Bandiere blu 2014, premiate sei località sarde
La Maddalena, Oristano, Palau, Quartu Sant’Elena, Santa Teresa e Tortolì conquistano l’ambito riconoscimento
Sono sei i comuni sardi che possono fregiarsi anche quest’anno dell’ambito vessillo “bandiera blu”. Il riconoscimento è andato a La Maddalena, Oristano, Palau, Quartu Sant’Elena, Santa Teresa e Tortolì. Un successo per la nostra regione che negli anni è passata progressivamente dalle due conquistate nel 2010, alle sette del 2013. Quest’anno una località in meno ma Palau, Santa Teresa e Tortolì sono riuscite a portare a casa due bandiere blu ciascuna. “Un traguardo che è anche un punto di partenza: in realtà l’Isola è tutta una bandiera blu” – ha affermato l’assessore regionale del Turismo Francesco Morandi che si è congratulato con le amministrazioni comunali premiate con il sigillo internazionale di qualità. Il premio, giunto alla 28esima edizione, è stato assegnato ieri a Roma dalla Fee (Fondazione per l’Educazione Ambientale), alle spiagge di sei comuni sardi sui 140 di tutto il territorio nazionale che hanno ottenuto il riconoscimento: Caprera per La Maddalena, Torre Grande di Oristano, ‘Palau vecchio’ e ‘Sciumara’ di Palau, ‘Poetto’ di Quartu Sant’Elena, Capo Testa ponente e Rena bianca’ di Santa Teresa e Lido d’Orrì e Cea per Tortolì. “È la testimonianza – ha aggiunto l’assessore Morandi – della crescente attenzione verso un turismo sostenibile e di qualità dell’Isola. La Sardegna, quanto a limpidezza delle acque marine e valore complessivo dei siti balneari, non teme confronti con nessuno. Non è un caso, inoltre, che tutte le località insignite del riconoscimento abbiano porti turistici che hanno intrapreso scelte di sostenibilità garantendo la qualità e la quantità dei servizi, erogati nella piena compatibilità ambientale”. L’edizione di quest’anno ha premiato i luoghi le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti, come stabilito dai risultati delle analisi che nel corso degli ultimi quattro anni, le Arpa (Agenzie regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del programma di monitoraggio condotto dal ministero della Salute in collaborazione con il ministero dell’Ambiente.