Santa Caterina) ci sarà la cerimonia di premiazione del Candeliere d’Oro, d’Argento e d’Oro speciale (un ritorno alla tradizione: non ci sarà più il Candeliere di Bronzo, introdotto dall’Amministrazione Sanna).
Il 14 agosto la festa dei Candelieri inizierà al mattino, come da tradizione, con la vestizione dei ceri votivi che avviene secondo un preciso rituale, nella sede del gremio o in casa dell’obriere di Candeliere, il gremiante che ha l’onore e l’onere della responsabilità del grande cero ligneo. Dalle 9 sarà possibile visitare le sedi, facilmente riconoscibili dagli stendardi che raffigurano il candeliere di riferimento e che si trovano all’ingresso.
Alle 10 il sindaco accoglierà a Palazzo Ducale il gremio dei Massai. Accompagnato dalla banda, il corteo si dirigerà a Palazzo di Città dove al piano superiore, nella sala di rappresentanza, quella che anticamente ospitava il primo cittadino, si terrà la vestizione della bandiera da parte del gremio. Subito dopo i Massai la esporranno dal balcone (fino al momento del brindisi “A zent’anni” della sera). Qui, a Palazzo di Città, avverrà anche il saluto agli ex sindaci. La scelta di spostare il tradizionale incontro è stata fatta per dare un maggior valore all’evento.
Alle 18, da piazza Castello, partirà la lunga processione con gli undici candelieri, che, a notte fonda, terminerà nella chiesa di Santa Maria di Betlem con lo scioglimento del Voto.
Luca Foddai








