All’Ittiri Folk Festa ci saranno otto gruppi stranieri, Premio Zenìas alla Dinamo
La 40ª edizione è in programma dal 17 al 22 luglio. Anteprima ad Alghero e tappa finale a Sassari per la prima volta

Se l’anno scorso l’associazione Ittiri Cannedu ha festeggiato il mezzo secolo di vita, quest’anno l’altro traguardo importante lo taglia Ittiri Folk Festa: sarà infatti l’edizione numero 40 del festival internazionale del folklore. Il suo epicentro sarà ovviamente a Ittiri (dal 18 al 21 luglio) ma l’anteprima sarà ad Alghero (17) come è ormai tradizione da diversi anni, mentre la chiusura (22 luglio) si svolgerà per la prima volta a Sassari.
Un viaggio ininterrotto quello di Ittiri Folk Festa, simboleggiato dalla grafica, che ha consentito di fare incontrare culture e tradizioni di ogni parte del mondo con uno scambio proficuo, anche di amicizie, con i gruppi della Sardegna. Come sottolinea l’associazione «attraverso questo festival, speriamo di alimentare un movimento globale di curiosità e apprezzamento per le tradizioni popolari, facendo sì che ogni partecipante possa sentire il mondo a portata di mano, un passo di danza alla volta».
Non solo i momenti del ballo e delle musiche, ma anche tanti altri eventi culturali che arricchiscono la sei giorni organizzata da Ittiri Cannedu insieme al Comune di Ittiri. Giusto due esempi: la rievocazione storica della vita di Toiedda Meloni “La Pasionaria” (Associazione Ischiglias) e la rievocazione storica “Sant’Arrasa” (compagnia teatrale “Coros”). Una novità assoluta le tribune mobili davanti al Parco Missingiagu che consentiranno al pubblico di poter godere dello spettacolo di folklore come avveniva ai tempi del campo sportivo. Intanto è stata presentata domanda di registrazione del marchio Ittiri Folk Festa e Premio Zenias.

I gruppi ospiti. Saranno otto gruppi da quattro continenti. Dalle Americhe arrivano il Ballet Folclórico “Tusuy”di Arica (Cile), la Compañia Artistica “Aainjaa” di Bogotà (Colombia) e il Ballet Folklórico de la Universidad Autonoma de Cohauila (Saltillo, Messico). Dall’Asia e più precisamente da Taiwan arrivano il Nan Feng Performing Arts Troupedi Tainan City con la Chung Classical Orchestra. Dall’Africa Occidentale proviene il Ballet Folklorique “Oshala” (Benin). Per l’Europa ci sono lo “Schwung Steirischer”di Stiwoll (Austria), il Troy O’Herlihy Irish Dance Group di Cork (Irlanda) e FS Vagonárdi Propad (Slovacchia).
Tre gli ospiti dalla Penisola la Nazionale della Lega Italiana Sbandieratori, il gruppo musicale “Li Sandandonijre” di Penna Sant’Andrea (Abruzzo) e “Civita Mask” – Le maschere del Carnevale di Venezia.
La Sardegna sarà rappresentata dai gruppi provenienti da Tempio, Ovodda, Orosei, Villanova Monteleone, Samugheo, Thiesi, Sorgono, Cuglieri, Jerzu, Oristano, Bolotana, Sassari e naturalmente Ittiri.

