Assemblea di Confcooperative
Il 3 ottobre alla Camera di Commercio di Sassari. Il bilancio del Commissario Andrea Fora: «Nel Nord Sardegna numeri importanti nonostante la crisi»
Sassari. Centocinquanta cooperative aderenti, un fatturato aggregato di oltre 60 milioni di euro, 4.000 soci e 1.500 addetti: sono i numeri che la Confcooperative di Sassari e Olbia presenterà al mondo economico provinciale, nel corso dell’assemblea di rinnovo degli organi societari che si terrà venerdì 3 ottobre alle 9, presso la Camera di Commercio di Sassari. Il Commissario Andrea Fora, che ha guidato l’Associazione negli ultimi due anni, illustrerà lo stato di salute delle coop del Nord Sardegna, alla presenza dei vertici di Confcooperative: il presidente nazionale Maurizio Gardini, il vice presidente vicario Maurizio Ottolini, il direttore nazionale Giuseppe Maggi e la vice direttrice nazionale Fabiola di Loreto. All’incontro sono stati invitati anche l’assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda, il sindaco di Sassari Nicola Sanna, l’arcivescovo di Sassari Padre Paolo Atzei, i presidenti delle associazioni di categoria del territorio.
«La cooperazione sta rispondendo alla crisi con grande vigore – spiega Andrea Fora – anche se è necessaria maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali. Da un lato siamo in difficoltà per il ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione; dall’altro subiamo indirettamente il drastico taglio agli enti locali per lo sviluppo economico e le politiche sociali. Per questo chiediamo politiche che sostengano le imprese e il tessuto produttivo favorendo filiere integrate di sviluppo nel settore turistico, agroalimentare, ambientale».
Il Commissario Fora chiede maggiore attenzione verso il sistema degli appalti: «Sono diventate più frequenti le scorribande di imprenditori di dubbia provenienza anche nei nostri territori sardi. Certe dinamiche fanno il gioco di pubbliche amministrazioni in perenne lotta con i propri bilanci e che favoriscono offerte sotto i più decenti limiti contrattuali. Occorre un intervento forte, rigido e autorevole del sistema pubblico per contrastare questi fenomeni».
Un ruolo determinante continua a essere svolto dalle cooperative agricole: «Nella nostra regione come nel territorio nazionale le imprese di questo settore concentrano e commercializzano più della metà della produzione agricola primaria con percentuali che in alcuni casi raggiunge quote superiori al 90 per cento. Oggi la crisi impone l’attivazione urgente progetti di concentrazione, filiere produttive integrate, strumenti volti a incentivare l’internazionalizzazione. Anche su questo ci stiamo misurando per costruire un’associazione moderna ed efficace».
Nel corso dell’assemblea si parlerà anche di futuro: «La cooperazione si candida come forma imprenditoriale idonea per affrontare i nuovi mercati. Public utilities, servizi informatici, sanità territoriale, energia sono solo alcuni dei settori dove la cooperazione può coniugare finalità pubbliche partecipate e gestione imprenditoriale», conclude Andrea Fora.








