Cala il sipario sulla 17ª edizione del Festival di musica da camera Bosa Antica

Assegnato l’omonimo premio al soprano Elisabetta Scano, docente della masterclass di canto

Gavino Murgia e Marcello Peghin al Festival Bosa Antica.jpg

Bosa. È stata la cantante Elisabetta Scano a ricevere il premio dedicato al festival di musica da camera Bosa Antica, che ha chiuso il sipario domenica 14 luglio con la tradizionale consegna del celebre riconoscimento, quest’anno assegnato alla docente di canto che da due anni anima una delle masterclass estive rivolta a giovani musicisti. Oltre un centinaio i ragazzi che hanno partecipato ai corsi di perfezionamento musicale che caratterizzano l’evento bosano: pianoforte, violino, flauto, ensemble di violoncelli, ensemble di flauti e musica da camera, oltre a quella dedicata al metodo funzionale della voce. E sono stati proprio i giovani professionisti, «allievi di altissimo livello» come sottolineato dalla direttrice artistica del festival, Jana Bitti a distinguersi anche durante il concerto conclusivo, ospitato al chiostro del Carmelo, edizione 2024 caratterizzata dagli omaggi a Giacomo Puccini, nel centenario della sua morte, e al compositore e organista francese Gabriel Urbain Fauré. Felice intuizione da parte dell’Associazione Culturale Inter Artes di Sassari anche per la scelta di ospitare quest’anno la talentuosa promessa della lirica sarda Elena Schirru che ha incantato il pubblico nella serata dedicata a Puccini, accompagnata al piano da Manuele Pinna.

Madrina di questa fortunata 17^esima edizione, il funzionario diplomatico Silvia Costantini, a lei il ringraziamento da parte degli organizzatori per aver reso possibile uno degli eventi più apprezzati di questa edizione: il concerto al Castello Malaspina del sassofonista Gavino Murgia e del chitarrista Marcello Peghin che hanno incantato la notte bosana di lunedì 8 luglio con composizioni originali e brani della storia della musica, non solo jazz. Grande partecipazione alle iniziative del 12 luglio dedicate alle musiche e ai balli dell’800 con la sfilata lungo il centro storico bosano, curata dall’associazione Quiteria. Coinvolgente animazione da parte della Compagnia italiana di Teatro e Danza al chiostro del Carmelo, grazie all’iniziativa della maestra Livia Ghizzoni che durante le esibizioni delle danzatrici e danzatori della compagnia di Roma ha coinvolto il pubblico in coreografie tipiche dell’epoca. Serata conclusa con un quadro ottocentesco di musiche di Chopin eseguite dal pianista Luca Virgilio, ideatore del festival insieme a Jana Bitti. Successo per l’”Aperitivo tra gli ulivi” sul prato di via Allende nell’ultimo week end con un riuscitissimo connubio tra natura, vini selezionati e la piacevole musica dei gruppi da camera di Bosa Antica, diretti dal maestro concertatore Francesco Maria Moncher.

Grande spazio anche alla musica corale con il concerto inaugurale del 5 luglio ospitato nella cattedrale dell’Immacolata Concezione, aperta per la prima volta dopo gli interventi di restauro dal concerto della corale “Giacomo Rossini” e degli Juvenes Cantore di Sassari, diretti dal maestro Clara Antoniciello con i solisti Ludovica Cappai e Antonello Arca, accompagnati dall’organo di Fabio Frigato.

«Un ringraziamento speciale – sottolinea Jana Bitti – dobbiamo rivolgerlo ai bosani e a chi negli anni ha guidato questa comunità, non ultimo il nuovo assessore alla Cultura Marco Francesco Mannu che nonostante la recente nomina da parte del nuovo sindaco Alfonso Marras, è stato al nostro fianco, supportandoci in tutti gli eventi del festival».

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