Il festival è inserito tra gli eventi più significativi sia dalla Regione Sardegna sia dal programma Salude & Trigu della Camera di Commercio di Sassari.
«Quarant’anni sono il segno del radicamento di questa manifestazione che ormai è nel dna della nostra comunità che collabora con l’associazione Ittiri Cannedu e col Comune all’allestimento degli eventi – ha detto questa mattina Antonio Sau, sindaco di Ittiri, in apertura della conferenza stampa di presentazione nella sala consiliare della Camera di commercio di Sassari –. Abbiamo scommesso sulle nostre tradizioni e storia. La chiusura a Sassari è importante perché è il capoluogo della provincia».
Era presente anche il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia: «Per tanti anni la nostra città si è chiusa in sé stessa e gli effetti si sono visti. L’anno scorso Ittiri Folk Festa mi ha invitato e ora ospitiamo la chiusura perché bisogna aprirsi al territorio, soprattutto con eventi di grande valore come questo. Il nostro territorio deve essere unito. I risultati si ottengono insieme». Parole rilanciata dall’assessora alla Cultura del Comune di Sassari, Nicoletta Puggioni: «Fare rete, lavorare insieme significa dire che siamo pronti come Città Metropolitana a lavorare con gli altri Comuni. Il futuro è questo».
Antonella Viglietti, referente del network Salude&Trigu ha ricordato che «gli eventi della rete creata dalla Camera di Commercio di Sassari sono cento e prevedono anche missioni all’estero: a Parigi abbiamo portato ad esempio due coppie di Ittiri per il ballo. Pian piano le associazioni e i festival iniziano a collaborare, a presenziare anche agli altri eventi, a fare rete».
Il programma in sintesi. Anteprima il 16 luglio a Ittiri (ore 21, Fontana S’Abbadorzu”) con il Festival delle Bellezze. Il 17 luglio in piazza Lo Quarter (ore 21.30) “In Alghero Folk International” con i gruppi di Cile, Austria, Messico, più l’Accademia Tradizioni Popolari “Città di Tempio”. Venerdì 18 ai Giardini Pubblici di Ittiri con inizio alle 22 “Sonos de Ballu” rassegna di musica etnica e danze popolari. Tra i gruppi anche i Rios che hanno composto una canzone per Ittiri Folk Festa (“Terras e bandelas”), i gruppi etnici “Fantasia de Ballos” e di Penna Sant’Andrea e ospite speciale Maria Giovanna Cherchi. Sabato 19 alle 12 a Palazzo Comunale il Saluto delle Autorità alle delegazioni straniere e la consegna del Premio Internazionale “Zenìas”. Alle 22 “Appuntamento col ballo” a Parco Missingiagu. Domenica 20 la Messa dei Popoli nella chiesa di San Pietro alle 11 cantata dal Coro Bisos e Chertos. Alle 18 la Gran Parata di tutti i gruppi (una ventina) per le vie del centro e alle 22 nuovo “Appuntamento col ballo” a Parco Missingiagu. Il 21 luglio alle 21.30 in piazza Marconi c’è la rassegna “Sapori e musica dal mondo”. Martedì gran finale di Ittiri Folk festa a Sassari in piazza Santa Caterina con “Danze dal mondo”.
Il Premio Zenìas. Il 23° Premio Zenìas è stato assegnato dalla giuria alla Dinamo basket. Ecco parte della motivazione: “Gli ittiresi, e con loro tutti i sardi, esprimono profonda gratitudine alla Dinamo Sassari, che con i suoi successi in Coppa Italia, Supercoppa, Campionato ed Europe Cup, ha avuto il merito di unire i sardi in un unico popolo sportivo. Oggi, con la sua campagna di comunicazione dedicata alle espressioni popolari della nostra terra, la Dinamo ha saputo coinvolgere anche gli appassionati di cultura tradizionale, rafforzando un comune sentimento di appartenenza”.
«Siamo arrivati al 22° anno – ha detto il presidente della giuria del Premio Zenìas, Leonardo Marras –. Scelta fuori dagli schemi, artisti e istituzioni. Siamo andati nel mondo dello sport con la Dinamo basket, a dieci anni dal triplete (e solo un’altra squadra sassarese lo aveva conquistato in precedenza, la Torres femminile) che al di là della conquista dei trofei è stata anche veicolo di promozione della Sardegna e delle sue tradizioni, con una campagna di comunicazione anche europea».
L’etno-demoantropologo Gianmario Demartis ha parlato delle iniziative collaterali: «Quest’anno puntiamo su quattro esposizioni di artigianato, di ceramica, una mostra di abbigliamento e accessori, una dello IED, una fotografica, due rievocazioni storiche, sulla pasionaria di Ittiri, Toiedda Meloni, e una su Sant’Arrasa. Sarà aperto il museo della radio. Infine, la mostra sui 40 anni di Ittiri Folk Festa».
Il neopresidente di Ittiri Cannedu, Giuseppe Calvia, e il presidente onorario Piero Simula hanno chiuso così: «Quarant’anni di impegno importante sono un bel traguardo, vi aspettiamo a Ittiri».
I partner. “Ittiri Fok Festa” è stata accolta nel CIOFF, acronimo per”Conseil International des Organisations de Festivals de Folklore et d´Arts Traditionnels”, che è una organizzazione internazionale culturale non governativa in relazioni formali con l’Unesco. Tra i partner anche la Fondazione di Sardegna. Confermata la collaborazione col festival di Bolotana. TeleSardegna curerà la regia e la trasmissione in diretta sul canale 13 delle due serate oltre la diretta streaming sulla pagina Facebook dell’associazione. Per la prima volta sarà trasmessa in diretta streaming anche la Messa dei Popoli e la Gran Parata di domenica.









